Un ringraziamento a Luigi Di Maio che ha avuto il coraggio di denunciare la Francia per le politiche neo-coloniali che conduce in Africa. E’ il primo politico italiano che si occupa di questo problema.
Il Franco coloniale CFA impedisce a 14 paesi africani di crescere e svilupparsi.
Macron risponde che quei paesi africani sono liberi di uscire, ma nessuno ne ha fatto richiesta. Questo è vero, quanto è vero che tutti quelli che hanno provato a spezzare le catene sono stati ammazzati o messi in galera. Macron è il solito ipocrita. Predica bene e razzola male.
Ricordiamo a tutti che uno degli obiettivi più importanti del colonnello Gheddafi era proprio quello di liberare quei 14 paesi dal giogo del franco CFA e per questo stava costituendo le riserve d’oro necessarie a garantire una valuta panafricana. Sappiamo la fine che ha fatto. Lo sa anche il pupillo dei Rothschild.
A proposito, caro Macron, che fine hanno fatto le 140 tonnellate d’oro che aveva accumulato la Libia? Chissà a chi ci dobbiamo rivolgere per avere qualche notizia.
Il giogo del franco coloniale CFA
I paesi africani dell’area valutaria del franco CFA hanno un grande vantaggio: possono chiedere alla Francia i soldi necessari a importare beni prodotti in Francia. E naturalmente i francesi stampano i franchi CFA che servono e li prestano volentieri agli africani, i quali li dovranno poi restituire con gli interessi.
Non possono restituirli? Non ce la fanno a pagare il debito?
Beh, nessun problema, qualche miniera e un po’ di ricchezze naturali fanno sempre comodo.
Soprattutto se le otteniamo in cambio di carta straccia.
A dire il vero, per gli africani ci sarebbe un secondo vantaggio. Avere una valuta ancorata all’euro è molto rassicurante per i ricchi africani. Solo che i ricchi africani sono tutti bianchi francesi o neri conniventi al servizio dei francesi. Per il resto ci sono soltanto svantaggi. Nessun investitore straniero, esportazioni bloccate.
Agli africani rimane soltanto l’emigrazione. Qualcuno vorrebbe portarli tutti a Marsiglia. Bene, sarebbe anche questa una soluzione.
Forza Di Maio. Adesso vai avanti e alle parole fai seguire i fatti. Denuncia alle istituzioni europee ed a quelle internazionali lo sfruttamento dell’Africa e le politiche neo-coloniali francesi. Hai sollevato il tappeto e questo ti fa grande onore.
Ora passa l’aspirapolvere.
Non avere paura. Ci sarebbe anche un Tribunale Penale Internazionale, se vuoi.
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
Il video che segue (da vedere) è stato pubblicato il 15 novembre 2018 da Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook. Dobbiamo quindi rettificare: il primo politico italiano a sollevare la questione del Franco CFA è Giorgia Meloni.
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