Cosa vi avevo detto? Un altro passo gigante verso l'atomica BOOOOM. Paolo Barnard - www.altreinfo.org

Cosa vi avevo detto? Un altro passo gigante verso l’atomica BOOOOM. Paolo Barnard

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Ho appena scritto, all’inizio di un articolo, che il vero pericolo nucleare è la contrapposizione fra i due Imperi, quello al tramonto e quello nascente, USA & Cina.

Vi ho scritto in passato che l’annuncio del governo di Pechino, nell’ottobre del 2015, di rifondare l’Impero cinese lungo l’antica Via della Seta con un investimento di 900 miliardi di dollari, aveva portato quella contrapposizione a limiti frenetici.

Vi ho scritto pochi giorni fa che la Cina di nuovo pompa sulla fibrillazione atomica annunciando il progetto di sbancare l’intero mondo con la Artificial Intelligence ad occhi a mandorla, precisamente per affossare ancor di più gli americani.

Oggi, a distanza di poche ore, i media hanno sparato un’altra mossa di Pechino che va dritta come un aculeo sul nervo scoperto del dente del Leone USA:

La Cina lancerà dei contratti cosiddetti Futures per acquistare petrolio ma pagando in Yuan, la moneta cinese, e NON coi classici dollari. BOOOOM! Tradizionalmente il petrolio è prezzato proprio in dollari secondo il valore dei Futures del greggio Brent o del greggio West Texas Intermediate.

E di più: chi venderà alla Cina petrolio potrà avere l’opzione di cambiare gli Yuan in oro puro sugli exchange di Shanghai e di Hong Kong, quindi sarà molto scoraggiato dal cambiare gli Yuan in dollari. Ohi!

La Cina è il maggior importatore di petrolio del Pianeta, un cliente non trascurabile, no. Questa mossa non solo fa tremare il dollaro come valuta di riserva mondiale – e già questo avvicina il dito del pazzoide Trump al bottone rosso – ma fa anche molto di ‘peggio’ dal punto di vista degli Yankees:

Permette alla Russia e all’Iran, strozzati da sanzioni occidentali, di esportare oceani di petrolio alla Cina bypassando il dollaro con tanto di dito medio a Washington. E questo… ‘ohhhh boy!’ si dice in americano, cioè il nostro ‘cazzzzi amariiii!’.

Ma ancora peggio. Se la mossa cinese avrà successo col petrolio, Pechino di certo estenderà l’offerta di pagare con lo Yuan convertibile in oro (nuova valuta di riserva mondiale?) ad altre fondamentali materie prime, le cosiddette Commodities, sbancando sostanzialmente il mondo economico.

Non lo dico scherzando: nell’amministrazione Trump ci deve essere della gente con le palle di ghiaccio per non aver già sganciato la bomba. Se, come detto, già nel 2015 il progetto imperiale della Cina aveva portato le tensioni USA-Pechino a 1milione di Terawatt, immaginate le sberle di Cina-A.I., Cina che indebolisce le sanzioni contro i russi e gli iraniani, e probabile Yuan-valuta di riserva mondiale come stanno stracciando i nervi al Pentagono e alla Casa Bianca.

Vi ricordo che mesi fa pubblicai, documenti di Stato alla mano, la smentita della nozione secondo cui un Presidente americano non può da solo premere il bottone nucleare. Certo che può. E oggi abbiamo Trump.

E la Cina se ne fotte e affonda sempre più l’aculeo nel nervo scoperto del dente del Leone. Non dico che la terza guerra mondiale scoppierà giovedì della prossima settimana, ma vi dico questo:

Ancor di più, non fateli sti poveri bimbi. Fidatevi. Play it cool.

* contributi di Nikkei Asian Review

 

di Paolo Barnard

Fonte: paolobarnard.info

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