La deflazione è quella situazione in cui il livello generale dei prezzi cala col passare del tempo. Questo è lo spauracchio di tutti gli economisti, i quali gradiscono invece l’inflazione, vale a dire quella situazione in cui il livello generale dei prezzi sale. Per chiarire la differenza:
- se oggi per mille euro possiamo acquistare una certa quantità di prodotti, in situazione di inflazione, ogni anno spenderemo di più per avere le stesse cose, perché i prezzi salgono
- mentre invece, in situazione di deflazione, ogni anno spenderemo di meno, perché i prezzi calano.
Sembrerebbe un bene, e invece no. Vediamo il perché.
Le conseguenze della deflazione per l’economia
In presenza di deflazione si verifica quanto segue:
- i prezzi delle merci diminuiscono;
- i profitti delle imprese calano: in presenza di un abbassamento dei prezzi, il volume d’affari delle imprese diminuisce in quanto vendono le stesse quantità di merce a prezzi inferiori. Questo succede perché i redditi dei consumatori diminuiscono e i produttori, pur di vendere, abbassano i prezzi;
- le imprese sono quindi costrette a licenziare, alcune devono chiudere;
- la disoccupazione aumenta, come diretta conseguenza dei licenziamenti e della chiusura delle imprese;
- i consumatori hanno meno soldi da spendere, le famiglie abbassano i consumi;
- gli acquisti quindi diminuiscono;
- ne consegue che il prodotto interno lordo diminuisce;
- l’economia si avvita su sé stessa.
L’economia mondiale è in deflazione
L’economia mondiale è in deflazione, e non potrebbe essere diversamente. Queste sono le cause principali:
- il prezzo del petrolio si mantiene ancora basso (marzo 2019), intorno a 58$ al barile (112$ a luglio 2014);
- la Cina sta riversando merci in tutto il mondo, a prezzi sempre più bassi, perché il suo mercato interno non decolla;
- le guerre e le rivoluzioni colorate, fomentate dagli Stati Uniti, deprimono l’economia di intere aree geografiche, con pesanti conseguenze su tutte le economie dei paesi occidentali. Basti ricordare i 3-4 punti di PIL persi dall’Italia per effetto della devastazione della Libia;
- l’IRAN sta cercando di rientrare nel mercato mondiale del petrolio, abbassando ulteriormente i prezzi;
- l’embargo alla Russia sta deprimendo le economie di tutti i paesi europei e della Russia;
- un così basso prezzo del petrolio toglie fiato all’economia russa, che viene privata della liquidità necessaria a finanziare la propria crescita.
Che cosa ci aspetta?
Una simile situazione si è verificata negli anni trenta. Sappiamo com’è andata… E questa volta?
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
***