A Firenze un bianco ha ucciso un nero. Secondo gli inquirenti non lo ha fatto per razzismo, ma per semplice follia. Poteva capitare che uccidesse chiunque, bianco o nero che fosse, ma purtroppo ha ucciso un nero. E questo è un torto gravissimo, anche per un folle.
Questa è la manifestazione che ha seguito la tragedia, a cui ha partecipato la “tranquilla comunità Senegalese” che vive a Firenze.
Bisogna precisare che questi sarebbero i “tranquilli senegalesi”, come li ha definiti l’Imam di Firenze, Izzedin Elzir. Si tratta di venditori ambulanti senza licenza, abusivi in Italia, migranti senza arte ne parte, e qualche immigrato regolare, non molto integrati, a quanto pare. Chissà, forse tra di loro c’è anche qualche spacciatore e qualche criminale. Tutta gente tranquilla comunque, che dice no al razzismo, ed ha ragione, ma nel contempo distrugge tutto quello che capita alla loro portata e taccia di razzisti tutti gli italiani, peccando anche loro di razzismo.
Oggi distruggono vasi di fiori, recinzioni, macchine e biciclette. Un’orda incontrollabile.
Domani cosa distruggeranno?
Azzardiamo qualche ipotesi: il duomo di Firenze, la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti. Per loro non fa alcuna differenza.
Nel loro paese, se un nero uccide un bianco, magari per rapina, pazzia o per semplice sbaglio, e i bianchi organizzano una manifestazione durante la quale distruggono il centro storico della città, urlando e tacciando di razzisti tutti i senegalesi, cosa succederebbe?
A Firenze non è successo nulla. Nemmeno un senegalese arrestato o indagato, anzi tutti giustificati. C’è invece qualche bianco denunciato per avere istigato i neri. Si, perché quei ragazzi neri che hanno distrutto tutto come le cavallette, avevano bisogno di qualcuno che li istigasse….
E’ ridicolo, ma il fatto che i neri fossero istigati da qualche bianco ci dovrebbe far pensare.
C’è qualcuno che ha interesse a soffiare sul fuoco del razzismo e della rivolta?
Firenze è una meravigliosa città d’arte. Andate a visitarla, finché siete in tempo. La “tranquillità” è molto insidiosa e può trasformarsi in qualcos’altro.
A proposito, la procura di Macerata ha indagato per razzismo i tre nigeriani che hanno ucciso e tagliato a pezzi la povera Pamela?
di Elena Dorian
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