Black Axe, la Cosa Nostra nigeriana. Massimo Caruso - www.altreinfo.org

Black Axe, la Cosa Nostra nigeriana. Massimo Caruso

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
image_pdfimage_print

Si chiama Black Axe e funziona come Cosa Nostra. La mafia nigeriana era finita nel mirino delle indagini della procura di Palermo che ha prodotto 14 condannati per un totale di 87 anni di carcere.

Il gup Claudia Rosini non ha avuto dubbi nel condannare gli imputati per associazione mafiosa ed altri reati tra cui lesioni e violenza sessuale. La base rimaneva in Nigeria, ma nello storico quartiere di Ballarò a Palermo, gli affiliati gestivano e controllavano tutta una serie di attività criminali che andavano dallo spaccio di sostanze stupefacenti allo sfruttamento della prostituzione alla riscossione dei crediti.

L’organizzazione criminale agiva in base a dinamiche di tipo verticistico-piramidale, sul modello ormai tristemente noto di Cosa Nostra. Ed è decisivo proprio il ruolo territoriale di Cosa Nostra che, consentendo al gruppo criminale nigeriano di gestire tutta una fetta di mercato illecito, ne ha di fatto determinato la crescita e l’espansione a Palermo.

Nata come una confraternita religiosa di nove studenti dell’università di Benin City sul finire degli anni ’70, Black Axe, negli anni si è trasformata in uno dei più sanguinosi e famigerati gruppi criminali transnazionali dedita allo spaccio di droga, al traffico di esseri umani e alla prostituzione. Il suo simbolo è un’ascia nera (black axe, appunto) che spezza le catene ai polsi di uno schiavo.

I cerimoniali di reclutamento e di affiliazione sono particolarmente cruenti e la particolarità è che a Black Axe non ci si arruola, ma è l’organizzazione a scegliere gli elementi più adatti, in base alla loro propensione alla violenza più spietata e alla cieca obbedienza alle regole criminali imposte dai vertici.

Oramai noti sono i suoi rapporti con gruppi criminali di tutto il mondo, tra cui l’altrettanto feroce yakuza giapponese e la specializzazione in tutta una serie di cyber reati come frodi informatiche, truffe on line e trasferimenti via web di denaro sporco.

I ruoli all’interno di Black Axe sono ben definiti e regolamentati, con capi, ministri e soldati, una sorta di piccolo Stato fondato sull’illecito e sul sangue. Non di rado si fa ricorso a rituali vudù per ottenere l’obbedienza e l’omertà da parte di affiliati e collaboratori, specialmente quella delle prostitute minacciate continuamente dalle maledizioni di magia nera di matrone e protettori.

Le indagini su Black Axe avviate nel 2015

L’indagine è partita nel 2015 e si è sviluppata anche grazie alla collaborazione di pentiti come Nosa Inofogha e Austine Johnbull che, con le loro dichiarazioni, hanno consentito agli inquirenti di comprendere le dinamiche interne all’organizzazione e le dimensioni di essa, che sono quelle di una joint venture criminale ed altamente redditizia, creata con i vertici di Cosa Nostra compiacenti al punto di riconoscere ai nigeriani il diritto di sedere nei mandamenti.

 

di Massimo Caruso

Fonte: https://www.ilfarosulmondo.it

***

image_pdfimage_print
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

You may also like...

error: Alert: Content is protected !!