Da una parte Russia e Cina, dall’altra gli Stati Uniti. Chi prevale? Da un punto di vista militare ci sono pochi dubbi. Gli Stati Uniti e gli altri paesi NATO investono enormi risorse finanziarie in armamenti, di ogni genere e di ogni specie, difensivi e offensivi. Obama ha più volte annunciato un mega investimento di un trilione di dollari per rinnovare gli arsenali atomici. Non è poco. Per quanto riguarda le spese militari, il rapporto tra la NATO e la Russia è di 10 a 1, ed è ancora più alto se confrontiamo le spese della NATO con quelle della Cina. Sembrerebbe impossibile pensare che i russi stiano sfidando la NATO, come invece vogliono farci credere i media e i politici di turno. Ma questi non sono attendibili. Sappiamo chi sono i loro padroni.
Oro e diamanti, piatto forte di Russia e Cina
C’è però un terreno, poco noto ai più, in cui russi e cinesi sono di gran lunga più forti degli Stati Uniti. I russi sono grandi produttori di oro e diamanti, hanno importanti miniere in Siberia. Le più importanti del mondo. L’oro è quindi un metallo che in Russia non scarseggia, anzi. Addirittura devono contingentare la produzione in base alle richieste del mercato, per non far crollare i prezzi. I cinesi non hanno miniere di questo tipo. Ma si tratta di un popolo molto laborioso. Hanno accumulato dollari in abbondanza e stanno spendendo grandi somme per acquistare metalli preziosi. Entrambi i paesi, almeno in questo campo, sono ben più forti degli Stati Uniti. Ed è stato inutile rubare 140 tonnellate d’oro alla Libia, non basta a pareggiare il conto.
E a cosa serve accumulare oro e diamanti?
E cosa devono fare russi e cinesi con le riserve d’oro che stanno costituendo? Non catenine, certamente. L’oro e i metalli preziosi servono a garantire le loro valute, vale a dire rublo e yuan. In sostanza, stanno cercando di dare alle loro monete nazionali un valore reale. Questo è molto importante, soprattutto se consideriamo che i dollari sono campati in aria, pezzi di carta senza alcuna copertura, se non quella derivante dalla paura verso la bellicosa superpotenza mondiale. E siccome la Federal Reserve ha stampato decine di migliaia di triliardi di dollari (Dio solo sa quanti sono), il mondo è inondato da dollari che a ben guardare non valgono nemmeno la carta di cui sono fatti. Ma se qualcuno osa mettere in dubbio il sistema o reclama per questo, sappiamo già che fine farà. Gli scalpi di Saddam Hussein e Gheddafi sono lì per ricordarcelo. Infatti, loro avevano una visione del dollaro un po’ diversa da quella del clan dei Bush e dei banksters della Federal Reserve.
Mondo unipolare o mondo multipolare?
Diciamo che il futuro è incerto. Da una parte una superpotenza che fonda il suo potere sulla prepotenza ed ha bisogno di un mondo unipolare, in cui siano soltanto loro a comandare e gli altri siano tutti bravi servitori, rispettosi e impauriti. Questo è essenziale per mantenere l’impero del dollaro. Dall’altra parte due grandi potenze che reclamano il diritto ad esistere in un mondo multipolare. Stanno cercando di assegnare alle loro valute un valore reale e non accettano il ruolo di servi della gleba….
Come andrà a finire? Bella sfida….
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