Molto spesso sentiamo parlare di Louis Farrakhan, leader afroamericano a capo dell’organizzazione religiosa The Nation of Islam. Ma chi è Louis Farrakhan e perché è così odiato dagli ebrei di tutto il mondo? Lo capiremo quando avremo letto un po’ della sua storia personale, e soprattutto, alcune delle sue dichiarazioni pubbliche.
Chi è Louis Farrakhan
Louis Farrakhan è un leader afroamericano, nato a New York, nel Bronx, l’11 maggio del 1933 da genitori originari del Caribe, padre giamaicano e madre proveniente dalle isole Sain Kitts e Nevis. Il suo vero nome è Louis Eugene Walcott. Nove figli, una vita movimentata, noto violinista e musicista degli anni ’50, cantante di Calypso e ballerino di successo, entra a far parte della Nation of Islam nel 1955, che poi rifonda negli anni settanta, diventandone Ministro del Culto e leader incontrastato.
E’ un uomo fermo e deciso, ottimo oratore, dotato di grande carisma e autostima, orgoglioso di essere nero, qualche volta sopra le righe, soprattutto durante i suoi sermoni.
Non stiamo parlando di un uomo qualsiasi, ma di un vero e proprio leader, trascinatore di folle, capace di catalizzare il consenso degli afroamericani intorno a sé e di compiere grandi azioni dimostrative.
Nel 1995 ha radunato oltre un milione di afroamericani in una manifestazione tenuta a Washington, per rivendicare i diritti dei neri. Un caso più unico che raro che mette ben in evidenza il seguito di cui gode tra la sua gente.
Alcune delle sue dichiarazioni
Per meglio capire Louis Farrakhan basta leggere alcune delle sue dichiarazioni pubbliche, soprattutto contro gli ebrei, che lui considera essere i primi ed unici responsabili della Tratta degli Schiavi ed accusa di aver strumentalizzato gli afroamericani per raggiungere i propri obiettivi, senza mai tutelare gli interessi dei neri, se non a parole.
L’appoggio a Barack Obama
Nel 2009 ha sostenuto Barack Obama, invitando la comunità afroamericana a votare per lui. Dopo il bombardamento della Libia di Gheddafi, avvenuto nel 2011, con l’approvazione del Presidente Obama, Louis Farrakhan dichiara in un video che fa il giro del web:
«Abbiamo votato per il nostro fratello Barack, un bellissimo essere umano con un cuore dolce. Ma ora è diventato qualcun altro». E Farrakhan dice alla folla. “Ora è un assassino”.
Per poi aggiungere:
“Barack Obama è sotto il ricatto e l’influenza degli ebrei”.
Esiste una foto risalente al 2005 che ritrae insieme Obama e Farrakhan, tenuta nascosta per molti anni, al fine di evitare che fosse diffusa la notizia che The Nation of Islam aveva finanziato il presidente.
Il coinvolgimento degli ebrei negli attentati dell’11 settembre
Nel marzo 2015, Farrakhan accusa apertamente gli ebrei di essere coinvolti negli attacchi dell’11 settembre.
Gli israeliani e gli ebrei sionisti hanno progettato l’attacco terroristico alle Torri Gemelle
E ancora:
Ora è chiaro che ci furono molti Ebrei israeliani e sionisti in ruoli chiave nell’attacco del 11 settembre e se possono provarmi il contrario, pagherò con la mia vita, dato che vogliono uccidermi comunque. Dimostratemi che sbaglio. Stiamo trattando con ladri, bugiardi e assassini.
Nel 1984, Farrakhan pronunciò un sermone, una parte del quale venne pubblicato dal The New York Times, durante il quale afferma:
Quella nazione chiamata Israele non ha mai avuto pace in 40 anni e non avrà mai pace perché non ci può essere pace strutturata su ingiustizie, furti, mentendo e ingannando e usando il nome di Dio per proteggere la tua sporca religione sotto il Suo santo e giusto nome.
In una lettera del 18 giugno 1997 a un ex direttore del Wall Street Journal, Jude Wanniski, dichiara:
Non ho mai parlato del giudaismo come di una religione senza senso. Ho sempre denunciato le macchinazioni di coloro che si nascondono dietro lo scudo dell’ebraismo mentre nel contempo usano mezzi politici ingiusti per raggiungere i loro obiettivi. Questo è stato sintetizzato nei giornali scandalistici di New York con questa semplice frase: “Farrakhan dice che il giudaismo una religione senza senso”.
Gli ebrei: Farrakhan come Hitler
In molte occasioni Farrakhan è stato accusato dagli ebrei di essere come Adolf Hitler. In risposta a queste accuse, in una trasmissione radiofonica Farrakhan, dice:
Agli ebrei non piace Louis Farrakhan e, così, mi chiamano ‘Hitler’. Beh, devo dire che Hitler era un grandissimo uomo. Non grande come avrebbe potuto essere un uomo nero, ma un grande tedesco. Hitler, dopo la prima guerra mondiale, sollevò la Germania dalle ceneri, rendendola la più grande macchina da guerra del ventesimo secolo, fratelli e sorelle, e anche se l’Europa e l’America avevano decifrato il codice che Hitler utilizzava per comunicare gli ordini militari, ebbero comunque difficoltà a sconfiggerlo, nonostante conoscessero i suoi piani in anticipo. Non sono orgoglioso del male che Hitler fece agli ebrei, ma ha sollevato la Germania dal nulla. Beh, in un certo senso si potrebbe dire che c’è una somiglianza con noi, data dal fatto che anche noi stiamo risollevando il nostro popolo dal nulla. Ma non paragonatemi ai vostri perfidi assassini.
Le polemiche che seguirono queste affermazioni si protraggono da oltre trent’anni e non sono ancora finite.
Gli ebrei come termiti, vogliono solo controllare i non ebrei
A ottobre del 2018, durante il 23° anniversario della Million Man March, la marcia su Washington del 1995 di un milione di afroamericani, in un video condiviso da 960.000 persone, Farrakhan dice:
Quando parlano di Farrakhan mi definiscono un hater, un antisemita. Smettetela. Sono soltanto un anti-termiti. Non odio le persone per la loro religione.
Facebook ha subito rimosso il video, considerandolo “incitamento all’odio razziale” del più alto livello. Il filmato è ancora presente su Twitter. A chi era indignato perché aveva paragonato gli ebrei agli insetti, Farrakhan risponde:
I membri della comunità ebraica non mi piacciono, grazie per aver permesso al mio nome di fare il giro del mondo a causa della paura di ciò che rappresento, ovunque andrò, avranno sentito parlare di Farrakhan. Grazie mille. Non sono arrabbiato con voi, perché siete molto stupidi.
Farrakhan ha anche affermato che gli ebrei contemporanei promuovono molestie su minori, misoginia, violenza sessuale, tra le altre malattie sociali. Inoltre, ha affermato che il giudaismo contemporaneo non è altro che un “sistema di trucchi e bugie” che gli ebrei utilizzano per “dominare” i non ebrei.
Ha anche affermato:
Il falso ebreo ti porterà alla sporcizia e all’indecenza. Ecco chi gestisce lo spettacolo. Ecco chi gestisce l’industria discografica. Ecco chi guida la televisione.
Nei suoi discorsi Farrakhan sostiene che gli ebrei costringono spesso gli aspiranti attori a sottomettersi al sesso anale.
Sapete che molti di quelli che vanno a Hollywood alla ricerca di un’opportunità devono sottomettersi al sesso anale e a tutti i tipi di dissolutezza prima che gli diano una piccola parte? Si chiama “il divano del casting”. Quello è il potere ebraico.
Ed ha utilizzato il caso del produttore di Hollywood, Harvey Weinstein, ebreo caduto in disgrazia, come prova delle sue accuse.
The Secret Relationship Between Blacks and Jews
Ma ciò che gli ebrei non perdoneranno mai a Louis Farrakhan sono i tre volumi del libro “The Secret Relationship Between Blacks and Jews” (La relazione segreta tra neri ed ebrei), pubblicato dall’ , libro che Louis Farrakhan pubblicizza in ogni evento e tiene spesso in mano. Si tratta di una vera e propria ricerca storica, ricca di documenti e prove inconfutabili che dimostrano il grandissimo coinvolgimento degli ebrei nella Tratta Atlantica e nell’introduzione della schiavitù negli Stati Uniti d’America.
Farrakhan non perde occasione per dire che la tragedia della schiavitù non ci sarebbe stata senza gli ebrei. Non solo, il libro va oltre e sostiene che gli ebrei hanno sempre strumentalizzato i neri, per raggiungere i propri scopi.
E gli ebrei, sappiamo, non sopportano essere dalla parte del torto. Nemmeno quando la loro posizione è indifendibile.
Inutile fare ricerca storica, cercare la verità e documentare gli eventi. Se i risultati non sono in linea con le loro aspettative i ricercatori sono “tutti antisemiti” e devono essere perseguiti dalla legge e poi condannati per “per incitamento all’odio razziale”.
E purtroppo i risultati sono spesso difficili da accettare, proprio perché “non sono in linea con le loro aspettative”
Il primo a chiedere agli ebrei di accettare la storia ed ammettere i propri errori fu Alexander Solgenitsin, nel suo libro “Due secoli insieme”, ma almeno per il momento, non vi è autocritica alcuna.
Anzi, Farrakhan, Solgenitsin e gli altri sono tutti antisemiti da condannare, anche se, almeno per ora, solo nell’arena mediatica dei loro giornali.
di Paolo Germani
Fonte: www.altreinfo.org
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