“Dopo la vittoria di Sanremo, per la prima volta nella mia vita, ho ricevuto commenti razzisti. Solo dopo il Festival ho scoperto di essere straniero nel mio Paese”.
Così dichiara il cantautore Mahmood durante una recente intervista.
Il problema nasce dal fatto che le due giurie di San Remo, esperti e giornalisti, hanno stravolto il voto popolare, creando malcontento tra la gente, che avevano invece scelto a larga maggioranza Ultimo. I giornalisti della giuria hanno poi preso in giro ed insultato sia Ultimo che i tre ragazzi de Il Volo, peggiorando ulteriormente la situazione.
La gente ha vissuto tutto questo come un sopruso e se l’è presa con Mahmood, ma non è colpa sua.
Ecco chi erano gli esperti della giuria d’onore: Mauro Pagani, Ferzan Ozpetek, Camila Raznovich, Claudia Pandolfi, Elena Sofia Ricci, Beppe Severgnini, Serena Dandini, Joe Bastianich. Difficile pensare che una giuria del genere potesse votare diversamente, qualunque fosse la canzone in gara. Per non parlare poi dei giornalisti presenti in sala. In quest’ultima giuria i giornaloni globlalisti, turbocapitalisti e pro immigrazione erano ultra rappresentati.
Facile immaginare che i giornalisti siano stati per così dire “condizionati” dalle politiche sociali dei loro datori di lavoro.
Ecco quindi che una gara canora è stata trasformata in un’arena politica, carica di effetti collaterali che nulla hanno a che fare con il mondo della musica.
Dai soprusi derivano sempre tensioni sociali.
E cosa fanno adesso i mezzi d’informazione globalisti? Danno la colpa agli italiani, che sono diventati razzisti e non accettano di vivere in una società multietnica. Sostengono che la colpa sia della politica dei porti chiusi e della lotta all’immigrazione clandestina, ribaltando la verità e avvelenando ulteriormente i pozzi.
No, la colpa non è degli italiani, ma di coloro che vogliono ad ogni costo imporre i propri stili di vita e modelli di futuro, senza nemmeno prendere in considerazione ciò che la gente vuole, senza dare nemmeno il tempo perché questo processo di integrazione avvenga in modo pacifico. Sono tutti ossessionati dalla politica dei porti aperti. Ma questa è gente che vive in mezzo all’agio, ultra pagati, alcuni sono privi di talento, ma sono lì perché hanno buoni agganci nel sistema e dicono le cose che ai loro protettori vanno bene.
In questo modo fanno il male sia degli stranieri che degli italiani, ma lucidano le scarpe ai loro padroni e fanno i propri interessi.
Del bene comune a loro non interessa nulla. Ma nei media del regime-global finanziario si vede soltanto la loro faccia.
di Elena Dorian
Fonte: www.altreinfo.org
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