Rabbino israeliano: bruciare i palestinesi non è solo ammissibile, dovrebbe essere obbligatorio
Il rabbino razzista israeliano, Shmuel Eliyahu, ha lanciato un appello in cui invita a bruciare i palestinesi, accusati di essere i responsabili dei recenti incendi avvenuti in alcune zone di Israele.
“Bruciare i palestinesi non è soltanto permesso ma dovrebbe essere anche obbligatorio”, ha scritto venerdì Shmuel Eliyahu sulla sua pagina Facebook, nel riferirsi agli incendi che hanno causato decine di migliaia di evacuati in varie parti dei territori occupati.
Inoltre ha ricordato le dichiarazioni del primo ministro del regime di Israele, Benyamin Netanyahu, che ha descritto la situazione come “una nuova forma di terrorismo ” ed ha dichiarato che uno dei funzionari israeliani ha considerato i recenti incendi come un buon motivo per massacrare i palestinesi.
“Se avessero sparato ai palestinesi, non sarebbero mai avvenuti gli incendi nella città di Haifa (nord di Israele) ed in altre zone”, ha affermato.
I funzionari israeliani accusano i palestinesi di essere i responsabili degli incendi per deviare l’opinione pubblica e coprire l’incapacità dimostrata nello spegnerimento.
Fonte: Agencia Alwaght
Incendi, Israele ringrazia tutti, tranne i Palestinesi, accorsi ad aiutare
È da sei giorni che sta bruciando la terra nelle zone dove abitano gli israeliani, coloni illegali. All’appello del primo ministro israeliano hanno risposto tanti Paesi, tra i quali l’Autorità palestinese con otto squadre che si sono impegnate a spegnere il fuoco mattina e sera.
Lunedì, Israele ha ringraziato in un comunicato ufficiale: ha nominato tutti, tranne i Palestinesi.
Martedì, il ministro degli Esteri palestinese ha commentato così: “Si aiuta senza aspettare i ringraziamenti. Siamo andati perché serviva il nostro aiuto e non sta a noi far riconoscere il rispetto verso la Palestina”.
E a chi spetta?
di Sulaiman Hijazi
Fonte: Infopal
Tratto da: controinformazione.info