Per due mesi, avvalendoci del sito marinetraffic.com, abbiamo monitorato i movimenti di alcune navi gestite da Organizzazioni non Governative (ONG). Ogni giorno, utilizzando i dati di data.unhcr.org, abbiamo quindi tracciato gli arrivi di migranti africani in Italia. Sembra proprio che alcune grandi ONG collaborino con i trafficanti. Noleggiano appositamente delle navi e contrabbandano immigrati clandestini su scala industriale. Si tratta di veri e propri trafficanti di esseri umani che contattano la guardia costiera italiana in anticipo per ricevere sostegno e per raccogliere il loro carico umano.
Le organizzazioni coinvolte sono: MOAS, Jugend Rettet, Stichting Bootvluchting, Médecins Sans Frontières, Save the Children, Proactiva Open Arms, Sea-Watch.org, Sea-Eye and Life Boat.
Le ONG dicono di aver preso i clandestini nel Canale di Sicilia, quando in realtà li hanno imbarcati vicino a Tripoli. Non è salvataggio ma contrabbando di esseri umani. Risultano coinvolti anche contractors americani e le autorità maltesi.
Le 15 navi che abbiamo osservato sono sono state regolarmente viste lasciare i loro porti in Italia, dirigersi a sud, fermarsi poco prima di raggiungere la costa libica, prendere a bordo il loro carico umano, e fare di nuovo rotta indietro per 260 miglia verso l’Italia, anche se il porto di Zarzis in Tunisia è a sole 60 miglia di distanza dal punto di salvataggio.
Il tutto avviene con la complicità di Bruxelles, che ha approvato leggi ad hoc, necessarie per proteggere questi trafficanti di esseri umani. In una risoluzione UE, intitolata “Sulla ricerca e salvataggio”, si afferma che
“Le navi appartenenti ad organizzazioni non governative che procedono a salvataggi nel Mare Mediterraneo non sono perseguibili penalmente per l’erogazione di tale assistenza.”
Durante i due mesi di osservazione, abbiamo monitorato almeno 39.000 africani contrabbandati illegalmente in Italia. Tutto ciò con il pieno consenso delle autorità italiane ed europee.
Nel mese di ottobre abbiamo scoperto che quattro ONG hanno raccolto persone nelle acque territoriali libiche. Abbiamo la prova che questi contrabbandieri hanno comunicato in anticipo con le autorità italiane. Dieci ore prima gli immigrati hanno lasciato la Libia, la guardia costiera italiana ha diretto le ONG per lo spot “salvataggio”.

“Phoenix 1” è una nave appartenente alle ONG ed è adibita al soccorso dei migranti in difficoltà nel Mediterraneo. Ma li soccorrono o vanno a prenderli?
Fonte: www.gefira.org