Ius soli e ius culturae: un abbraccio mortale? - www.altreinfo.org

Ius soli e ius culturae: un abbraccio mortale?

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Con le nuove norme (in fase di approvazione definitiva) introdotte dallo ius soli e dallo ius culturae, potranno ottenere la cittadinanza italiana gli stranieri nati nel nostro paese da genitori di cui almeno uno abbia il permesso di soggiorno di lungo periodo (ius soli) oppure nati in Italia o entrati prima del compimento del dodicesimo anno di età, che abbiano frequentato per almeno cinque anni la scuola in Italia o comunque abbiano seguito percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale (ius culturae).

In sostanza, basta nascere in Italia o arrivare anche dopo, purché prima dei dodici anni, frequentare per qualche anno la scuola italiana o un corso professionale, per acquisire di diritto la cittadinanza italiana. Non sono condizioni molto stringenti, anzi. Direi che quasi tutti i ragazzi stranieri soddisfano questi requisiti.

Le conseguenze dello ius soli

Analizziamo adesso le conseguenze sociali ed economiche dello ius soli e dello ius culturae La materia è regolamentata dal D.Lgs 286/1998 e successive modifiche “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione”. Permesso di soggiornoI parenti entro il secondo grado conviventi con gli stranieri che acquisiscono la cittadinanza italiana attraverso lo ius soli e lo ius culturae, hanno il diritto di ottenere il permesso di soggiorno per motivi di famiglia e non è ammissibile la loro espulsione (art. 19, comma 2c – Divieti di espulsione e di respingimento).

Quindi, avranno il permesso di soggiorno garantito per legge i genitori, i nonni e i fratelli del bambino italiano. Inoltre, tutti coloro che hanno il permesso di soggiorno per motivi di famiglia potranno chiedere il ricongiungimento familiare coi parenti entro il secondo grado (art. 28 – Diritto all’unità familiare). Ad esempio, il padre di un bambino italiano avrà diritto di ricongiungersi con eventuali altri figli minorenni avuti da precedenti matrimoni o con figli naturali avuti da rapporti extraconiugali o occasionali (idem la madre, casi tutt’altro che rari).

Ogni nuovo bambino italiano, grazie allo ius soli, porterà in dote centinaia di parenti e supposti tali, tra genitori, nonni, fratelli e figli di uno dei genitori, i quali a loro volta acquisiranno gli stessi diritti quando si sposeranno portando con se mogli e mariti, figli, genitori e nonni, alcuni di questi veri parenti e altri finti, perché in molti dei paesi di provenienza, in genere poveri, con poche centinaia di euro si può diventare figlio di chiunque convenga o sia consenziente, cambiare il cognome e l’età, avere un nuovo passaporto e una nuova identità.

Il requisito della convivenza con il bambino italiano, vero e proprio tesoro della famiglia estesa, è facilmente superabile data la possibilità di convertire il permesso di soggiorno familiare in permesso di soggiorno per lavoro, uscendo così dal vincolo del nucleo familiare.ius soli, tanta gente

Diritti costituzionali

Naturalmente, tutte queste persone hanno i diritti costituzionali garantiti (Costituzione della Repubblica Italiana), quindi assistenza sanitaria, indennità di disoccupazione, pensione sociale e quant’altro. Ho qualche dubbio che l’Italia, con quattro gatti che lavorano e pagano le tasse, possa reggere tutto questo.

Una cosa è certa: si capisce il perché ci sono tanti stranieri disposti a rischiare la vita per fare un bambino in Italia ed il perché si vedono tante donne incinte nei barconi. Chissà, forse escono da un barcone che fa acqua da tutte le parti pensando di entrare nel Regno di Bengodi e invece si ritroveranno in un altro barcone che fra qualche anno farà anch’esso acqua da tutte le parti. Chissà come andrà a finire.

Fatto sta che decine di migliaia di ragazzi italiani, diplomati e laureati, ogni anno vanno a cercare fortuna all’estero, molti di loro non tornano più, e sono sostituiti da decine di migliaia di ragazzi stranieri, senza arte ne parte, che vengono a cercare fortuna in Italia. Un vero harakiri all’italiana.

Italia che affonda

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