Nel 2016 il software AlphaGo, sviluppato da Google DeepMind (Alphabet Group), ha battuto il campione europeo di GO. Si tratta di un gioco cinese di strategia, molto difficile e complesso. L’obiettivo del giocatore è quello di conquistare il territorio avversario, circondando ad arte le sue postazioni fino a raggiungere la piena supremazia nel campo di battaglia. Per vincere occorre avere particolari doti di creatività ed è per questo che molti sono rimasti sorpresi da questa vittoria. Ma nel 2017 AlphaGo è andato oltre, ha battuto il campione mondiale in carica di GO, il cinese Ke Jie il quale ha dichiarato di aver imparato molto dalla strategia di gioco impiegata dal software sul campo di gioco.
AlphaGo, un software che impara da solo
L’intelligenza artificiale si posiziona quindi ai massimi livelli raggiunti dall’uomo in un gioco che richiede qualità tipicamente umane. Ed il fatto più sorprendente è che AlphaGo è stato in grado di battere l’uomo sulla base di una propria strategia di gioco, elaborata con intuizione e creatività. Del resto Google DeepMind è una società che sviluppa software in grado di imparare da solo e trovare nuove soluzioni a nuovi problemi.
L’intelligenza artificiale batte l’uomo anche in creatività
Supponiamo adesso che anziché essere installato in un innocuo gioco di strategia, per battere un pacifico giocatore cinese, il software di AlphaGo sia installato in questo robot:
Si tratta di un robot che può muoversi nei terreni più difficili, pienamente autonomo. Lo abbiamo già visto all’opera, con grande ammirazione.
Che cosa sarebbe in grado di fare un battaglione di Atlas?
Secondo voi, ci sarà qualche generale avversario in grado di elaborare una strategia di combattimento più efficace di quella elaborata dal generale Alpha? Non credo. L’esercito di Atlas sarà collegato in rete al suo generale, gli ordini verranno eseguiti immediatamente e con la massima efficienza. Per l’energia non ci sono problemi, Atlas è in grado di ricaricare le proprie batterie con onde elettromagnetiche. Vi ricordate di Nikola Tesla e della trasmissione di energia elettrica senza fili? Nulla di nuovo, si tratta di scoperte risalente alla fine dell’ottocento. Il generale Alpha non avrebbe a disposizione soltanto l’esercito di Atlas, ma anche un esercito di droni, indefiniti Big Dog, formiche, libellule e migliaia di altri micidiali minirobot.
Nulla da fare per l’uomo. Vincerà sempre Alpha. Qui non siamo in un film, ma nella realtà.
Non ci credete? Pesate che quelli di Google Alphabet non svilupperanno mai e poi mai robot di questo tipo? Dite che non è etico? E allora vi pare che abbiano speso 400 milioni di dollari per acquistare Deepmind così, giusto per battere i cinesi a Go?
Google non butta via i soldi, li investe.
di Kian Brandon
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