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USA, NATO, Regno Unito, Israele, Rita Katz: a che gioco giochiamo? Alba Giusi

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Attentato di Manchester. Dopo aver letto i quotidiani stamattina mi sono posta una domanda:

A che gioco giochiamo?

E’ un gioco in cui sta morendo gente innocente, ma qual è questo gioco? Chi tira i fili?
A che gioco giochiamo? Lo chiediamo a Trump, Rita katz, Israele, Mossad

Stoltenberg dichiara che la NATO difenderà le nostre società aperte:

“La NATO in prima linea nella lotta al terrorismo”

titola il Sole 24 Ore.

Il Corriere della Sera, la Repubblica, Il Messaggero sono sulla stessa linea. Tutti dicono che l’ISIS ha rivendicato la strage. Ma la fonte è soltanto una: Rita Katz e il SITE. Solo loro sanno. Amaq ha un sito criptato e nessun’altro riesce a vederlo. Soltanto lei, Rita Katz riesce.

Ora, noi tutti sappiamo quanto è facile costruire un sito, facendo credere che sia aggiornato a Raqqa piuttosto che a New York o Tel Aviv. Sappiamo anche che un sito si appoggia ai server e che bisogna avere competenze informatiche molto precise per nascondersi così bene. Come mai nessuno indaga sulla “vera” provenienza delle informazioni pubblicate da Amaq? In realtà, a nessuno interessa indagare. Tutti i massmedia mainstream sono in qualche modo obbligati a riportare la notizia senza porsi altre domande. Allora vediamo che i giornali parlano di Amaq, ma sorvolano sul Site di Rita Katz, vera fonte della rivendicazione. Certo, meglio non insistere, a qualcuno potrebbe venire il dubbio.

L’ISIS lo sanno tutti ormai, tranne il popolo della TV, che viene finanziato e sostenuto da Stati Uniti, Israele, Arabia Saudita e Qatar. Sono loro a fornire assistenza, addestramento, armi, soldi per reclutare combattenti ovunque nel mondo. Trump ha appena venduto armi per oltre 300 miliardi di dollari ai tagliagole dell’Arabia Saudita ed ha stretto le mani ai maggiori finanziatori e sostenitori del terrorismo mondiale. Ha avuto il coraggio di indicare l’IRAN come stato che fomenta il terrorismo globale.

Intanto noi non sappiamo se mandare i nostri figli ai concerti, non sappiamo se andare a fare una passeggiata in un luogo affollato, non sappiamo se possiamo camminare per un lungomare. Intanto noi dobbiamo guardarci alle spalle, abbiamo paura, diffidiamo di tutto e di tutti. Stanno cambiando i nostri stessi riflessi incondizionati. Non più fiducia nel prossimo, ma diffidenza. Non più amore per la vita, ma paura di morire.

A che gioco giochiamo?

A chi lo chiediamo? Ad al Baghdadi, capo carismatico dell’ISIS di cui non si sa nemmeno se esista? Lo chiediamo alle banche dell’ISIS che operano liberamente nel mercato internazionale perché a loro nessuno ha tolto gli accrediti SWIFT? Lo chiediamo a Erdogan che per anni ha comprato il petrolio estratto dall’ISIS con l’aiuto dei tecnici americani?

No. Lo chiediamo agli Stati Uniti, al Regno Unito e a Israele. Lo chiediamo a Rita Katz e al Mossad. Non lo chiediamo ai paesi arabi, utili idioti della situazione, che quando non saranno più utili verranno cancellati dalla faccia della terra. A questa gente chiediamo:

Che cosa volete esattamente, cosa dobbiamo darvi per liberarci di voi? Cosa dobbiamo fare per vivere in pace con le nostre famiglie?

 

di Alba Giusi

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