Con il termine troll, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti di un forum postando messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso. Gli obiettivi dei troll sono quelli di disturbare la comunicazione, scaldare gli animi all’interno del forum e portare la discussione su un piano di sterilità e confusione.
E’ facile immaginare che i troll abbiano molto tempo libero a disposizione. Alcuni sono anche molto preparati sugli argomenti trattati nel forum e sanno come gestire la discussione portandola su un piano a loro congeniale. C’è quindi una preparazione tecnica ed una preparazione psicologica, altrettanto importante.
Occorre ora distinguere tra tre tipi fondamentali di troll:
- quelli che vogliono divertirsi alle spalle degli altri, provocando discussioni e creando il caos;
- quelli che vogliono imporre il proprio punto di vista e per farlo si avvalgono di tutte le tecniche disponibili;
- quelli che vogliono rendere sterili le discussioni perché hanno un interesse economico e personale a farlo.
Il primo gruppo è formato da persone che si trincerano dietro l’anonimato per provocare gli utenti dei forum e generare discussioni. In questo modo esaudiscono un bisogno personale che nella vita reale evidentemente resta insoddisfatto.
Il secondo gruppo è rappresentato da persone che non accettano altri punti di vista se non il proprio e sono disposti a tutto pur di averla vinta. Spesso sono preparati sull’argomento e sono convinti delle proprie ragioni.
Il terzo gruppo è rappresentato da veri e propri professionisti. Lavorano per conto di qualcuno, non per divertimento ma per guadagno. E’ un lavoro come un altro, che richiede specifiche competenze e qualità personali. Questi troll li troviamo in tutti i forum di discussione in cui si parla di argomenti attorno ai quali ci sono forti interessi economici o politici. Naturalmente paga chi ha interesse a insabbiare una discussioni o incanalarla verso certi binari.
Il troll e il politico anti-immigrazione
Ecco alcuni esempi. Un politico scrive un post in cui esprime una sua opinione circa le politiche migratorie. Non esprime idee razziste, anzi. Propone però dei limiti o comunque un controllo più stringente. Interviene subito un troll che ridicolizza l’intervento e denigra il politico, apostrofandolo anche di razzista, incapace di comprendere i tempi. Ma non è finita qui. Si genera una discussione in cui intervengono altri interlocutori, alcuni a favore ed altri contro. Se le discussione è importante, interviene un secondo troll che prende le parti del politico, ma con argomenti non condivisibili. Ad esempio sostiene proprio le ragioni da cui il politico voleva stare alla larga. Scrive in italiano scorretto, esprime concetti raffazzonati, dimostra di essere persona ignorante e insensibile. L’azione congiunta dei due troll produce effetti devastanti sull’immagine del politico. Nessuno si azzarda più a prendere le parti del politico. La discussione finisce in un binario morto.
Il troll e l’antisemitismo
In un forum si discute della situazione del popolo palestinese. Alcuni incominciano a far presente che i palestinesi vivono in condizioni disumane, è un popolo oppresso. Altri dicono che si sta consumando un genocidio davanti agli occhi di tutto il mondo. L’aguzzino è Israele. Interviene subito un troll che accusa di antisemitismo i partecipanti al forum. Subito dopo interviene un altro che accusa gli ebrei di tutti i mali del mondo ed esprime concetti razzisti. Si instaura una discussione col primo troll. L’argomento era un altro. Nel forum non si stava parlando di ebrei ma di Israele e della sua politica verso i palestinesi. Ma la discussione tra i due agitatori finisce per ridicolizzare tutti coloro che in buona fede stavano intervenendo nel forum, prendendo le parti dei palestinesi, ma senza voler accusare nessun altro se non le politiche del governo israeliano.
Il troll è sempre al servizio del potere
Ma il troll interviene in molte occasioni. Li potete trovare ogni qualvolta si discute di chemioterapia, statine, 11 settembre, nuovo ordine mondiale, uscire dall’euro, ogni altro argomento intorno al quale ci siano interessi economici o politici. L’importante è che qualcuno lo paghi. Queste sono le nuove professioni del secondo millennio…
di Elena Dorian
Fonte: www.altreinfo.org
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