Il Ministro Fioramonti, intervenendo all’evento “Quale futuro senza la storia”, ha dichiarato che “la storia non è soltanto una sequenza di battaglie e quindi non va raccontata come “Il trono di spade”, c’è molto di più”.
L’importanza della storia
E’ vero, siamo d’accordo. Per combattere tutte quelle battaglie era necessario avere molti soldi a disposizione, gli eserciti costavano cifre esorbitanti, nessuno fa niente per niente. Si potrebbe iniziare da qui, scrivendo nei libri di storia i nomi di quei banchieri senza scrupoli che finanziarono tutte le guerre e tutti i contendenti, affinché si scannassero tra di loro.
I ragazzi potrebbero trovare finalmente in un libro scolastico il nome dei Rothschild e non avrebbero bisogno di ricorrere ad Internet per capire chi fossero. E magari, quando si avviano allo studio delle due Guerre dell’Oppio, potrebbero leggere anche il nome dei Sassoon, vale a dire quei mercanti che inondarono la Cina di oppio, distruggendo un’intera generazione di giovani cinesi. Sarebbe bene anche riportare finalmente nei libri di storia che la Rivoluzione Bolscevica venne finanziata dai Schiff e dai Warburg, e che senza questi soldi Lenin non sarebbe stato in grado di combinare alcunché.
E già, gli eserciti costano, le bollette costano, le rivoluzioni pure.
Allora sì che la storia diventerebbe importante per capire il presente. Ma forse il Ministro Fioramonti non intendeva riferirsi a questi eventi. Infatti, durante la sua sapiente lezione, ha accennato al fatto che Napoleone soffriva di problemi gastrici ed è per questo che teneva sempre la mano destra piegata sullo stomaco.
Questa sì è un’informazione importante. Una di quelle informazioni che ci fanno comprendere davvero come gira il mondo.
Invece, chi erano (e sono) i Rothschild, i Sassoon e i Warburg non ha alcuna importanza.
Anzi, questi sono nomi che non devono apparire nei libri di storia.
E infatti, non appaiono.
di Elena Dorian
Fonte: www.altreinfo.org
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