Negli Stati Uniti si sta procedendo con il riconteggio dei voti nei molti stati contesi. Il Dipartimento della Giustizia ha aperto un’inchiesta il cui esito non è al momento prevedibile.
I brogli elettorali incominciano ad apparire sempre più evidenti. Non si tratta di voti che nel caos elettorale viaggiano incontrollati da uno schieramento all’altro, bensì di voti che passano sempre da Trump a Biden. Quando il beneficiario dell’errore è sempre lo stesso, è molto probabile che si tratti di semplici brogli.
L’ultimo caso si registra nel Wisconsin, dove Trump ha riguadagnato 19.500 voti, in precedenza assegnati a Biden.
Lo stesso problema si è verificato nel Michigan, dove 6.000 voti sono stati riassegnati a Trump. In entrambi i casi la vittoria di Biden incomincia a scricchiolare.
Il nuovo Presidente degli Stati Uniti, stabilito dai media di tutto il mondo come grande vincitore, nella realtà appare tutt’altro che vincitore.
Certo, le informazioni non riusciamo ad averle dai media collusi e questo ci deve far pensare.
La palese adesione dei media al progetto Biden, e la totale mancanza di etica nel dare le informazioni necessarie per comprendere la situazione, sono forse il dato più importante che emerge da queste elezioni. La libertà di stampa è una chimera e chi controlla la stampa controlla la realtà e vorrebbe modificarla a suo piacimento.
Trump permettendo.
Ridicolizzare Trump, prendere in giro lui e i suoi 70 milioni di elettori, presentati come buzzurri razzisti e provinciali, non serve a nulla.
Sul suo profilo Twitter, scrive Trump ancora oggi:
VINCEREMO!
E se le cose vanno avanti così questa affermazione potrebbe rispondere al vero.
di Elena Dorian
Fonte: www.altreinfo.org
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