Chi è Gabriele Del Grande? Blogger del regime, giornalista delle oligarchie, regista della globalizzazione. Alba Giusi
Non conoscevo Gabriele Del Grande. Mi sono chiesta chi fosse quando ho visto che tutti ne parlavano in televisione, alla radio e ai giornali, quando tutti si sono mobilitati per la sua libertà, dopo poche ore di prigione trascorse dentro una comoda cella in Turchia. Caspita, ho pensato, dev’essere una persona importante. Tanta gente si dà da fare per aiutarlo a venire fuori da questo incubo. Poi ho sentito che del suo caso si stava occupando il paggio Angelino Alfano, il Conte Paolo Gentiloni Silveri, la principessa Laura Boldrini, il rottamatore Matteo Renzi ed una serie infinita di altri signori dell’oligarchia e loro servi minori.
Quando poi l’hanno liberato, ad attenderlo in aeroporto c’erano ministri e giornalisti, radio e televisioni, religiosi e parenti. Che sollievo! Gabriele Del Grande era salvo. Eccolo di nuovo a casa sua.
Ma chi è Gabriele Del Grande?
Ho quindi visitato il suo profilo personale e l’ho trovato addirittura su Wikipedia. Eh già, una persona così importante, un blogger di primo livello, un giornalista d’avanguardia, non poteva mancare dall’enciclopedia della globalizzazione.
Gabriele Del Grande è un giullare di corte, un cantastorie. E’ uno che racconta il mondo esattamente come vogliono quelli che comandano. E’ un globalista, uno che grida “Assad must go” insieme a Obama, uno che viaggia per vedere niente, guardando il tutto con gli occhi dei padroni. I suoi libri, i suoi servizi, i suoi video descrivono il mondo così come le oligarchie finanziarie vogliono che il mondo sia descritto. Gabriele Del Grande è un amico del potere, un uomo importante per il regime. E’ un servo prediletto, un utile cantastorie. Nella sua vita non c’è nemmeno una sbavatura. E’ sempre stato dalla parte giusta. E’ sempre stato dalla parte del potere. Adesso verrà osannato, invitato in tutte le trasmissioni televisive, intervistato da tutti i giornali collusi col regime. I suoi libri e i suoi video verranno osannati. La sua propaganda fiancheggiatrice sarà definita arte giornalistica.
Gabriele Del Grande è dalla parte giusta del mondo
Gabriele Del Grande è un uomo OK. Lui sa da che parte stare. George Soros lo aveva già notato e non gli aveva fatto mancare il sostegno finanziario della sua Open Society. Ora verrà sommerso da finanziamenti da ogni dove. Venderà libri a bizzeffe. Il suo blog verrà visitato da decine di migliaia di internauti. Ed è anche un uomo giovane, cosa molto importante. Il regime potrà contare sui suoi servizi di fiancheggiamento per decine di anni.
Vale la pena investire sui giovani
Vale la pena investire sui giovani come Gabriele Del Grande. Quelli che raccontano la storia come va raccontata. I giullari di corte, appunto.
di Alba Giusi
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