Laura Boldrini affermava qualche tempo fa che i migranti sono indispensabili in quanto pagheranno le nostre pensioni. Diceva anche che la loro presenza consente alle donne italiane di lavorare fuori casa e mandare avanti la famiglia:
“A quanti oggi vorrebbero costruire muri, bisogna ricordare che non soltanto questo vìola principi e valori iscritti nella nostra Costituzione e nei Trattati europei, ma che la presenza dei migranti che lavorano e pagano le tasse è nell’interesse demografico ed economico del nostro Paese. Infatti, secondo le più autorevoli ricerche internazionali, senza i migranti tra qualche decennio i Paesi europei saranno abitati da anziani per i quali nessuno potrà garantire una pensione. Così come le donne migranti che sono nelle nostre case prendono il posto di un welfare troppo fragile e consentono alle donne italiane di lavorare fuori di casa e mandare avanti la famiglia“.
Ecco le prime grandi imprese delle nuove risorse
Riportiamo allora un piccolo fatto di cronaca, di cui si è occupata molto poco l’informazione mainstream, quella che fomenta e appoggia in modo incondizionato la grande sostituzione etnica forzata. La notizia è tratta dall’ANSA:
“Sono due tunisini ed un centroafricano, due di 16 anni ed un 17enne, i giovani fermati sabato scorso dai carabinieri perché ritenuti gli autori del furto dei cinque minibus Seta in un deposito a Carpi, due dei quali fatti poi schiantare contro l’istituto tecnico superiore ‘Meucci’ di Carpi. Un gesto che ha procurato danni, secondo stime, di almeno 470mila euro. Si tratta di giovani di nazionalità italiana, immigrati di seconda generazione, due sono proprio studenti del Meucci, mentre il terzo frequenta il ‘Vallauri’, altro istituto carpigiano”.
Le nuove risorse si annoiavano
Le nuove risorse hanno agito per noia. In pratica, non sapevano come passare quella notte e quindi hanno distrutto, a soli 16 anni, cinque minibus e una scuola, creando danni per ben 470 mila euro. Precisiamo che nelle indagini sono intervenuti anche i RIS e che i tre giovani sono rei confessi. Quindi, questo post non è basato su presunzioni di colpevolezza, ma su certezze.
E ai costi materiali accertati occorrerà aggiungere:
- intervento dei RIS per scovare le risorse del futuro;
- interruzione del servizio scolastico erogato alle vecchie risorse;
- intervento dei magistrati per il processo;
- avvocato d’ufficio (le nuove risorse sono povere)
- intervento dei servizi sociali;
- ecc. ecc. ecc.
Volatilizzati 60 anni di pensione al minimo (almeno)
In una sola notte, con l’intervento prodigioso delle nuove risorse, si sono infatti volatilizzati almeno 60 anni di pensione al minimo.
Ma come, non erano proprio loro che ci dovevano pagare le pensioni?
E questo è niente…
Questo è niente. Chissà cosa succederà quando saranno loro a controllare completamente il territorio. Possiamo immaginare cosa ne sarà del 60% del patrimonio culturale del mondo, custodito in Italia, frutto della creatività e della laboriosità delle “vecchie risorse”, quelle da sostituire.
Eh già, questo non è patrimonio delle nuove risorse, loro non hanno contribuito a costruire nulla di quello che li circonda. Non è roba loro. Quindi, perché dovrebbero preoccuparsene? In fondo in fondo è andata bene. Per fuggire dalla noia avrebbero potuto distruggere la facciata del Palazzo dei Pio o qualche altra opera d’arte. E’ un problema nostro, degli italiani da sostituire, intendo dire.
Chissà come andrà a finire…
di Paolo Germani
www.altreinfo.org
***