In Italia chiunque può vivere rubando, spacciando e minacciando gli altri senza rischiare nulla, o quasi. Qui vige l’incertezza della pena, non si sa mai se per un reato commesso, per grave che questo sia, andrai in galera, rimarrai a casa, ti manderanno in un carcere di massima sicurezza o non ti succederà proprio nulla. L’incertezza della pena per chi delinque è un incentivo a delinquere e genera altra delinquenza. Tra gli stranieri c’è addirittura il passaparola.
“Ehi, andiamo tutti in Italia, lì possiamo fare quello che vogliamo! Cosa aspettate amici, andiamo a godere della libertà di delinquere!
Incertezza della pena e incertezza del futuro
Ma l’incertezza della pena ha anche un effetto dirompente su coloro che vogliono vivere in pace, su coloro che vogliono vivere nella legalità. L’incertezza della pena genera incertezza del futuro in chi subisce i soprusi. Ed è questa l’incertezza che interessa ai padroni.
Ai padroni interessa che la gente viva nell’incertezza. A questo serve l’incertezza della pena.
E non è questa l’unica incertezza della nostra vita. Siamo circondati dall’incertezza. Chissà se avrò mai una pensione, chissà se riuscirò ad avere un lavoro stabile, chissà se riuscirò a crescere i miei figli, chissà se riuscirò ad avere una relazione che duri nel tempo, chissà se mi cureranno e mi daranno le medicine quando mi ammalerò. Chissà, chissà, chissà…
La propaganda dell’incertezza
Viviamo nell’incertezza, ma non basta. L’incertezza è addirittura pubblicizzata come un valore. Ci viene inculcata sin da bambini. L’incertezza è uno degli strumenti più potenti che hanno i padroni del mondo per sottometterci ai loro voleri.
Andate all’estero a farvi un’esperienza! Il lavoro sicuro corrode l’anima, cambiate lavoro! L’amore non ha confini, i sessi non esistono più, non siete uomini né donne, ma il vostro sesso fluttua tra l’uno e l’altro. Siate quello che vi pare, siate liberi, liberi di tradire il vostro partner, liberi di fare sesso con chi volete, come volete, liberi di essere LGBT, liberi di viaggiare senza meta, liberi di ascoltare la musica che volete, liberi di cantare e stonare, liberi di drogarvi. Non preoccupatevi dei vostri figli. Finita una relazione vedrete che si apriranno dei portoni. Per i figli si apriranno degli incubi, ma li supereranno, non è colpa vostra, non è una vostra responsabilità.
Donne, non realizzatevi nella famiglia, non sono i figli che faranno la vostra felicità. Realizzatevi nel lavoro, puntate alla vostra indipendenza economica, non alla famiglia, siate competitive, cercate un lavoro di otto-dieci ore, un lavoro che riempia la vostra giornata, è così che realizzerete la parità di diritti. E’ qui che si trova la vostra felicità.
E noi ci siamo cascati.
I portoni si aprono in un solo senso
Rimaniamo incantati davanti ai portoni che si aprono sul nostro futuro. Portoni che aprono verso nuovi e splendidi destini. E quando avremo scoperto che siamo stati guidati verso l’infelicità, verso il nulla, sarà ormai troppo tardi. Quei portoni si aprono in una sola direzione e non si può più tornare indietro. Quei portoni conducono su strade che diventano sempre più piccole e tortuose per poi finire nel vuoto. E quando avremo il vuoto davanti ai nostri occhi e nessuno accanto a noi, non avremo nemmeno il tempo di capire. Altri dietro di noi ci spingeranno nel vuoto. E poi toccherà a loro. Non potremo urlare “Siamo stati ingannati”. Non avremo il tempo per dirlo e comunque nessuno potrà ascoltarci.
Non potremo dire a nessuno che è stato tutto un inganno
Nell’incertezza della vita cova l’infelicità. La nostra e quella di chiunque si sia avvicinato a noi. Cova l’impotenza. Ai padroni interessa questo. Questo è il massimo risultato che potevano ottenere. Siamo felici di essere infelici, approviamo l’incertezza, vogliamo l’incertezza.
Il padrone ci ha dato il seme dell’incertezza e noi lo abbiamo coltivato. Hanno ottenuto il massimo dei risultati col minimo sforzo.
di Alba Giusi
www.altreinfo.org
***