Le libertà garantite dall’ego-democrazia globale: pensiero unico, LGBT, selfie, pornografia, morfina agli anziani. Paolo Germani
Sin da piccoli ci hanno insegnato che la nostra è una grande democrazia. E ci hanno anche detto che questa è la migliore forma possibile di governo.
La democrazia ha sicuramente dei difetti, può e deve essere perfezionata, ma le alternative sono il fascismo, il nazismo, il comunismo e altri regimi totalitaristi e dittatoriali, più o meno cruenti e malvagi.
Questo è quello che ci hanno raccontato. Quindi, non c’è mai stato spazio per una vera discussione o per uno scambio di opinioni. Nessun dubbio, la miglior forma di governo, l’unica accettabile, sembra essere proprio la democrazia. E questo è talmente vero che l’impero Sion-USA ha addirittura sentito il dovere di “esportare” il suo modello di grande “democrazia avanzata”, devastando intere aree del pianeta e uccidendo milioni di persone. E nessuno ha avuto il coraggio di dissentire o sollevare qualche obiezione. E già, l’impero lo faceva per il bene di quei paesi.
E con la democrazia hanno portato la libertà e i diritti. Sono più contenti adesso? Quelli morti non si possono pronunciare, quindi non sappiamo. Quelli che sono sopravvissuti ai massacri vivono nel caos e nella devastazione. Ah si, adesso hanno il telefonino e possono collegarsi a internet. Ce l’avevano anche prima, ma era un bene di secondaria importanza. Invece adesso ci vanno anche a dormire col telefonino. Lo tengono sotto il cuscino, esattamente come gli occidentali.
La democrazia è il miglior sistema di governo, non ci sono dubbi…
La democrazia come modello non è in discussione, semmai si può discutere di alcuni dettagli e del modo migliore per “esportarla” in tutto il pianeta. Beh, non proprio in tutto il pianeta, ma almeno in tutti i paesi in cui ci sono risorse naturali o che hanno un’importanza strategica di qualche rilievo.
Ma è proprio così? L’unica alternativa alla democrazia è un regime totalitario?
Non lo sappiamo. E’ un argomento del quale è meglio non parlare. Questo è quello che ci hanno insegnato sin da piccoli. Ce l’hanno detto gli insegnanti, lo abbiamo letto nei libri di storia e nei giornali, lo abbiamo sentito alla televisione. Tutti confermano che la democrazia è la migliore forma di governo. Anche Hollywood e il mondo dello spettacolo lo confermano; eroi e supereroi si battono per la democrazia e noi li dobbiamo ringraziare se abbiamo questo grande bene che è la “libertà”. Ce l’abbiamo grazie alla democrazia. E già.
“Il lavaggio del cervello comincia nella culla”, diceva Arthur Koestler. E non sbagliava.
La libertà di fare cosa? Beh, la libertà di fare qualunque cosa ci venga in mente, ad esempio essere gay, bisessuali o transgender, cambiare più volte sesso in base a come ci sentiamo, sposare indifferentemente il vicino o la vicina di casa, prendere un utero in affitto, pensare tutto quello che vogliamo, dire tutto quello che pensiamo, salvo essere moralmente linciati se quello che diciamo non è in linea col pensiero unico globale.
Abbiamo anche la libertà di navigare nei siti pornografici, giocare online, fare dei selfie e pubblicarli su Instagram, essere collegati a WhatsApp 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, condividere i nostri pensieri con gli amici virtuali di Facebook. Beh, non proprio tutti i nostri pensieri, perché se alcuni di questi non sono in linea col pensiero unico globale (sempre quello) rischiamo di essere cancellati da Facebook e messi alla gogna mediatica.
Insomma, abbiamo queste e molte altre libertà. In capo a tutte, la libertà, che ormai è quasi un obbligo, di essere egocentrici ed egoisti.
E adesso abbiamo anche la libertà di chiedere una puntura di morfina per i nostri genitori quando sono troppo vecchi e non sono più autosufficienti. Così li addormentiamo per sempre, loro non soffrono e noi possiamo continuare a goderci la vita in pace. Finché toccherà a noi, naturalmente. Cos’altro possiamo desiderare?
Chi ha deciso quali sono le libertà fondamentali?
La nostra democrazia ci garantisce quindi le libertà fondamentali. O meglio, tutte le libertà che “loro” dicono essere fondamentali. E notate bene che la maggior parte sono gratis o quasi. Altre libertà, meno importanti, non vengono garantite o lo sono in minor misura.
Ma chi decide quali sono le libertà fondamentali di cui dobbiamo godere? Non siamo noi a decidere. Le nostre libertà sono decise da altri. A noi non è dato sapere nemmeno chi le decide. Si tratta di libertà imposte.
La libertà di fare una famiglia e crescere dei figli è garantita? Diciamo di sì. O meglio, è garantita ma osteggiata, non è una libertà degna di essere tutelata. Se proprio vogliamo… beh, bisogna crescere i figli in mezzo a mille sacrifici, privarsi di tutto… Si comunque, se proprio vogliamo, i figli possiamo anche farli. Meglio di no, ma possiamo. Sappiate però che dovrete rinunciare a gran parte delle altre libertà, mi riferisco alle “libertà vere”, cioè a quelle propagandate e tutelate dalla “democrazia”. E ricordate che se non avete soldi per mantenerli gli assistenti sociali verranno a prendere i vostri figli, per darli in adozione a qualcun altro, magari a una coppia gay. Perché il lavoro, fondamentale per accedere ad una enormità di “altre libertà”, non è garantito a nessuno.
E la libertà di professare un credo religioso, ce l’abbiamo? Si, ma con qualche distinguo. Un cristiano ad esempio verrà deriso e un mussulmano verrà temuto, oltreché deriso. E perché? E’ una questione decisa dall’alto. In sintesi, non sappiamo chi ma qualcuno ha deciso che queste sono religioni “non idonee”, superate dai tempi, da smantellare, ostacolano il processo di globalizzazione. E la gente, mai indifferente alla propaganda del regime, qualunque esso sia, aderisce spontaneamente allo smantellamento del proprio credo religioso. Con qualche distinguo, naturalmente.
E il Ministero della Propaganda?
Andiamo oltre con le nostre libertà garantite dal “regime democratico”.
Ho la libertà di dire che io sono etero sessuale e non considero normali i rapporti omosessuali, pur accettandoli? No, non ce l’ho questa libertà. Verrei accusato di omofobia e messo al bando per poi essere trattato come un appestato. E posso dire che i migranti andrebbero riportati nei luoghi da dove sono partiti? No, non ho nemmeno questa libertà. Verrei accusato di razzismo, inondato di insulti e messo a tacere.
Quindi la democrazia garantisce il diritto di dire soltanto quello che il sistema considera giusto. Anche il nazismo garantiva ai tedeschi il diritto di dire quello che il sistema considerava giusto. Soltanto che allora c’era un Ministero della Propaganda e si sapeva chi aveva deciso quello che era giusto pensare e dire. Adesso non sappiamo chi ha deciso ciò che è giusto e ciò che non lo è. Non sappiamo nemmeno con chi ce la dobbiamo prendere, da chi dobbiamo andare a lamentarci. In Germania c’era Goebbels. E qui? Chi è il nostro Goebbels? Non lo sappiamo. Il nostro Goebbels agisce nell’ombra.
Un tempo davano l’olio di ricino a chi dissentiva o parlava troppo in giro. Oggi c’è la gogna mediatica. Un tempo il dittatore sceglieva i candidati, erano uomini fidati, per lo più dei signorsì. Oggi sono i capi dei partiti a decidere. E ora come allora sono sempre dei signorsì. Un tempo le elezioni servivano a poco. Tanto valeva non andare a votare. Oggi le elezioni non servono a NULLA.
Un tempo c’era la censura…
Un tempo c’era la censura, il regime aveva paura che circolassero informazioni destabilizzanti. Beh, anche oggi c’è la censura. I giornali dicono tutti la stessa cosa, quindi non sono più un problema. E così anche la radio e le televisioni. La maggior parte dei siti internet è allineata col pensiero unico imposto dal regime. E quelli che scrivono cose diverse vengono declassati da Google, segnalati come produttori di fake news, cancellati da Facebook, bannati dai social. Piovono progetti di censura del web. Tutti quelli che la pensano in modo diverso, anche noi, sono demonizzati. Insomma, la censura è molto più sofisticata di prima e segue regole nuove, ma è feroce quanto quella dei regimi dittatoriali e totalitari, se non di più.
Un tempo c’erano le guerre… Beh, forse questo argomento è meglio non toccarlo, visti i milioni di morti che le democrazie occidentali hanno causato negli ultimi decenni. No, no, sicuramente questa non è una differenza.
Il dilagare dell’egocrazia
Mi sfuggono le differenze tra la democrazia, quindi tra la miglior forma di governo esistente al mondo, e i peggiori regimi dittatoriali. Qualcuno può aiutarmi? Sicuramente ce ne sono molte. Basta trovarle. Almeno una. E in mancanza di differenze, per favore, chiamiamola in qualche altro modo, non democrazia. E togliamo il “DEMO” dalla parola, visto che qui il popolo non c’entra nulla e non ha più voce in capitolo. Magari, aggiungiamo un EGO e chiamiamola egocrazia. E’ un termine più adatto.
di Paolo Germani
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