Magistratura fuori controllo: anche se non apri bocca Sherlock Holmes ti contesta il reato di istigazione all'odio razziale. Giorgio Lunardi - www.altreinfo.org

Magistratura fuori controllo: anche se non apri bocca Sherlock Holmes ti contesta il reato di istigazione all’odio razziale. Giorgio Lunardi

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In questo periodo i mezzi di informazione, se così vogliamo chiamarli, sono assetati di notizie che avvalorino la seguenti tesi:

“Il razzismo sta dilagando in Italia”.

Le notizie vanno inventate o reinterpretate se necessario, la verità non conta. E le stesse notizie vanno riproposte in forme diverse ogni giorno per convincere la gente che siamo in una situazione di vera emergenza. Leggiamo il fatto di cronaca riportato il 4 agosto da Repubblica, sempre in prima linea per “informare correttamente” gli italiani.

http://www.repubblica.it/cronaca/

Risultati immagini per falsa democrazia

Riepiloghiamo i fatti. A Sulmona due italiani, di cui uno senza fissa dimora, entrano armati di una scacciacani e un coltellino in un Centro di Accoglienza dove si trovano 27 migranti africani. Uno dei migranti, proveniente dal Gambia, cerca di disarmare quello che aveva il coltellino e viene ferito lievemente a un fianco. I due italiani, quando vedono il sangue del ragazzo gambiano si calmano, forse capiscono di star facendo una stupidaggine, e lasciano cadere a terra la scacciacani e il coltellino. Qualcuno chiama la polizia che interviene.

Interrogati dal PM giustificano la bravata poco edificante asserendo che:

“alcuni ospiti della struttura di accoglienza avrebbero ceduto sostanze stupefacenti anche a una giovane minorenne”.

Più che probabile, visto che il piccolo spaccio è una delle attività più diffuse tra i migranti irregolari. Durante la maldestra irruzione non hanno insultato gli africani e non hanno proferito parole di odio. Non c’era nulla che potesse far pensare ad una matrice di ispirazione razzista in questo intervento. Ma il solerte Pubblico Ministero controlla il profilo Facebook di uno dei due, quello che ha una fissa dimora per intenderci, dove scopre:

“frasi di discriminazione razziale e di odio etnico che confermano la sussistenza della circostanza aggravante”.

Quindi in galera entrambi, uno per aver scritto qualcosa con cui evidentemente il PM non era d’accordo, o in odore di discriminazione razziale, l’altro per aver partecipato all’irruzione. Adesso dovranno affrontare un processo, in quanto il reato contestato è perseguibile d’ufficio. Repubblica è felice perché può riportare il fatto tra le notizie di cronaca. Lo stesso giornale che “dimentica sistematicamente” di raccontare le innumerevoli aggressioni perpetrate dai migranti ai danni di italiani, poliziotti compresi, senza per questo essere incriminati per “istigazione all’odio razziale”, reato che non esiste per la magistratura se a commetterlo è un africano.

Basterebbe leggere ciò che hanno fatto i nigeriani a Ferrara per farsi un’idea di quella che è la vera emergenza in Italia.

http://www.ilgiornale.it/guerra-immigrati-vie-nel-sangue-colpi-machete

nigeriani arrestati a ferrara

Ecco le sette regole d’oro per sopravvivere in questa sedicente democrazia:

  1. è meglio non scrivere mai nulla contro i migranti, né su Facebook né altrove, potrebbe essere utilizzato contro di voi dal Sherlock Holmes di turno;
  2. se investite un migrante nero con la macchina, chiamate subito i soccorsi, ma quando arriva l’ambulanza recatevi subito a casa vostra e cancellate ogni intervento da cui traspaia insofferenza verso i migranti. Ricordatevi che aver scritto “tornatevene a casa” o “che siete venuti a fare qui?” o il micidiale insulto “vuoi una banana per colazione? (detto a un nero con un sorriso ironico, naturalmente)” è istigazione all’odio razziale;
  3. se vedete che i migranti vendono droga ai minorenni non indignatevi, lo sanno tutti, anche quel magistrato collega di Patt Garrett, che ha contestato il reato di istigazione all’odio razziale ai due balordi;
  4. ricordate sempre che non siamo in democrazia, potete pensare quello che volete, ma dovete parlare soltanto in un certo modo e, soprattutto, non dovete lasciare traccia scritta dei vostri pensieri politicamente scorretti.
  5. Il proverbio da tenere sempre a mente è “Verba volant, scripta manent“.
  6. Dei migranti parlate sempre bene, per ora potete pensare male, ma non si sa ancora per quanto;
  7. Tenete bene a mente che per incriminarvi i magistrati riescono a fare salti mortali con tripla capriola all’indietro aggrappandosi alle parole, alle testimonianze o alle immagini, a seconda delle esigenze. Ma riescono anche ad aggrapparsi all’aria fritta se necessario, l’importante è trascinarvi in un processo dall’esito scontato e darvi in pasto ai pennivendoli.

La legge Mancino è una legge liberticida. Dei neri non interessa nulla, né ai politici che l’hanno scritta né ai magistrati che la applicano in modo unidirezionale e insensato. Al sistema interessa intimidire e bloccare il dissenso. Una condanna per razzismo è sempre una potente arma di dissuasione di massa, una macchia indelebile che ci accompagnerà per tutta la nostra vita.

A proposito, secondo voi Sherlock Holmes ha verificato che trai 27 migranti non ci fosse qualche spacciatore?

Ma figuriamoci se ha tempo da perdere, con tutti i razzisti che deve scovare in Italia.

 

di Giorgio Lunardi

Fonte: www.altreinfo.org

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