Qualche tempo fa è stata organizzata a Vienna una Conferenza Internazionale con l’obiettivo di trovare una soluzione definitiva al problema dell’antisemitismo, che va avanti da migliaia di anni e non accenna a diminuire. Anzi, in questi ultimi anni sta conoscendo addirittura una impennata.
Si è trattato di uno degli eventi più importanti del ventunesimo secolo, che sicuramente darà una svolta di 90° alla nostra vita.
La Conferenza è stata organizzata dal Congresso Ebraico Europeo, dall’Università di New York, dall’Università di Tel Aviv e dall’Università di Vienna.
Il resoconto finale della Conferenza, dal titolo “An end to antisemitism” prospetta una specie di “Soluzione Finale” contro l’antisemitismo. Le conclusioni riportate nel documento le potete leggere qui:
anendtoantisemitism.univie.ac.at
Condivido dalla prima all’ultima tutte le proposte avanzate per combattere una delle piaghe più importanti che colpiscono l’umanità.
La lotta all’antisemitismo
Per ottenere un risultato bisogna spendere. Questo è una caposaldo della nostra società capital-consumistica. E quindi, va da sé che per eliminare l’antisemitismo bisogna spendere.
Ma quanto bisogna spendere?
Ecco le geniali proposte emerse dalla Conferenza, rivolte a tutti i paesi del mondo.
- Ogni paese dovrebbe destinare alla lotta contro l’antisemitismo lo 0,02% del suo PIL annuale.
- Ogni azienda, organizzazione e istituzione dovrebbe spendere l‘1% del proprio budget annuale per combattere l’antisemitismo all’interno del proprio contesto.
Ho fatto quattro conti per capire quanto dobbiamo spendere per eliminare questo millenario problema. Ecco le cifre.
- L’Italia dovrebbe spendere circa 340 milioni di euro ogni anno
- Le imprese, le organizzazioni, istituzioni e aziende dovrebbero spendere altri 17 miliardi all’anno
Hanno ragione loro. Con tutti questi soldi, potremmo scovare gli antisemiti ovunque si nascondano, rieducarli o eliminarli dal contesto sociale, se necessario. Nell’arco di qualche generazione di sicuro avremo risolto il problema.
Questa è la spesa a livello nazionale. Ma la richiesta del Congresso Ebraico è, giustamente, a livello mondiale. La somma da destinare è quindi da moltiplicare per 50, visto che il PIL del mondo è circa 50 volte quello italiano. Avremo quindi:
- 17 miliardi da tutti i governi dei paesi del mondo.
- 850 miliardi all’anno da parte del sistema globale delle aziende.
Ogni anno, ripeto, perché altrimenti i risultati non arriveranno.
Con 867 miliardi all’anno potremmo risolvere definitivamente il problema di tutta l’Africa, di tutte le persone disabili del mondo, di tutti i poveri del pianeta. Forse potremmo trovare una soluzione definitiva al cancro ed a tutte le malattie genetiche. Non ci sarebbe bisogno di guerre fratricide, ci sarebbe benessere e pace per tutti.
Queste immagini di bambini affamati potremmo eliminarle definitivamente nostra memoria:
Scene come queste farebbero parte del passato:
Ed anche queste immagini potremmo dimenticarle. Con ci sarà più bisogno di guerre.
Con tutti questi soldi potremmo risolvere definitivamente il problema dei migranti, perché ci sarebbero abbastanza soldi per mantenerli in eterno a casa loro, o per garantire a tutti un lavoro nei loro paesi di provenienza.
La priorità: la lotta all’antisemitismo
Ma queste non sono priorità. Le priorità sono altre. La prima in ordine di importanza è che non ci sia più gente ignorante che ancora oggi stampa l’immagine di Anna Frank con la maglietta della Roma, pensando si tratti addirittura della figlia di Fantozzi. Questa è gente rozza, becera,ignorante. E poi, c’è gente in Italia convinta che gli ebrei siano spilorci, un po’ come i genovesi. Questo è antisemitismo allo stato puro (ed anche discriminazione antigenovese).
Bisogna combattere questi stereotipi.
Ci sono altri che pensano che gli ebrei controllino le banche e che le banche siano la causa dei nostri problemi economici. Anche questo è antisemitismo. E’ vero che gli ebrei controllano gran parte del sistema bancario, ma non è vero che le banche costituiscano un problema (per loro). Eh sì, c’è molto lavoro da fare per ripulire la mente delle persone da questi sentimenti malati.
Bisogna che tutti si diano da fare. E che tutti contribuiscano economicamente a risolvere questo plurimillenario problema.
Altre soluzioni per sconfiggere l’antisemitismo
Io avrei anche altre idee per sconfiggere l’antisemitismo, che magari i congressisti potranno prendere in considerazione al loro prossimo incontro.
Per combattere l’antisemitismo nel mondo perché non chiedere un piccolo contributo a quei 27 ebrei degli Stati Uniti che detengono una ricchezza di 635 miliardi di dollari? Una piccola parte di quei soldi, se destinati a fin di bene, potrebbero risolvere molti dei problemi del mondo e gli ebrei diventerebbero il popolo più generoso e altruista del pianeta. Tutti li amerebbero. Tutti li rispetterebbero.
Eureka! Questa è la soluzione!!!
E’ così che si elimina definitivamente dal pianeta Terra e dalla Via Lattea l’antisemitismo, in un colpo solo. Chiunque dimostrasse intolleranza verso gli ebrei verrebbe richiamato all’ordine dagli altri che gli direbbero subito:
Ma tu come ti permetti di insultare od offendere un ebreo? E’ il popolo più generoso del pianeta, se non fosse per loro il mondo sarebbe un posto peggiore…
CHIEDI SCUSA IMMEDIATAMENTE!!!
E se anche i Rothschild contribuissero al bene comune, non sarebbero più odiati. Nessuno penserebbe a complotti o cospirazioni ebraiche. E dulcis in fundo, se Israele, quindi lo “Stato Ebraico”, la smettesse di uccidere i palestinesi come fossero animali o di rubare il petrolio al Libano come farebbe la Banda Bassotti, questo potrebbe dare un ulteriore impulso alla lotta contro l’antisemitismo.
Essere amati e rispettati non è poi così difficile. Lo slogan potrebbe essere come quello di Obama:
YES, WE CAN
Beh, adesso tocca solo aspettare che al prossimo congresso prendano iniziative che li portino ad essere il popolo più amato del pianeta, il popolo eletto. Devono soltanto spendere qualche soldino, di tasca propria (non di tasca nostra).
Speriamo si riuniscano presto…
di Giorgio Lunardi
Fonte: www.altreinfo.org
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