George Soros è un esponente di punta della classe dominante, fa parte della finanza apolide globalista, si batte per un mondo senza confini ed è un grande fautore del neo liberismo economico.
I media lo dipingono addirittura come un filantropo, pur sapendo che si tratta di uno squalo della finanza e pur conoscendo la sua storia personale, sulla quale è meglio sorvolare.
George Soros è anche una delle persone più ricche e conosciute dell’Occidente. La sua notorietà è dovuta a due fatti essenziali: le modalità che gli hanno consentito di accumulare così tanta ricchezza e il modo in cui la sta utilizzando.
Soros, lo squalo della finanza apolide
Per quanto riguarda il primo aspetto, non abbiamo molto da aggiungere a quello che si sa già. Si tratta di uno speculatore finanziario che nella vita ha fatto questo e poco altro. Ma non è un genio della finanza, qualche aiutino esterno lo ha sempre avuto.
Ad esempio, mai sarebbe riuscito ad arricchirsi così tanto con quella famosa speculazione sulla lira, se il padre della patria Carlo Azeglio Ciampi, all’epoca Governatore della Banca d’Italia, non si fosse incaponito a vendergli marchi tedeschi a prezzi di saldo.
Noi non pensiamo che quello fosse un gioco di squadra tra uno speculatore senza scrupoli e un padre della patria e quindi accettiamo le scuse di Ciampi per l’errore costato miliardi all’Italia. Errore che a lui non è costato nulla, visto che poi è diventato Primo Ministro e in seguito Presidente della Repubblica Italiana.
Open Society, il braccio finanziario di Soros
Adesso ci occupiamo del secondo motivo per cui George Soros è noto a tutti: come usa i suoi soldi, o meglio, i soldi che ha sottratto al popolo italiano con le sue speculazioni agevolate.
Cosa ha fatto Soros di tutti quei miliardi e, soprattutto, cosa ne sta facendo oggi non è un segreto. Con tutti quei soldi Soros ha fondato la Open Society, ente senza scopo di lucro, che li utilizza per fare le seguenti attività:
- Promuovere la vita in Africa
- Promuovere la morte in Europa
- Promuovere le migrazioni dall’Africa verso l’Europa
Open Society, cosa fa in Africa
Gli africani erano 320 milioni nel 1950, sono oggi 1,2 miliardi e, di questo passo, saranno 2,4 miliardi nel 2050 e 4 miliardi nel 2090.
In Africa le ONG che fanno riferimento alla galassia della Open Society non finanziano il contenimento delle nascite, non si interessano di aborto, non distribuiscono preservativi, non si occupano di sterilizzazione volontaria, non finanziano associazioni gay, non organizzano gay pride, non finanziano associazioni femministe perché liberino la donna dallo sfruttamento sociale, non dicono una parola sullo sfruttamento dell’Africa da parte delle multinazionali.
No, tutte queste attività la Open Society in Africa non le fa.
Hai dieci figli? Ti aiutano loro a mantenerli, intanto puoi farne altri cinque. I bambini non hanno nulla da mangiare? Nessun problema, ci sono le associazioni che si occupano di adozioni a distanza, con 20 euro al mese un europeo qualsiasi può mantenere una bambina africana, che poi diventerà adulta e potrà fare altri cinque figli. In Africa non ci sono abbastanza medici, la mortalità è elevata? Nessun problema, ci sono Medici senza Frontiere, medici volontari, e mille altre organizzazioni che si prendono cura di loro.
In Africa Soros finanzia e sostiene la vita, in tutte le sue forme.
Open Society, cosa fa in Europa
In Europa le cose vanno diversamente. Qui la Open Society di Soros opera in modo diametralmente opposto.
I figli impediscono alle donne di sfruttare appieno tutte le occasioni lavorative? Aiutiamole ad abortire allora, altrimenti non potranno far carriera, non potranno realizzarsi nel lavoro, qualunque esso sia. In Europa si finanzia l’amore universale, il poliamore, la realizzazione dell’ego, le associazioni gay, i gray-pride, i gender.
La famiglia uomo-donna-figli è un retaggio del passato, i figli sono un peso sociale, meglio cani e gatti. I soldi di Soros finanziano le associazioni femministe, l’aborto, il nomadismo. Perché qualcuno dovrebbe rinunciare alla propria felicità ed alla propria libertà per aiutare un altro? Che vita è se sei malato e non puoi consumare?
La soluzione è l’eutanasia.
Non esiste un aldilà, tutto si deve svolgere qui ed ora. La religione è un ostacolo, va distrutta. Si salva soltanto ciò che rende l’uomo schiavo del mercato. Ciò che lo rende libero va demonizzato.
In Europa Soros finanzia e sostiene la morte, in tutte le sue forme.
La Open Society e la promozione dell’invasione
Certo, questo squilibrio genera dei problemi, un luogo in cui si fanno figli ed uno in cui non se ne fanno più. Un luogo pieno di bambini e un altro pieno di cani, gatti e altri animali da compagnia.
Ma Soros ha la soluzione pronta.
Le ONG di Soros promuovono le migrazioni, santificano l’uomo nero, fanno leva sulla carità cristiana degli europei, criminalizzano i bianchi anche per crimini che non hanno commesso.
In Africa la finanzia apolide, di cui Soros fa parte, finanzia la traversata del Mediterraneo dei giovani migranti col debito a usura, le organizzazioni umanitarie preparano depliant informativi su cosa devono fare, come devono comportarsi, dove devono andare. Quasi un viaggio organizzato.
La galassia delle ONG sostenute da Soros promette ai migranti cose che in Europa non potranno mai avere, ma non importa, tanto, se ne accorgeranno dopo che saranno arrivati qui, non prima.
L’obiettivo è farli arrivare, poi si vedrà. Soros finanzia le navi che vanno in Libia a raccogliere i migranti, quelli che li salvano, quelli che li portano nei porti, quelli che urlano “Porti aperti” quelli che vanno in televisione a pontificare “Salviamoli tutti”. Lui finanzia tutti questi e altri.
E se in Italia qualcuno dice:
Beh, ma se portiamo qui cinque milioni di africani, che coi ricongiungimenti famigliari diventeranno 30 milioni in pochi anni, manderemo in tilt il nostro sistema economico e non risolveremo il problema dell’Africa, che intanto avrà 2,2 miliardi di abitanti. Non può essere questa la soluzione.
Nessun problema. Soros ha già la soluzione in tasca. Finanzia quelli che urlano a chi parla in questo modo:
“fascista, nazista, razzista, feccia dell’umanità, non hai diritto di parlare, vergogna, torna nelle fogne”.
Allora ci chiediamo:
Perché Soros fa tutto questo, ben sapendo che sta distruggendo l’Europa e che comunque non risolve il problema dell’Africa?
Perché Soros promuove l’invasione?
Qui entriamo nel campo delle ipotesi.
Lo fa perché sta facendo il gioco del capitale finanziario apolide, che è quello di creare una sacca di manodopera a basso costo, così le imprese e i capitali possono spostarsi liberamente da un paese all’altro sfruttando le occasioni migliori.
Ma Soros è una persona molto anziana, non ha mai gestito imprese produttive, conosce soltanto il mondo della speculazione, in cui molte opportunità di guadagno derivano proprio dai dislivelli economici e finanziari tra un paese e l’altro.
E poi, mica abbiamo bisogno di una sacca di manodopera a basso costo in un’economia che si sta spostando completamente verso il terziario. Questa necessità c’era quando l’Italia si stava industrializzando, non adesso.
Non può essere questo il motivo.
E allora perché lo fa?
Chissà, forse lo fa perché a lui piace un mondo così, un luogo in cui non ci siano più bianchi ma soltanto meticci. Oppure perché questo è il futuro che qualcuno ha pianificato per noi e Soros è soltanto una pedina che sta realizzando una parte del piano, molto più esteso e globale.
Forse lo fa perché un popolo senza radici, come quello che si sta formando in Europa, è più facile da controllare e dominare. Oppure, chissà forse perché la conflittualità che si sta generando tra cristiani e islamici, bianchi e neri, uomini e donne, fa il gioco del capitale apolide e predatorio.
Non sappiamo il perché lo fa. O meglio, lo immaginiamo ma non lo possiamo scrivere. Infatti, tra le molte cose che finanzia George Soros c’è anche la fine della democrazia e la sottomissione alla dittatura del Politicamente Corretto.
di Giorgio Lunardi
Fonte: www.altreinfo.org
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Le verità nascoste sul coinvolgimento degli ebrei nella tratta degli schiavi africani. Paolo Germani
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