Il Fondo Monetario Internazionale dice che l’Italia non cresce e propone – ma anche impone – l’unica soluzione contemplata dai signori della finanza:
PRIVATIZZARE
Lo Stato deve quindi vendere ai privati tutto ciò che è vendibile. Non soltanto sanità, servizi e istruzione, ma anche acqua, demanio, porti, aeroporti, autostrade ed ogni genere di beni. La ricetta del FMI quindi non cambia.
E’ una farsa che va avanti ormai da trent’anni e che sta impoverendo il nostro paese.
Il liberismo economico e la globalizzazione stanno risucchiando tutta la ricchezza degli italiani, prendendola dal basso, quindi dalle classi meno abbienti, e convogliandola verso l’alto, vale a dire verso i ricchi e le classi dominanti.
Il FMI appartiene proprio ai signori della finanza apolide. Col denaro creato dal nulla e il meccanismo del debito questi signori privi di scrupoli comprano beni reali accaparrandosi piano piano tutte le ricchezze del pianeta. I poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi.
Ma a loro dei poveri non interessa nulla.
O prima o poi ci obbligheranno a vendere il Colosseo, la Galleria degli Uffizi e Pompei.
Non ci credete? E invece succederà proprio questo.
I signori della finanza e i loro lacchè ci distraggono da quelli che sono i loro veri obiettivi, assillandoci ogni giorno con le parole fascismo, nazismo, antisemitismo, razzismo, destra e sinistra, immigrazione e proponendoci intrattenimento spazzatura come il grande fratello vip.
Hanno innalzato una cortina fumogena per non farci capire cosa sta davvero succedendo alle nostre spalle.
Siamo in una trappola da cui è difficile uscire, soprattutto perché non abbiamo una classe politica all’altezza del compito. Quella che forse poteva aiutarci a non entrare in questa trappola mortale è stata azzerata negli anni novanta.
La classe politica che è subentrata la vediamo ogni giorno coi nostri occhi.
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
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