Antifa e Black Lives Matter: squadrismo fascista e suprematismo nero al servizio della finanza apolide. Mattia Liviani - www.altreinfo.org

Antifa e Black Lives Matter: squadrismo fascista e suprematismo nero al servizio della finanza apolide. Mattia Liviani

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Dietro le manifestazioni di piazza e i saccheggi, in parte spontanei ed in parte organizzati, che hanno avuto luogo negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floid, ci sono due gruppi, paramilitare l’uno e suprematista nero l’altro, che operano da anni sul territorio americano.

Sono gli Antifa e i Black Lives Matter.

Gli Antifa

Gli Antifa sono un gruppo d’azione, operativo sin dagli anni novanta, con gerarchie protette, pronti a intervenire in stile blac block, in modo organizzato, generando caos e distruzione ovunque serva. Il gruppo di comando c’è ed è molto efficiente, ma non è alla luce del sole, quindi gli Antifa si comportano come se fossero gruppi anarchici spontanei, ma questa è solo un’apparenza.

Quello che vediamo nei filmati sono gruppi d’azione veloci e disciplinati che ovunque passano si lasciano dietro una scia di devastazione.

Per certi versi possono essere paragonati allo squadrismo fascista, con la differenza che i gruppi fascisti ubbidivano ad un comando ben individuabile mentre invece chi organizza e comanda gli Antifa agisce sempre nell’ombra. Dopo le scorribande gli Antifa si dileguano, aspettando le prossime indicazioni per colpire.

Per gli Antifa manifestare e distruggere è una specie di lavoro a gettone, probabilmente molto ben retribuito. Il nome Anti Fascista è solo un diversivo, serve a confondere le acque. Questo gruppo lavora per chi trae beneficio dal disordine, non è mosso da nessun ideale, ma solo dai soldi e dalla voglia di creare il caos.

I Black Lives Matter (BLM)

Il secondo gruppo, i Black Lives Matter, è più recente. E’ stato fondato nel 2014, sulla scia di altri movimenti afroamericani, quali ad esempio Black Power movement, Black feministPan-Africanism, ed opera alla luce del sole. In pochi anni ha assunto un’importanza notevole, ha sedi in ogni luogo degli Stati Uniti e può contare con collegamenti internazionali di alto livello.

Il BLM agisce ogni qualvolta un afroamericano viene ucciso o maltrattato dalla polizia, cosa assai frequente negli Stati Uniti, indipendentemente dal colore della pelle. Organizzano manifestazioni che spesso sfociano nella violenza e nei saccheggi. Il Black Lives Matter non si muove se a subire le violenze sono i nativi americani, i latinos o i bianchi, ma si muovono soltanto quando la violenza riguarda gli afroamericani. Ad esempio, quando la polizia uccise Daniel Shaver, a sangue freddo, e Tony Timpa, con la stessa brutalità di George Floid, il movimento nero non ebbe nulla da dire.

Il  Black Lives Matter è di fatto un movimento suprematista nero, simile a quelli che si stanno diffondendo a macchia di leopardo in tutto il mondo.

Chi li finanzia

Certo, non dobbiamo mai dimenticare che nessun movimento può sorgere dal nulla, senza finanziamenti, senza mezzi e senza la visibilità dei media. Gli Antifa e il Black Lives Matter non sono un’eccezione. Da queste parti i soldi di George Soros, suprematista della finanza apolide, sono di casa. E’ un dato di fatto, accertato ed assodato da tempo, che il filantropo benefattore inonda di soldi i gruppi della galassia nera, che altrimenti non avrebbero i mezzi per spostarsi da una zona all’altra degli Stati Uniti ed organizzare manifestazioni e presidi.

Fa una certa impressione pensare che l’ex speculatore senza scrupoli stia finanziando le rivoluzioni colorate ovunque nel mondo coi soldi depredati all’Italia quel mercoledì nero del 16 settembre 1992. Non era da solo però, la speculazione sulla Lira riuscì grazie alle mosse sbagliate ed alle supposte ingenuità del nostro “Padre della Patria”, vale a dire Carlo Azeglio Ciampi.

Quindi, possiamo dire che Soros sta finanziando la rivoluzione colorata nera, lo squadrismo, i suprematisti neri e le ONG che operano nel Mediterraneo coi soldi derubati trent’anni fa ai risparmiatori italiani.

Se non fosse per la propaganda martellante dei media, la verità verrebbe facilmente a galla. Gli squadristi del tanto peggio tanto meglio, i suprematisti neri  e la finanza apolide predatoria non potrebbero sopravvivere senza una copertura mediatica manipolativa. E la gente non si farebbe trascinare da organizzazioni criminali che hanno ben altri scopi da raggiungere. La giustizia sociale non fa parte della loro agenda, come i media vorrebbero farci credere.

A seguire i due video che riprendono Daniel Shaver e Tony Timpa, entrambi bianchi, uccisi senza pietà dalla stessa polizia che ha ucciso George Floid. Quest’ultimo però era nero e la sua morte è servita a mettere in scena la rivoluzione colorata e la destabilizzante. E’ soltanto questa la grande differenza che c’è fra i tre assassini.

Si tratta di due video molto crudeli, non per tutti.

 

di Mattia Liviani

Fonte: www.altreinfo.org

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