Siamo nell’era Covid ed è ormai chiaro a tutti che nulla sarà più come prima. La cosiddetta pandemia mortale, che non perdona, saldamente promossa da tutti i media e governi occidentali, una vera e propria manipolazione sociale e mentale di massa, ci sta creando un insieme di problemi che o prima o poi dovremo risolvere, o quantomeno superare, se vogliamo sopravvivere.
Covid: una pandemia mortale
Il primo problema è proprio lui, il Covid.
A marzo sembrava un virus letale, centinaia di morti ogni giorno, autopsie vietate per il rischio contagio, camion scenici per portare via i morti, reparti di terapia intensiva al collasso. Poi un medico coraggioso ha incominciato a fare le autopsie e si è scoperto che il virus non causava polmonite ma micro-embolie nel sangue, hanno trovato varie cure efficaci e gli ospedali hanno iniziato a respirare.
Oggi ci sono molti positivi al virus, ma sono quasi tutti portatori sani e asintomatici.
Le terapie intensive si sono svuotate, secondo l’Istituto Superiore della Sanità in Italia non muore più nessuno solo di covid, anche se alcune delle 1800 persone che muoiono ogni giorno risultano essere positive al virus. Questi vengono quindi, non si sa bene in base a quale ragionamento, classificati tra i morti per covid.
L’età media dei deceduti, la maggior parte dei quali sono maschi, è di oltre 82 anni, ormai in linea con la vita media degli italiani.
Quindi, almeno secondo le apparenze, il problema della pandemia mortale è alle spalle.
Stato di emergenza e terrorismo mediatico
C’è però un secondo problema, il terrorismo mediatico.
Siamo ancora in stato di emergenza, il governo continua ad approvare DPCM repressivi e oppressivi, vengono addirittura vietate od ostacolate le cure che i medici hanno trovato con grandi sacrifici. Ogni giorno le TV allestiscono catastrofici telegiornali Covid-centrici, non si parla d’altro. Gli assembramenti sono vietati, il rischio di un nuovo lockdown è reale, le forze dell’ordine continuano a multare chi non rispetta le regole.
La mascherina, un tempo considerata addirittura superflua e dannosa, è un obbligo inderogabile e chi non la indossa rischia sanzioni molto salate.
Alcuni parlano addirittura di chiudere le regioni, non riusciamo più a programmare neanche un viaggio, la qualità della nostra vita è peggiorata, l’università forse non riaprirà, la scuola è in bilico, si allestiscono alberghi per l’epidemia che verrà.
Vogliono anche eliminare l’uso del contante, dicono per diminuire i contagi. Intanto i mezzi d’informazione mainstream sono catastrofisti, demonizzano i giovani e fanno un vero e proprio terrorismo mediatico.
Questo è un problema ancora più grande del virus, e non si vede la luce in fondo al tunnel.
La salute che non c’è
C’è anche un terzo problema.
Il 68% degli italiani soffre di ansia, nella sola Emilia Romagna ci sono dieci mila persone che hanno chiesto sostegno psicologico. La gente non va più in ospedale se non per urgenze o quando è ormai troppo tardi, molti hanno interrotto le cure e gli screening per individuare altre malattie, negli ospedali sono saltati 11 milioni di esami clinici.
Le donne italiane incinte si contano sulle dita di una mano, sono aumentati i consumi di antidepressivi e sonniferi, i bambini non socializzano più, c’è un boom di bulimia con sempre più gente in sovrappeso, sono aumentati i consumi di cannabis, la gente è più litigiosa, dilaga il gioco online, i suicidi dovuti alla paura del contagio sono andati alle stelle.
Il sistema immunitario degli italiani è indebolito dal lockdown, dallo smart working e dall’uso indiscriminato delle mascherine, le relazioni sociali e le occasioni d’incontro sono diminuite, sono aumentati gli acquisti compulsivi in Internet, l’uso del cellulare è schizzato alle stelle, i siti pornografici hanno raddoppiato gli accessi.
Sono tutti problemi sociali e sanitari molto gravi e ne pagheremo le conseguenze.
Economie in crisi e finanza predatoria
Purtroppo c’è anche un quarto problema.
L’economia è allo sbando, le aziende chiudono, il turismo è in ginocchio, il crollo del PIL sarà a due cifre, il debito pubblico sta dilagando, i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, i negozi e i ristoranti chiudono per non riaprire più, si calcola che il numero di disoccupati aumenterà di uno o due milioni di persone, il rapporto debito/PIL è alle stelle.
Ci aspettano forse il MES e altri prestiti con condizionalità.
L’INPS sta finendo i soldi per pagare la disoccupazione, la sanità è in crisi, si prospettano manovre lacrime e sangue, la pubblica amministrazione è sempre più inefficiente, la produttività è diminuita, le esportazioni sono crollate, la finanza predatoria ci aspetta al varco, conti alla mano. Si avvicina un’altra ondata di privatizzazioni da cui Goldman Sachs trarrà grandi benefici.
Anche questi sono grandi problemi e a ottobre si evidenzieranno in tutta la loro gravità. Sarà un’ecatombe, dicono gli economisti non allineati col regime.
Migranti fuori controllo
Quattro problemi sembrano tanti, ma c’è anche un quinto.
Dilagano gli sbarchi di migranti che fuggono non si sa bene da cosa, i porti sono sempre più aperti, i migranti non accettano la quarantena e scappano, vengono redistribuiti nelle località turistiche, giusto per affossare di più il settore già in crisi.
In Tunisia fanno la fila per imbarcarsi, le ONG lavorano 24/24 e 7/7 e nessuno dice come si finanziano (ma tutti lo sanno), non ci sono soldi per mantenerli, non ci sono posti per ospitarli, la gente è scontenta, gli immigrati sono scontenti, non si può dire “ok adesso basta però” perché se qualcuno ci prova a dirlo i giornaloni di regime gli si scagliano contro accusandolo di essere un odioso razzista, fascista, fascio-leghista e nazista, con la conseguente morte sociale di chi si è azzardato a parlare.
Le TV brulicano di giornalisti che dicono venite venite, gli africani pensano che i bianchi siano la causa di tutte le loro disgrazie, passate presenti e future, non c’è lavoro per integrare tutta questa gente, non ci sono soldi per ospitarli e mantenerli.
Tutti problemi la cui gravità potremo valutarla appieno fra una ventina d’anni, quando gli italiani bianchi e colpevoli saranno una minoranza.
Il terrore nell’anima
Cinque problemi sono tanti, ma non bastano, il sesto è forse quello più grave.
La gente ha perso completamente la testa, è terrorizzata, non è più capace di pensare e ragionare, non distingue più il vero dal falso, non è più in grado di esprimere un pensiero logico-razionale, o di formulare un qualche pensiero critico.
La gente ha davvero paura di tutto, molti indossano la mascherina ovunque, in macchina, in spiaggia, in bicicletta, redarguiscono chiunque non ce l’abbia, trattano gli altri come untori se per caso l’hanno abbassata, si evitano tra di loro, denunciano alle forze dell’ordine le feste tra amici e vicini perché hanno paura dei contagi, sono davvero terrorizzati dalla paura di contrarre il Covid 19, perché lo considerano un virus mortale.
Molti si sono rintanati in casa, evitano la vita sociale, non vedono l’ora di farsi iniettare un qualunque vaccino, anche se prodotto da Bill Gates in persona, non parlano più con nessuno, evitano gli assembramenti perché temono il contagio, bardano i propri figli, tolgono l’ossigeno agli anziani.
Siamo diventati un popolo di delatori e collaborazionisti, spacciati addirittura per “disciplinati e responsabili” dai media asserviti e dai pennivendoli di turno.
Questa è davvero una situazione drammatica.
Chi è stato?
I primi quattro problemi o prima o poi si risolveranno, il quinto è un’ipoteca per il futuro, e i nostri figli pagheranno le conseguenze, il sesto è il più subdolo e difficilmente si risolverà.
L’annebbiamento sociale, l’incapacità di formulare un pensiero critico e di condurre un’analisi logica della situazione sono in realtà la fase conclusiva di un percorso di manipolazione mentale e sociale di massa che va avanti giorno per giorno da almeno settant’anni e che avevamo purtroppo sottovalutato.
La gente è cambiata, è diventata altro, vive nel terrore e con la paura nell’anima, non sa valutare la situazione.
Forse è stata la società dei consumi, l’egocentrismo, il cellulare, la lenta distruzione della scuola trasformata in un luogo di indottrinamento, la manipolazione dei media, la pubblicità, il cinema spazzatura, le onde elettromagnetiche che provengono da ogni dove, netflix, il computer.
Forse è stata la TV spazzatura, la pornografia online, l’eroina, la cocaina, le anfetamine, le discoteche, il gioco online, i libri promossi dalla propaganda del regime, gli acquisti compulsivi su Amazon.
O forse tutte queste cose messe insieme.
Fatto sta che gli esseri umani sono cambiati, piano piano, davanti ai nostri occhi. Non sono più in grado di interpretare l’ambiente che li circonda e non riescono più ad analizzare e valutare la situazione. Sono in balia del potere.
E questo percorso difficilmente potrà essere compiuto all’indietro, non almeno nel breve termine e non sarà di sicuro la prossima generazione a farlo.
Ci vorrà molto tempo.
Chi ha coordinato tutta questa manipolazione di massa, applicando la cosiddetta strategia della gradualità, avvalendosi di mille leve, facendo sì che non ci accorgessimo nemmeno, non permetterà di invertire il percorso e liberare la mente degli italiani. Anzi, cercherà di capire chi è sfuggito al condizionamento mentale di massa al fine di eliminarlo intellettualmente (o fisicamente, fa lo stesso).
Il primo passo per liberarci da questo condizionamento di massa è prendere coscienza degli strumenti che la classe dominante ha utilizzato. Non avrebbero mai fatto una mossa del genere se non fossero stati sicuri dei risultati.
di Elena Dorian
Fonte: www.altreinfo.org
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