Il periodo in cui stiamo vivendo oggi possiamo inquadrarlo come “La quiete prima della tempesta”. Tutto tace, i soldi sembrano esserci, la ripartenza dell’Italia è dietro l’angolo, il vaccino pare salverà le nostre vite, i media dicono che c’è fiducia nel futuro.
Ma c’è qualcosa che non va.
Il recovery fund, la panacea di tutti i mali
Qualche settimana fa il Ministro delle Finanza, lo storico Roberto Gualtieri, quello che tutto il mondo ci invidia, ha rinunciato ad emettere titoli di stato, nonostante i tassi d’interesse fossero stabilmente negativi.
Perché il nostro insuperabile Ministro delle Finanze ha preso questa decisione in apparenza insensata?
Ha detto che nelle casse dello Stato ci sono molti soldi e non abbiamo bisogno di altri.
Immagino avrete notato che è vero, i soldi non mancano. Ci sono per i monopattini, per le biciclette e le auto elettriche, per le ristrutturazioni edilizie e per chi usa il bancomat, per gli aiuti a pioggia, anche se solo a chi vogliono loro, per vaccinare milioni di italiani. A ben guardare è vero, ci sono soldi a palate e Gualtieri ha ragione.
Ma non vi sembra strano tutto questo?
Ogni giorno sentiamo parlare dei miracoli che faremo coi soldi del Recovery Fund, che (forse) arriveranno col contagocce a partire da quest’anno e fino al 2027. Su un totale di 209 miliardi, ben 127,4 miliardi saranno a prestito, con interessi veri da pagare. Gli altri 81,4 miliardi sono soldi che l’Unione Europea ci restituisce con una partita di giro, visto che noi siamo contributori netti da molti anni.
Quindi è tutta fuffa, partite di giro e incremento del debito.
Ma il governo insiste nel dirci che quei soldi saranno la svolta, una specie di Piano Marshall, la panacea di tutti i mali. Non vogliono i soldi senza interessi che il mercato è disposto a darci oggi, e ci dicono che i soldi che l’Europa ci presterà a interesse risolveranno tutti i nostri problemi.
Lo spread che non c’è
Ora, attenendoci ai dati diffusi dai media, la perdita di PIL del 2020, dovuta alle chiusure forzate, si aggira intorno al 10% minimo e l’aumento del debito pubblico sarà di circa 194 miliardi. Ciò significa che il famigerato rapporto debito/PIL si sta avviando verso quota 170, come quella che nel 2011 giustificò la predazione della Grecia da parte della finanza internazionale.
Il nostro rapporto debito/PIL era già molto preoccupante (dicevano loro) quando era a quota 135 e questa preoccupazione dei mercati giustificava lo spread alle stelle e le lettere di ammonimento dell’Europa.
Ora che il rapporto debito/PIL viaggia spedito verso quota 170, sentite parlare di spread alle stelle, o di ammonimenti da parte della finanza internazionale?
No, tutto tace.
Il mattatoio della finanza
Il 2021 sarà l’anno in cui la crisi economica emergerà con tutta la sua potenza distruttiva.
O prima o poi il Governo dovrà sbloccare i licenziamenti e le imprese inizieranno a mandare a casa il personale non più indispensabile. Le entrate tributarie diminuiranno e il Grande Gualtieri dovrà trovare i soldi per far fronte alla spesa pubblica, ma i mercati non glieli presteranno più e lo spread andrà alle stelle. Nessuno oserà tassare le imprese dei globalisti, quali Amazon, i siti pornografici, Netflix e tutti gli altri, perché se solo qualcuno proponesse una cosa del genere verrebbe subito mandato a raccogliere i pomodorini in Sicilia o le mele in Alto Adige.
Gualtieri aumenterà le tasse alle imprese italiane e alle famiglie italiane.
Adesso la finanza predatoria tace. Ma questa è soltanto la quiete prima della tempesta.
Avete presente come conducono gli animali al macello? In silenzio, con calma, senza suscitare inutili paure e ansie tra gli animali, qualche volta addirittura li accompagnano al mattatoio immersi in un sottofondo di rassicurante musica classica.
Ecco, gli animali siamo noi.
La finanza predatoria e globalista ci sta portando al mattatoio. Con calma, senza ansia, in un clima di speranza e positività indotto dai loro media.
Il mattatoio è davanti a noi, ma purtroppo i ciechi, che sono la maggioranza, ancora non lo vedono.
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
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Sitografia:
- https://www.ilsole24ore.com/art/nel-2020-debito-pubblico-superera-194-miliardi-livelli-fine-2019-ADOzDjt
- https://www.repubblica.it/economia/2020/12/15/news/debito_pubblico_nuovo_record_a_fine_ottobre_arriva_a_2_587_miliardi-278425374/
- https://europa.today.it/euro-fake-fact/recovery-fund-soldi-tempi.html
- https://www.startmag.it/economia/gualtieri-sta-gia-spendendo-i-miliardi-del-recovery-fund-che-verra/
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