Il debito pubblico italiano ha raggiunto quota 2.603 miliardi a gennaio 2021.
https://www.agi.it/bankitalia-gennaio-nuovo-record-debito-pubblico
Il prodotto interno lordo 2020 è invece pari a 1.651 miliardi.
https://www.ansa.it/pil-italia-nel-2020
Quindi il rapporto debito/PIL si attesta a quota 1,58, era 1,35 nel 2020, prima che iniziasse l’inganno globale.
Nel 1992 Giuliano Amato disse che eravamo sull’orlo del baratro e ordinò di rubare dai conti correnti degli italiani una parte dei loro risparmi. Poco dopo arrivarono Mario Draghi, Romano Prodi, Mario Monti ed altri per svendere il patrimonio di aziende pubbliche italiane. Fu una predazione, tra l’altro inutile, visto che la situazione non migliorò affatto.
All’epoca il rapporto debito/PIL era pari a 1,05.
Ricordatevi però, eravamo sull’orlo del baratro.
Quando la Troika condannò a morte l’economia e la sovranità della Grecia, il loro rapporto debito/PIL era pari a 1,72. Dissero che era insostenibile e la speculazione dei soliti finti mercati affondò completamente quel paese.
Con un rapporto pari a 1,58 possiamo dire di essere ormai dentro al baratro anche noi. In realtà, si tratta di un finto baratro, creato dalla mancanza di sovranità monetaria e dalla necessità di indebitarci con i predatori della finanza per far fronte ad ogni spesa.
La finanza apolide, veri e unici padroni del Covid e del mondo, non sta esercitando alcuna pressione sui mercati. Non sta speculando, anzi, si dimostra addirittura comprensiva con gli esseri umani inferiori.
Aspettiamoci il peggio, perché deve ancora arrivare.
La finanza apolide non ha né anima né coscienza. Aspetta solo il momento giusto per azzannare alla gola. Evidentemente, quel momento non è questo.
Ma arriverà.
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
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