Parliamo spesso di controllo globale, di grande fratello, di privacy, sappiamo che veniamo in qualche modo spiati e che tutti sanno tutto di noi, ma forse non siamo pienamente coscienti di come il controllo globale si realizzi in pratica. Tutti i telefonini, i tablet e i computer sono identificati da un numero ID. Quando ci colleghiamo a internet con uno qualsiasi di questi apparecchi, il numero ID viene trasmesso all’esterno e viene quindi memorizzato nei vari server. Il numero ID identifica anche la nostra posizione e i nostri spostamenti, in base alla localizzazione dei server utilizzati nei vari collegamenti.
Tuttavia, non occorre avere internet per essere rintracciati o rintracciabili. Lo siamo anche quando accendiamo il cellulare anche solo per telefonare, in base alla cella dell’operatore telefonico agganciata durante il collegamento. Non bisogna poi dimenticare che la maggior parte delle app che utilizziamo sul nostro telefonino hanno accesso alla nostra rubrica, alle nostre foto, agli sms, ai file musicali che abbiamo in memoria. E non soltanto accedono, ma possono anche prelevare informazioni e trasmetterle. Per non parlare di whatsapp, wechat, viber e tutte le applicazioni di messaggistica, pedine fondamentali del controllo globale. Tutte queste applicazioni memorizzano nei propri server le nostre conversazioni, la nostra rubrica, le nostre foto, i file che inviamo. Se poi utilizziamo anche Facebook, Twitter, Linkedln e gli altri social network, il gioco è fatto. La nostra vita è disponibile al gran completo, non sfugge più niente, viene memorizzata in server statunitensi o dislocati in altre parti del mondo ed è a disposizione di tutti coloro che hanno un interesse a conoscerci meglio. Occorrerebbe parlare anche del GPS, anche questo memorizza la nostra posizione e i nostri dati personali. Ma l’elenco incomincia a diventare troppo lungo.
Se poi siamo anche fiduciosi e installiamo le app che ci propongono, senza pensarci troppo, allora rischiamo anche di installare vere e proprie spy all’interno del nostro cellulare o computer. Queste spy ci possono arrivare anche dalla posta elettronica, o dai siti che visitiamo, e sono in grado di rubare anche le nostre conversazioni, a casa, o le immagini della nostra vita familiare, attivando e disattivando opportunamente la telecamera.
In internet cerchiamo tutto ciò che ci interessa, il cibo, le destinazioni per un viaggio, i libri, i giornali, i siti di informazione. Attraverso le ricerche esterniamo le nostre preferenze politiche, le disponibilità economiche e finanziarie, i nostri gusti, le nostre malattie, le paure che ci assillano, la nostra sessualità. E’ inutile cercare di cancellare tutto questo, perché non è possibile. Anche se cancelliamo la cronologia internet, comunque questa resta memorizzata da qualche parte del nostro telefonino, anche per anni, prima di essere sovrascritta da altri dati di navigazione o da altri file. Non ha nemmeno senso cancellare, perché comunque i vari operatori, server, siti, fornitori di servizi, li tengono in memoria.
Il controllo globale non ci interessa
Noi non abbiamo nulla da nascondere e, quindi, il controllo globale non ci interessa. Teniamo presente però che tutte le nostre mail, i nostri sms, ciò che scriviamo su facebook, tutto ciò che facciamo viene monitorato e controllato. Le parole hanno un peso, anche se dette per scherzo. Quindi, certe parole non scrivetele e non pronunciatele mai, nemmeno a casa, perché qualche supercomputer potrebbe interpretarle male e pensare che rappresentate un pericolo per la sicurezza nazionale di qualche paese. Ricordate anche che le persone hanno sempre meno importanza in questo sistema di controllo globale, non fanno più da filtro, non gestiscono più le macchine, ma sono loro ad essere gestiti dalle macchine. Tenete presente che quel supercomputer che si sta interessando a voi potrebbe comunicare con un drone o un robot di ultima generazione e, visto che la vostra posizione e la vostra immagine sono note e memorizzate, una parola di troppo o un malinteso potrebbero costarvi molto cari. Non è fantascienza. Questo sta avvenendo, non ancora da noi, ma sta già avvenendo in molte altre parti del mondo.
Non abbiamo nulla da nascondere, ma stavamo meglio prima, coi nostri sogni infranti, con le nostre paure represse, coi nostri segreti inviolati.
di Paolo Germani
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