La censura della falsa sinistra come la censura fascista. Mattia Liviani - www.altreinfo.org

La censura della falsa sinistra come la censura fascista. Mattia Liviani

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Durante il ventennio, i fascisti convinti, quelli che condividevano le idee che veicolava il potere, quelli che la pensavano come il Duce e si erano fatti condizionare dalla propaganda del regime, non condannavano i limiti alla libertà di opinione. A loro dava fastidio che gli antifascisti parlassero, perché pensavano remassero contro la patria, li consideravano dei disfattisti, gente che voleva impedire che si compisse il destino dell’Italia.

I fascisti non disapprovavano affatto la censura, anzi, non la consideravano nemmeno un male. Per loro era una priorità fermare quelli che diffondevano odio contro la patria, perché li vedevano come dei traditori. Diciamo che i fascisti censuravano le manifestazioni d’odio verso la Patria, i “haters” dell’Italia, direbbero ai tempi nostri.

Oggi ci sono molte persone che sono d’accordo con la globalizzazione, con il liberismo economico sfrenato, con l’abbattimento dei confini, con la migrazione incontrollata, con lo svuotamento dell’Africa. In realtà la globalizzazione ha già creato molta povertà e sta deindustrializzando l’Italia, senza migliorare le condizioni di vita del terzo mondo; il liberismo economico sta trasferendo ricchezza dai poveri verso i ricchi, dal basso verso l’alto; l’abbattimento dei confini sarebbe un disastro epocale per tutti; la migrazione incontrollata non risolve i problemi dell’Africa e genera problemi insormontabili per l’Italia.

Quindi, nessuno dovrebbe essere dalla parte di questo harakiri di massa che porta male per tutti e benefici per nessuno, tranne che per la finanza predatoria e globalista. Ma la propaganda impone queste priorità e indottrina la gente. Lo fa attraverso i mezzi d’informazione di massa, i quali sono controllati dalla stessa finanza apolide che beneficia del globalismo. I mezzi d’informazione, quindi, promuovono gli interessi dei loro padroni.

Falsa sinistra e nuovi fascisti

C’è molta gente indottrinata che non si accorge, o non vuole accorgersi, che chi dissente da questa visione del mondo, chi esprime idee diverse e non si fa influenzare dalla propaganda, viene censurato ed emarginato. I fascisti approvavano la censura, o comunque non la condannavano, perché colpiva i nemici della patria, gli odiatori dell’Italia.

Oggi i nuovi fascisti, vale a dire i globalisti della falsa sinistra non condannano la censura (Facebook, Google, Youtube, Twitter, ecc.) perché questa colpisce i nemici del capitale apolide e transnazionale, zittisce gli odiatori di un mondo senza confini, toglie voce a chi rema contro il totalitarismo di cui la falsa sinistra è schiava.

La censura è davanti agli occhi di tutti, e tutti dovrebbero rivendicare la libertà di parola e la libertà di pensiero, perché queste sono libertà fondamentali di cui l’umanità non può fare a meno.

Eppure, la falsa sinistra non difende questa libertà e si schiera dalla parte della censura.

E intanto l’agenda globalista va avanti indisturbata.

 

di Mattia Liviani

Fonte: www.altreinfo.org

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