Il Gruppo GEDI è proprietario di 16 testate giornalistiche di rilevanza nazionale, tra cui La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX. Non solo, ma il gruppo GEDI controlla anche importanti riviste a diffusione nazionale, tra cui L’Espresso, il NationaL Gegraphic Italia e Limes, oltre ad alcune radio che hanno molti ascolti, sempre a livello nazionale, come Radio Deejay e Radio Capital.
L’insieme dei media tradizionali vende centinaia di migliaia di copie in formato cartaceo, nulla in confronto alle prestazioni in Internet, con oltre 7 milioni di visitatori unici al giorno.
Il gruppo GEDI, il più grande influencer italiano, è controllato dalla Holding Exor, finanziaria olandese controllata a sua volta dalla famiglia Agnelli.
Le persone di riferimento sono attualmente John Elkann e Maurizio Molinari.
Siamo sicuri che questa sia davvero “libertà di stampa”?
Siamo sicuri che viviamo in una democrazia?
O non sarebbe forse meglio definirla mediacrazia, vista l’influenza determinante che i media esercitano sulla formazione del pensiero e sulle convinzioni della gente?
Ma questo è nulla. Se controlliamo i dati in tutto il mondo possiamo facilmente verificare che esiste un gruppo di potere planetario che decide cosa dobbiamo pensare e cosa non dobbiamo pensare.
Negli Stati Uniti ci sono sei gruppi che controllano la maggior parte dei media:
1) Disney,
2) Warner Media,
3) NBC Universal,
4) 21st Century Fox,
5) Viacom,
6) CBS Corporation.
La stessa situazione la possiamo verificare in tutto il mondo Occidentale.
Se controlliamo chi controlla i gruppi e chi li amministra possiamo dedurre che il pensiero unico globale non si genera casualmente, ma ha una cabina di regia ben precisa, che opera in tutto il mondo e che tira sapientemente i fili. Sono loro i padroni del discorso. Sono loro che decidono cosa si può e cosa non si può pensare.
Il pensiero unico globale ha un solo padrone, una sola cabina di regia e molti servitori, o per tornaconto o per ignoranza.
Questi ultimi sono gli utili idioti di quel padrone.
di Elena Dorian
Fonte: www.altreinfo.org
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