Sosteniamo spesso che i media sono controllati da un piccolo gruppo di persone che fanno capo alla finanza apolide globalista. Occorre però fare anche qualche esempio concreto, altrimenti quelle persone non vengono correttamente focalizzate.
In questo post ci occupiamo di Urbano Cairo, un uomo che ha fondato un piccolo impero mediatico, partendo da zero e sfatando, almeno in apparenza, il mitico “soldi fanno soldi”.
Dal nulla a RCS Mediagroup S.p.A.
Urbano Cairo controlla oggi ben il 59,83% di RCS MediaGroup S.p.A., di cui è anche Presidente ed Amministratore Delegato. Quindi è lui che detta la linea dei numerosi media controllati dal gruppo, dislocati tra l’Italia e la Spagna, è lui che decide cosa si deve dire e cosa no.
Il gruppo RCS controlla i seguenti quotidiani:
Le seguenti riviste:
e le seguenti radio e televisioni:
Per un totale di 53 media.
Sono tutte informazioni che potete facilmente verificare nel sito www.rcsmediagroup.it.
Chi è Umberto Cairo
Bene, ripercorriamo brevemente la brillante carriera di questo grande manovratore del consenso.
Nasce a Milano nel 1957 e nel 1981 si laurea alla Bocconi in Economia e Commercio. Appartiene ad una famiglia borghese, benestante ma non ricca. Subito dopo la laurea ottiene un colloquio con Silvio Berlusconi che lo prende come suo assistente personale nonostante stia ancora facendo il servizio militare. Dal 1982 lavora stabilmente nella Fininvest, dove lo aspetta una carriera folgorante. Fin qui possiamo dire che Umberto Cairo è un uomo molto fortunato. Non è da tutti saltare tutta la gavetta ed arrivare al vertice della Fininvest senza nessuna esperienza lavorativa o qualità palese.
A soli 27 anni costituisce la prima azienda di sua proprietà e nel 1995 fonda la Cairo Communication S.p.A.
Tutta la sua carriera è al massimo, tranne uno scivolone durante mani pulite, conclusosi con un patteggiamento per appropriazione indebita. Subito dopo torna ai vertici dell’imprenditoria d’assalto italiana. Nonostante i disonorevoli pregressi ottiene finanziamenti da ogni dove per portare a termine operazioni del valore di centinaia di milioni di euro, se non miliardi, compreso l’acquisto del Torino Calcio, senza mai dimostrare particolari abilità gestionali.
Cairo Communication S.p.A.
Come abbiamo detto in precedenza, Umberto Cairo fonda nel 1995 il Gruppo Cairo Communication S.p.A. il quale assume il controllo di una marea di importanti media, comprese due televisioni. Ecco alcuni dei media di questo grande impero costruito in un baleno, partendo da zero, in settori estremamente rischiosi e competitivi, con capitali forniti da altri, un po’ al buio, un po’ in fiducia:
Editoria Tv: LA7 e LA7d
Internet: www.la7.it, www.tgla7.it, www.la7d.it
Editoria Periodica: Cairo Editore (Settimanale Dipiù, DipiùTv, Dipiù e DipiùTv Cucina, Dipiù e DipiùTv Stellare, Diva e Donna, Diva Cucina, Tv Mia, F, Settimanale Nuovo, Nuovo TV, Nuovo Cucina, Giallo, Enigmistica Più, Enigmistica Mia, For Men Magazine, Natural Style), Editoriale Giorgio Mondadori (Airone, Bell’Italia, Bell’Europa, In Viaggio, Gardenia, Arte, Antiquariato).
Concessionaria – Mezzi gestiti: Tv commerciale (La7, La7D), Pay Tv (Cartoon Network, Boomerang). Stampa (Settimanale Dipiù, DipiùTv, Dipiù e DipiùTv Cucina, DiPiù e DipiùTv Stellare, Diva e Donna, Diva Cucina, F, TV Mia, Settimanale Nuovo, Nuovo Tv, Nuovo Cucina, Giallo, Enigmistica Più, Enigmistica Mia, For Men Magazine, Natural Style, Airone, Bell’Italia, Bell’Europa, In Viaggio, Gardenia, Arte, Antiquariato, Prima Comunicazione), Internet (www.torinofc.it, www.cartoonnetwork.it).
Tutte le informazioni sopra riportate sono tratte da www.cairocommunication.it.
I media globalisti di Urbano Cairo
Tutti noi sappiamo cosa significhino La7 e il Corriere della Sera in termini di informazione. Si tratta di due media turbo mondialisti, globalisti e proni alla finanza. Si spacciano per media di sinistra, ma sono ultraliberisti in economia e a favore del grande capitale apolide, cosa incompatibile con la vera sinistra.
L’informazione, su La7 è in mano a Enrico Mentana, David Parenzo, Corrado Formigli e Lilli Gruber.
Ora, al di là delle idee di Urbano Cairo, ci sono delle domande che non possiamo fare a meno di porci. Vediamone alcune:
- Chi è esattamente Urbano Cairo, quest’uomo venuto dal nulla?
- Chi gli ha dato i soldi per costruire un impero di queste dimensioni, in così poco tempo?
- Se quello di Cairo non fosse un impero mediatico pro-globalista, prono alla finanza, pro-immigrazione fino all’ultimo respiro, pro LGBT, pro Europa, grande diffusore del pensiero unico globale, grande amico di Sion, amico di George Soros, infaticabile sostenitore della dittatura sanitaria, Urbano Cairo esisterebbe ancora? O meglio, sarebbe mai nato questo impero?
Sono domande semplici, che ci aiutano a capire chi c’è davvero dietro all’informazione di regime. Sta di fatto che nessun giornalista può ambire a scrivere negli 80 media controllati da Umberto Cairo, se non aderisce alla linea editoriale del suo gruppo.
E basta guardare per mezz’ora La7 per capire quale sia questa linea editoriale.
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
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L’Europa ci autorizza a indebitarci, ovvero ci dà in pasto al Leviatano della finanza. Alberto Rovis
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