Il debito pubblico greco ammonta complessivamente a 294,4 miliardi di euro, pari al 170% del PIL. Non è una cifra immensa. Per riallineare il debito ai parametri di Bruxelles basterebbero 95 miliardi di euro.
Il problema è che la Grecia questa cifra non ce l’ha. Ne mai ce l’avrà.
Il governo di Tsipras sta massacrando di tasse la popolazione, il PIL è crollato, la gente non fa più figli, non c’è più fiducia nel futuro. I greci non ce la fanno proprio a venirne fuori. E intanto il loro debito aumenta, perché gli interessi che stanno pagando sono più alti che nel resto dell’Europa, perché l’economia è stagnante, perché i debiti verso il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e verso le banche che hanno acquistato titoli greci vanno onorati. Ci sono mille motivi per cui non ce la fanno a venirne fuori.
La Grecia non aveva bisogno dell’Europa
La Grecia è un paese meraviglioso, pieno di storia e di fascino. Il mare è splendido. La gente è semplice ed accogliente. Trovarsi ad Olimpia è sempre un’emozione.
La Grecia è la patria di Platone, Socrate, Aristotele.
E’ la culla della civiltà e della democrazia. I greci non avevano bisogno dell’Europa, semmai erano gli europei che avevano bisogno di inglobare questa terra, che rappresenta un pezzo di storia dell’umanità.
Il porto di Patrasso in garanzia del debito
La Grecia non ce la può fare. Per ripagare i debiti è costretta a fare altri debiti e ai debiti esistenti si aggiungono altri debiti, quelli derivanti dagli interessi. Sta vendendo la propria sovranità. Ha dato in garanzia alla Germania addirittura il porto di Patrasso per ottenere appoggio finanziario. E’ un paese umiliato.
Il ruolo della BCE nella crisi della Grecia
Ora cerchiamo di vedere le cose da un altro punto di vista. Proviamo a dire quello che i telegiornali non dicono. Mario Draghi ogni mese stampa dal nulla 80 miliardi di euro e li immette nel circuito finanziario. Questa operazione si chiama Quantitative Easing. La macchina per fabbricare i soldi sta funzionando a pieno ritmo e funzionerà così almeno fino al mese di marzo 2017 e comunque finché l’inflazione non raggiunga il 2%.
La BCE, un predone al servizio del potere finanziario
Stiamo parlando di centinaia di miliardi di euro, triliardi di euro. Basterebbero soltanto 95 miliardi per sistemare completamente la Grecia ed evitarle altre sofferenze. Si tratta solo di carta, 70 giorni di lavoro della macchina, per una spesa complessiva di poche migliaia di euro. E’ un’inezia. E invece no. Questi soldi stampati dalla Banca Centrale Europea (BCE) non prenderanno mai la strada di Atene.
Questi soldi vengono dati gratis alle banche.
Gratis vuol dire che le banche non pagano nemmeno interessi per averli. Con questi soldi le banche comprano i titoli greci. E intanto la Grecia continua ad accumulare nuovi debiti, perché loro sì che devono pagare gli interessi. Ogni giorno è più disperata.
La dittatura finanziaria è spietata, la Grecia lo dimostra
Il popolo greco è vittima della dittatura finanziaria (leggi) che sta governando il mondo e che piano piano sta soggiogando tutti i popoli. Non puoi liberarti da loro. I politici sono servi del sistema. La stampa è al loro servizio. Anzi, i media sono di loro proprietà. Se qualcuno prova a ribellarsi saranno le leggi, la polizia, i giornalisti, la magistratura a fermarlo. Dove non arriva questa gente saranno i servizi segreti. E se nemmeno loro ce la fanno, be’ allora interverranno i droni. E così uccideranno il ribelle e tutta la sua famiglia.
Questa è la nostra democrazia. E pensare che sono stati proprio i greci a inventarla….

Olimpia, per secoli in questa città i greci organizzarono i giochi
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
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