Per finanziare un’opera pubblica lo Stato ha due opzioni.
La prima è chiedere i soldi alle banche private, che creano i soldi dal nulla, con un click del computer. Lo Stato dovrà poi restituirli tutti, maggiorati di interessi, entrando in questo modo nel vortice del debito.
La seconda opzione è costituire una Banca Centrale Pubblica che, così come fanno tutte le altre banche private, crea i soldi dal nulla. In questo caso però, lo Stato non dovrà restituire i soldi e non dovrà pagare nemmeno gli interessi, evitando di entrare nel vortice del debito. Naturalmente, non si può abusare di questo meccanismo, altrimenti decolla l’inflazione ed il sistema va fuori controllo, ma la Banca Centrale Pubblica può creare i soldi che servono per il fabbisogno dello Stato e per sostenere l’economia, soprattutto quando è in difficoltà, come adesso.
Voi cosa fareste?
Oggi come oggi, l’Italia è costretta a chiedere i soldi alle banche private. Anche la Banca Centrale Europea è una banca privata.
Quando c’era la tanto vituperata Liretta, e la Banca d’Italia era una banca pubblica, le cose andavano diversamente. E l’Italia era la quarta potenza industriale.
La moneta non può essere in mano ai privati, gente senza scrupoli che si arricchisce a scapito di tutti i popoli, non soltanto di quello italiano.
La moneta dev’essere dello Stato.
La moneta dev’essere senza debito.
Lunedì 18 marzo ne parlano a Milano.
di Alberto Rovis
Fonte: www.altreinfo.org
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