Che cos’è il MES
Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), detto anche Fondo Salva Stati (ed ora Fondo Salva Banche) è stato approvato in via definitiva il 23 luglio 2012. Si tratta di un accordo stipulato dai 17 paesi aderenti all’euro che mira a creare stabilità finanziaria all’interno dell’area euro.
Se ne parla molto in questi giorni perché l’Italia potrebbe ricorrervi per far fronte a esigenze finanziarie derivanti dalla necessità di “salvare” alcune banche in difficoltà, in particolare il Monte dei Paschi di Siena. In ogni caso, o prima o poi è probabile che l’Italia ne faccia ricorso. Molti politici lo stanno richiedendo a gran voce.
Come funziona il MES
I 17 paesi aderenti al trattato hanno creato un fondo comune di 700 miliardi di euro. Ogni paese ha una quota parte di questo fondo. L’Italia si è impegnata a versare in 5 anni una quota di poco superiore a 125 miliardi (125.395.900.000 di euro per l’esattezza). Una cifra considerevole, soprattutto se si considera la nostra precaria situazione economico-finanziaria.
Questo fondo serve a finanziare le esigenze dei paesi in difficoltà. L’obiettivo del MES é quello di “fornire un sostegno alla stabilità” dei membri (art. 3 del trattato, consultabile in fondo al post).
Gli adeguamenti di capitale
Questo è il primo punto dolente (art. 10). Il consiglio dei governatori riesamina periodicamente l’adeguatezza del capitale del Fondo Salva Stati, inizialmente stabilito in 700 miliardi di euro, e può decidere di adeguarlo a suo insindacabile giudizio. Questo significa che l’Italia potrebbe trovarsi a pagare somme aggiuntive, oltre alla sua già già sostanziosa quota iniziale. Non siamo noi a decidere, o meglio, non siamo soltanto noi a decidere.
Procedura di concessione del prestito
Questo è il punto più controverso (art. 13). Il MES interviene di concerto con la Troika, formata da Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea. Questo significa che il prestito verrà erogato soltanto dopo aver stabilito un piano di rientro compatibile con la situazione del paese richiedente. In altre parole, la Troika imporrà al paese richiedente un insieme di misure economiche e finanziarie da adottare. Sappiamo già quali sono queste misure:
- risparmio sulla spesa pubblica,
- taglio dei servizi sociali e sanitari,
- taglio delle pensioni,
- privatizzazioni selvagge,
- aumento delle tasse (IMU, IVA, ecc.)
- cessione di sovranità.
Abbiamo quindi contribuito con 125 miliardi alla costituzione del fondo. Se ci proviamo a chiedere un prestito per far fronte ad una situazione di necessità, ci troveremo la Troika in casa, con tutte le conseguenze che ne derivano (vedi Grecia).
Rimborso del prestito
Naturalmente, qualora dovessimo aver bisogno di un prestito, oltre a rimborsare il capitale ricevuto dovremo versare anche gli interessi. Sarebbe normale se i soldi fossero di altri, ma visto che i soldi sono anche nostri, sembra una richiesta un po’ anomala. In pratica, versiamo 125 miliardi di euro infruttiferi, ma se abbiamo bisogno di 30 miliardi, dobbiamo pagare gli interessi su questa somma. E naturalmente, se non paghiamo puntualmente, scattano anche gli interessi di mora (art. 25).
Altri punti controversi
Ci sono anche altri punti controversi, in particolare quelli garantisti nei confronti dei membri del MES. Sono questi.
- ART.32 immunità dei rappresentanti del MES davanti a tutti gli organi di giustizia degli Stati membri, immunità dei documenti dei rappresentanti MES; immunità sui beni del MES da ogni forma giurisdizionale (no a perquisizioni, sequestro, confisca, esproprio, pignoramenti); locali e documenti del MES sono inviolabili (tutto rimane segreto);
- ART.34 i membri del MES devono tenere le informazioni protette dal segreto professionale (nessuna trasparenza);
- ART.35 immunità dei membri del MES e dei propri documenti (non rispondono a nessuno per il proprio operato)
Chi ha votato il Fondo Salva Stati?
Il Parlamento Italiano ha approvato l’adesione al MES con le seguenti votazioni:
- 12 Luglio 2012, approvazione del Senato della Repubblica con 191 SI, 15 astenuti, 21 NO;
- 19 Luglio 2012, approvazione della Camera dei Deputati con 325 SI (168 PD, 83 PDL, 30 UDC, 14 FLI, 11 Responsabili, 19 Gruppo Misto), 36 astenuti (20 PDL, 13 IDV, 3 Gruppo Misto) e 53 NO (51 Lega Nord, 2 PDL);
- 23 Luglio 2012, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato la Legge.
E’ tutta gente che pensa al bene dell’Italia?
A seguire il testo del Trattato istitutivo del MES attualmente in vigore
di Alberto Rovis
***