La manipolazione dei tassi di riferimento appare come un’azione sistemica da parte del mondo finanziario. Una sinistra capace di pensare all’Europa avrebbe dovuto guidare una battaglia per il risarcimento del maltolto
Dal 2005 al 2009 il tasso Euribor è stato falsificato da quattro banche : Deutsche Bank,Royal Bank of Scotland, Société Général, Barclays. L’Euribor, il tasso a cui sono legati i mutui dei cittadini europei, è stato alterato con accordi tra le quattro banche al fine di avere maggiori utili. Solo in Italia dei trenta miliardi di interessi pagati in quel periodo sui mutui erogati, si stimano che tre non fossero dovuti. Su scala europea il totale ammonterebbe a circa venti miliardi. Le quattro banche hanno pagato complessivamente una multa di 1,7 miliardi di euro. Hanno fatto un buon affare mentre le famiglie sottoscrittrici dei mutui hanno pagato mediamente 1.200 euro più del dovuto.
Dal 2006 al 2012 il tasso di prestito interbancario allo scoperto, il Libor è stato più volte manipolato. Sei banche sono state sanzionate , altre due condonate per aver aiutato le autorità ad aprire le indagini sullo scandalo. Il Libor ha un peso enorme sul mercato dei derivati, si stima che trecentomila miliardi di dollari ne siano regolati, ma il Wall Street Journal parla di ottocentomila miliardi. Inoltre influisce sui mutui, prestiti per la scuola per cifre sempre stimate in migliaia di migliaia di miliardi di dollari. Le cifre su quanto sia stato estorto ad investitori e a detentori di mutui sono molto variabili. Si va da un minimo di quaranta miliardi ad un più realistico centosettanta.
Dal 2009 al 2013 Il Forex, l’indice che sta alla base del mercato dei cambi valutari è stato manipolato. Sei banche, due americane, la JP Morgan, la Citybank, ,una svizzera la UBS, tre inglesi, HSBC, Barclays e Royal Bank of Scotland sono intervenute sistematicamente alterando i dati di base su un mercato che vede transazioni giornaliere per 5.300 miliardi di dollari. Ogni variazione dell’0,01% significa importi pari a 530 milioni. Manipolare il tasso di ‘zero virgola’ significa produrre utili fuori ogni dimensione. Per questa truffa le sei banche hanno pagato 5,7 miliardi di multa.
Anche il fixing oro è stato manipolato. La Barclays ha ammesso l’azione truffaldina e altre banche sono indagate.
La manipolazione dei tassi di riferimento si presenta come una azione sistemica da parte del mondo finanziario. Da un lato c’è l’avidità di perseguire maggiori profitti. Dall’altro, con la recessione finanziaria in atto, una sorta di autodifesa del sistema. I profitti che il mercato non permette più si ottengono rubando ai correntisti, agli investitori, ai sottoscrittori dei mutui.
Qualche ottimista potrebbe farci notare che nel sistema ci sono gli anticorpi perché gli scandali vengono a galla. C’è da osservare che in nessun caso sono state le autorità di controllo preposte ad affrontare il problema, pur avendone conoscenza. Dal 2008 le autorità americane hanno scritto più volte alla Banca d’Inghilterra per richiamare l’anomalia delle dichiarazione delle banche inglesi sul Libor, dimostrando di avere conoscenza del comportamento criminale. Ma è stata una inchiesta giornalista ad aprire le porte allo scandalo. Per lo scandalo Euribor ci sono voluti quattro anni perché le autorità europee arrivassero a sentenza , un tempo necessario per evitare molte cause di rimborso da parte dei cittadini.
Questa lunga premessa permette una domanda . Qualcuno ha trovato traccia nel dibattito politico di questi fenomeni? Certo l’agenda Obama conteneva delle misure per affrontare una parte di questi problemi. Ma in Europa? La sinistra ha capito che il furto sistematico e continuo da parte del sistema bancario è una forma massiccia di trasferimento della ricchezza? Perché se lo Scandalo Euribor e Libor hanno portato nelle cassaforti delle banche duecento miliardi non dovuti, la politica ha guardato altrove. Duecento miliardi sono la metà del debito greco, il doppio di quanto occorre per mettere in sicurezza gli edifici a rischio terremoto in Italia. Sono una cifra che permetterebbe di avviare un piano Marshall in Africa .
Tutta la partita finanziaria è da sempre delegata al sistema finanziario medesimo. Qui sta il problema dell’eclisse della politica in occidente e, se vogliamo della crisi dei partiti. Perché il principale fenomeno di produzione della ricchezza, la finanza , è un terreno su cui la politica non si cimenta.
Oggi il comitato di sorveglianza dell’Euribor è formato da quattro rappresentanti delle banche e da sei burocrati. Si pensa di aver messo in minoranze le banche. Ma questa riforma non è del Parlamento Europeo e neppure è stata discussa dai Parlamenti dei cittadini che sono stati truffati. E’ una autoregolamentazione. Ciò che non è cambiato è il metodo di valutazione. I tassi si continuano a fissare come stima. Dunque esiste una discrezionalità enorme come in passato.
Una sinistra capace di pensare all’Europa avrebbe dovuto guidare una battaglia per il risarcimento del maltolto. Non si trattava di affermare principi rivoluzionari. Si trattava di difendere il borghese diritto di proprietà. Non lo si è fatto perché ci si vergognava di difendere questo principio. Non lo si è fatto anzitutto per ignoranza. La globalizzazione è un esercizio linguistico e non materia di studio, conoscenza e dibattito. E’ materia di esercizio di buoni sentimenti. Io sono buono perché accolgo gli immigrati, tu sei cattivo perché non li vuoi. Non è mai esercizio politico e scontro con la contraddizione principale. Che è e resta la finanziarizzazione.
I democratici americani hanno perso le elezioni . Ma sono stati sconfitti molto prima del novembre 2016. Lo sono stati quando Obama, all’inizio del suo primo mandato si è trovato dannatamente solo sia negli Usa che nello scacchiere politico mondiale ad affrontare quella che lui chiamava la necessaria riforma di Wall Street. Solo perché anche il suo partito ne aveva paura. Solo perché la sinistra europea ha una cultura di retroguardia e continua a non capire.
Prendiamo l’Italia. Qui si vogliono dare altri venti miliardi al sistema bancario dopo i sette del fondo Atlante. I miliardi non bastano, occorre anche licenziare quindicimila persone. Visto qualcuno a sinistra aprire una discussione rigorosa su questa follia? Follia perché le banche possono essere fatte fallire senza che il sistema vada a ramengo. Negli Usa ne sono fallite più di 500 e il paese non ha chiuso. Ventisette miliardi per licenziare quindicimila persone! E’ questa una manovra economica di rilancio del paese?
Sanders ha girato l’America gridando “ O Wall Street o l’America”. I giovani l’hanno capito, gli indipendenti l’hanno capito. L’apparto democratico, gli iscritti ,cioè la tifoseria no. E i democratici hanno perso.
di Claudio Mezzanzanica
Fonte: sbilanciamoci.info
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