La guerra al denaro contante è un tema che ho riproposto molte volte. Questa guerra è in pieno svolgimento in Europa e negli Stati Uniti. Gli stati prevedono di utilizzare i tassi d’interesse negativi, le tasse e altre tecniche per derubare i risparmiatori della loro ricchezza. Per farlo, devono far finire i risparmi in conti digitali presso le grandi banche controllate dallo stato.
Fino a quando i risparmiatori detengono contanti, possono evitare molte di queste tecniche di confisca. Pertanto gli stati sono determinati ad eliminare i contanti.
L’ultimo campo di battaglia in questa guerra è l’India. In un annuncio shock dell’otto novembre, l’India ha dichiarato che le banconote da 500 e 1,000 rupie non sono più a corso legale. Immaginate — il denaro nel vostro portafoglio diventa immediatamente inutile per decreto governativo. Questo è quello che è successo.
Ci sono state eccezioni per ospedali e stazioni di servizio. Naturalmente sono spuntate ovunque lunghe file e alcune persone si sono precipitate presso gli ospedali per pagare in anticipo prestazioni mediche future con banconote ormai senza valore. L’alternativa è depositare le banconote in banca.
Lì gli indiani avrebbero ricevuto “credito digitale”. Naturalmente gli esattori delle tasse erano in attesa presso le banche per chiedere dove la gente avesse preso i soldi. Coloro che non avevano una risposta accettabile, sono finiti nei guai. Questa non è la fine della guerra ai contanti, è solo l’inizio.
La decisione dell’India sta avendo effetti a catena devastanti per l’economia indiana e il mercato dell’oro. Le conseguenze della decisione sono sia spaventose che incoraggianti — spaventose perché mostrano la capacità degli stati di distruggere ricchezza, e incoraggianti perché mostrano l’ingegnosità degli individui che vivono sotto il tacco di uno stato oppressivo.
Una conseguenza immediata è che la cartamoneta ha iniziato ad essere trattata a sconto rispetto al valore nominale. In parole povere, si potevano vendere illegalmente le banconote da 1,000 rupie ad un intermediario per 750 rupie in tagli più piccoli.
L’undici novembre l’intero sistema bancario in India ha cominciato a rimanere a corto di denaro contante e di forme alternative di pagamento, mentre emergevano scambi in oro e col baratto. Non pensate a queste cose come a qualcosa che accade solo nei paesi poveri. Scene simili accadranno anche negli Stati Uniti e in Europa, man mano che le élite diventeranno più disperate.
Le élite globali stanno utilizzando i tassi d’interesse negativi per mimare gli effetti dell’inflazione — far sparire il vostro denaro. Un modo per evitare i tassi d’interesse negativi è quello di possedere denaro contante. Al fine di evitare questa opzione, le élite hanno lanciato una guerra al contante.
La guerra al contante ha due spinte principali. La prima è quella di rendere difficile l’accesso al denaro contante. Le banche statunitensi, utilizzando il Modulo SAR (comunicazione di sospetto), riferiranno di chiunque ritiri più di $3,000 in contanti, poiché potenzialmente coinvolto in “attività sospette”.
La seconda è quella di eliminare le banconote di grosso taglio. Gli Stati Uniti si sono sbarazzati della banconota da $500 nel 1969 e la banconota da $100 ha perso l’85% del suo potere d’acquisto sin da allora. Con un po’ più d’inflazione, la banconota da $100 sarà ridotta ad un comune resto.
La guerra al contante è una notizia vecchia, ma ci sono nuovi sviluppi. Lo scorso maggio la Banca Centrale Europea ha annunciato che avrebbe interrotto la produzione di nuove banconote da €500. Le banconote da €500 ancora circolanti saranno ancora a corso legale, ma non ne saranno prodotte di nuove.
Ciò significa che nel corso del tempo, le banconote saranno scarse e gli individui che avranno bisogno di tagli grandi dovranno pagare un prezzo superiore al valore nominale, ad esempio, €502 in tagli più piccoli per una banconota da €500. Il premio di €2 in questo esempio è praticamente un tasso d’interesse negativo sulla liquidità.
L’idea dietro la guerra al contante è quella di convogliare forzatamente i risparmiatori nei conti bancari digitali, in modo che il loro denaro possa essere sottratto sotto forma di tassi d’interesse negativi. Una soluzione semplice sarebbe quella di accumulare contanti.
Se i contanti diventano scarsi (o quasi inutili a causa dell’inflazione), i risparmiatori possono pagare un lieve sovrapprezzo per le banconote di grosso taglio. Il premio scompare perché la banconota non paga alcun interesse. Le élite hanno effettivamente trovato un modo per avere tassi d’interesse negativi al di fuori dei conti digitali.
Ma gli stati usano sempre il riciclaggio di denaro, il traffico di droga e il terrorismo come scusa per tenere sotto controllo i cittadini onesti e privarli della possibilità di utilizzare alternative al denaro contante, come cartamoneta fisica e oro. Quando si inizia a vedere articoli di giornale su criminali che utilizzano l’oro al posto del contante, questo significa una spinta alla regolamentazione statale dell’oro.
Indovinate un po’? Un articolo simile è apparso proprio questa primavera su Bloomberg. Questo è un motivo in più per comprare oro fisico ora, mentre è ancora possibile.
Come se inflazione, confisca e tassi negativi non siano già sufficienti, le élite globali stanno coordinando un nuovo piano per una tassazione globale. Come al solito, c’è un nome tecnico affinché i profani non capiscano il piano. Si chiama base erosion and profit shifting, o “BEPS”.
Il progetto BEPS viene gestito dall’OCSE e dal G-20, con il Fondo Monetario Internazionale che contribuisce come supporto tecnico. Se siete interessati al BEPS, c’è un intero sito web dedicato ai piani di tassazione globale e ai vari passi per implementarlo.
Val la pena dare un’occhiata al sito web. Per parafrasare quella famosa frase attribuita a Trotsky: “Potreste non essere interessati al BEPS, ma il BEPS è interessato a voi.”
Il piano delle élite globali non si ferma qui. C’è anche il cambiamento climatico monitorato dalle Nazioni Unite. Questo programma si chiama United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC).
La storia del cambiamento climatico è un argomento controverso, ma non c’è bisogno di parlarne in maniera approfondita per i nostri scopi. È sufficiente sapere che il cambiamento climatico è una piattaforma conveniente per una moneta unica mondiale e una tassazione mondiale.
Questo perché il cambiamento climatico non rispetta i confini nazionali. Se si ha un problema globale, allora si possono giustificare soluzioni globali. Un piano per una tassa globale affinché si finanzino infrastrutture legate al cambiamento climatico con una moneta unica mondiale, è la fine dei giochi.
Il cambiamento climatico è correlato al sistema monetario internazionale. Christine Lagarde non dà quasi mai un discorso sulla finanza senza menzionare il cambiamento climatico. Lo stesso vale per le altre élite monetarie. Sanno che il cambiamento climatico è il loro percorso per il controllo finanziario globale.
Questo è il piano delle élite globali. Una moneta unica mondiale, un’inflazione mondiale e una tassazione mondiale, con il FMI come banca centrale del mondo e il G-20 come Consiglio di Amministrazione. Niente di tutto questo è un segreto. È tutto in bella vista.
Questo ci riserba il futuro.
di James Rockards
Traduzione di Francesco Simoncelli
Fonte: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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