Il recente incontro fra il primo ministro israeliano Netanyahu ed il premier ungherese Viktor Orban ha unito i due leader nazionalisti sciovinisti contro lo speculatore internazionale Soros. Domanda: Chi è il vero nemico dei popoli? Volendo per una volta citare Stalin, le scelte in questo caso sono entrambe peggiori.
Certamente Netanyahu e Soros si contendono il primato della pericolosità nazional-imperialistica (Netanyahu) e pan-imperialistica (Soros). Orban, paragonato ai primi due, è soltanto uno dei tanti leader conservatori ‘’ex atlantici’’ pronti a riallinearsi un po’ come quando si trasformò in uno spazzino sciocco del clan Bush. Ma perché le due destre – sionista ed ungherese – si alleano contro Soros?
La destra ‘’anti-mondialista’’ crede che Orban e Netanyahu abbiano compreso come Soros mini l’integrità degli Stati quindi – lasciando stare il nazionalista Orban – legittimano il sionismo israeliano. Ce ne dà un esempio Gianpaolo Rossi che, nel suo blog su Il Giornale, rispolvera le posizioni dell’Alt Right Usa. Leggiamo: ‘’Soros odia ogni patria e ogni uomo che si riconosce nella propria. Perché, da “maestro” dell’élite globalista, l’unica patria che ama è il suo denaro e l’unica umanità che riconosce è quella che lui può comprarsi’’ 1. Il pubblicista di Il Giornale non vuole ammettere che (a) Israele è uno Stato etnico alieno al costituzionalismo democratico e (b) non si limita a perseguire il progetto della pulizia etnica della Palestina ma mina l’integrita degli Stati arabi e della più importante nazionale musulmana su posizioni antimperialistiche: l’Iran. Quindi, come al solito, l’Alt Right– e forse lo stesso Dugin – finisce per scimmiottare le posizioni dei neoconservatori Usa legittimando l’esistenza dello Stato per soli ebrei che è uno Stato nato sulla violenza che agisce in modo criminale ed incontrollato. Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto la notizia che i sionisti israeliani offrono addestramento militare ai turisti in cerca di emozioni forti. Steve Bannon oppure i blogger di Il Giornale sono disposti a prendere qualche lezione di Krav Maga e a farsi rompere il naso dai picchiatori dell’IDF?
Netanyahu è un criminale di guerra ma Soros ha compiuto azioni altrettando piratesche. Chi è Soros? Gilad Atzmon ha sottolineato che ‘’Molti di coloro che sostengono la causa palestinese sono rimasti sconvolti nello scoprire che Soros ha finanziato il movimento BDS sebbene egli abbia simultaneamente investito nell’industria e nelle fabbriche israeliane operanti in Cisgiordania, come la Soda Stream.Soros finanzia anche J Street, la lobby ebraica americana che controlla l’opposizione all’ultra sionista AIPAC. Esaminando l’enorme lista delle organizzazioni sostenute da Soros emerge che l’oligarca sionista “light” sostiene alcune buone cause che sono particolarmente buone per gli ebrei e per lo stesso Soros’’ 2. Questo speculatore sostiene la ‘’sionizzazione della società occidentale’’ contrapponendo, per l’appunto, pezzi di società. Il suo obiettivo è quello di dividere la società in ‘’tribù biologicamente orientate: ad esempio, neri, donne, LGBT, lesbiche. Egli ha investito milioni nel dividere i lavoratori. Divide et impera, ecco cos’è’’. Per questa ragione ha cercato di infiltrarsi nel BDS; solo uno sciocco ‘’rossobruno’’ si farebbe ridicoli film su ‘’Soros nemico della nazione ebraica’’. Chi è privo di metodo – come gli ‘’antimondialisti’’ di destra – finisce per avere una visione distorta della realtà. Israele è uno Stato imperialistico ed i suoi nemici sono i popoli che subiscono la rapacità della borghesia sionista, una delle più aggressive della storia.
Dove vuole arrivare lo squalo Soros? Il giornalista Alexander Cockburn ha scritto un eccellente articolo nel merito; tanti bravi ‘’falsi trotskisti’’ dovrebbero leggerlo anche se dubito che ne trarrebbero giovamento. Cediamo la parola al grande giornalista di orientamento marxista: ‘’Soros, il finanziere internazionale, ha fatto i suoi miliardi speculando sulla moneta; poteva distruggere le riserve di un Paese, accelerando la sua disgregazione sociale. Poi Soros il filantropo potrebbe finanziare le indagini di HRW sugli abusi che i suoi interventi hanno contribuito a provocare. Egli offre nella sua singola persona un notevole profilo di interventismo liberale nella nostra epoca, in cui l’esplicita destabilizzazione economica e politica (per lo più calibrata di concerto con il Governo americano) ha fatto tranquillamente ricorso alla clava morale e politica di un rapporto delle Nazioni Unite sui diritti umani, che è a sua volta utilizzato per tenere alta la pressione per un attacco imperiale diretto sia per mezzo di sanzioni economiche che di sabotaggi dissimulati e bombardamenti aerei o di una miscela di tutti e tre. Il Ruolo delle ONG dei diritti umani nell’attacco della NATO alla ex Jugoslavia è un ottimo esempio’’ 3. Cercare il meno peggio fra lui e Netanyahu è una prassi da veri idioti della politica.
Il sionismo ha due correnti: una nazionalista (Netanyahu) ed un’altra globalista (Soros). I primi vogliono realizzare il Grande Israele, quindi dirottano le risorse dell’AIPAC in quella direzione; i secondi mirano a disintegrare la Russia e a consolidare il potere di una classe capitalistica transnazionale d’orientamento neoliberistico. Combattere Netanyahu è un dovere di tutti gli antimperialisti, così come sconfiggere Soros è una necessità per tutti i lavoratori. La destra di Netanyahu è, per dirla con Ilan Pappe, un brutale colonialismo d’insediamento; la ‘’sinistra imperiale’’ di Soros ha un progetto ‘’tribale’’ di dominio pan-planetario. Il loro ‘’scontro’’ riguarda due linee differenti interne alla stessa AIPAC quindi è una faida tutta sionista, al contrario di quello che pensa Gianpaolo Rossi. Un’ultima questione: Orban è un antiglobalista?
Il giornalista Fulvio Grimaldi ha pubblicato nel suo blog un interessante contributo che mette in risalto la dipendenza di Orban dai paesi capitalistici europei: ‘’Orban è un nazionalista ungherese che si è costruito un piccolo satrapato orientale autoritario, e che strizza l’occhio alla Russia. Ma attenzione, strizzare l’occhio non significa averci intrapreso una relazione completa. Orban è in realtà un ottimo doppiogiochista, tanto che sembra incredibile come riesce a prendere per il culo tanta gente (ma non bisogna mai sottovalutare l’umana idiozia). Blatera di Russia, “aperture a Est” ecc., retorica antieuropea e antiamericana, chiacchiere populiste contro il capitale straniero. Ma sono tutte prese per il culo, e per capirlo basta guardare la struttura politica ed economica, che è sotto gli occhi di tutti per essere vista. L’Ungheria è membro UE e Nato. Non solo, ma è tra i paesi che ricevono più soldi dall’UE per una miriade di progetti (basta che chiunque si faccia una passeggiata per Budapest o per altre città ungheresi, non si vedono altro che cantieri o altre cose finanziate con soldi comunitari). E non ho sentito che voglia uscire dall’UE o dalla Nato. Quando mai?’’ 4. Guai a dare patenti di antimperialismo a chi non se le merita: Orban ha il DNA d’un satrapo legato all’atlantismo e ben presto mostrerà il suo vero volto. L’Ungheria è un paese colonizzato dalle multinazionali statunitensi ed europee (ed ora anche israeliane) quindi di quale ‘’indipendenza’’ parlano gli sciocchi rossobruni?
Soros è un criminale finanziario che cerca di ‘’destabilizzare i regimi che si oppongono ai “Zio-cons” come pure all’ordine mondiale mammonita’’ ( Gilad Atzmon ); Netanyahu un criminale di guerra; ed Orban? Un satrapo di destra che, in questo momento, si abbassa i pantaloni davanti all’imperialismo israeliano. La Russia guarda altrove fregandosene di lui (e fa bene), anzi personalmente ritengo che dovrebbe essere ben più dura e decisa. Non ci si può fidare di un simile soggetto.
Il fronte capitalistico si divide: globalisti (Soros e Clinton) contro sciovinisti (Trump e Netanyahu) ma guai a credere che la vittoria dei secondi sui primi possa aprire margini di manovra alla classe operaia. Le stesse nazioni indipendenti – Iran, Russia, Venezuela, ecc – hanno ben poco di cui fidarsi. L’Occidente sembrerebbe essere giunto al capolinea ed anche il sionismo (prodotto del colonialismo britannico), molto presto, non se la passerà molto bene. Un castigo, dopo tanti delitti, del tutto meritato.
di Stefano Zecchinelli
Fonte: linterferenza.info
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http://blog.ilgiornale.it/rossi/2017/07/14/soros-orban-e-netanyahu/
http://www.andreacarancini.it/2016/08/gilad-atzmon-george-schwartz-soros/
https://comedonchisciotte.org/la-sindrome-di-soros/
http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2017/04/una-voce-da-budapest.html
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