Israele ha deciso di costruire una nuova colonia in territorio palestinese, in Cisgiordania per la precisione, a nord di Ramallah. Si tratta di una colonia illegale, come tutte le altre del resto. Questo significa che Israele ha già confiscato le terre ai legittimi proprietari, ha pianificato le canalizzazioni per portare l’acqua, dirottandola dai villaggi palestinesi, ha destinato un contingente militare a protezione dei futuri “coloni”. E probabilmente hanno già pianificato anche i morti: qualche migliaio di bambini sorpresi a lanciare le pietre contro carri armati e bulldozer, qualche adolescente armato di coltello, qualche anziano che non ce la fa più a vivere in quell’inferno e si ribella. Seguiranno quindi le demolizioni delle case in cui abitavano i bambini, gli adolescenti e gli anziani, la devastazione di interi edifici e villaggi.
E gli uomini? No, quelli non possono ribellarsi. Lavorano come schiavi in Israele, sfruttati e senza diritti, per poter dar da mangiare ai loro figli, che altrimenti morirebbero di fame. Ecco, tutto questo va avanti ormai da una sessantina d’anni, anno più anno meno. Non c’è luogo in Palestina in cui non sia stato versato sangue palestinese dal regime più razzista e reazionario che abbia mai conosciuto la storia di questo pianeta.
Possiamo opporci a questo genocidio? No, non possiamo. A parole può farlo qualche funzionario dell’ONU, ma solo a parole e per “ottemperare al proprio dovere”. E Israele questo lo capisce. Ma se poi quello insiste… beh, allora verrà rimosso dall’incarico, prima che Bibi vada in escandescenze. Si, perché è lui che comanda in questo mondo, più di ogni altro. Voi avevate pensato a Trump? Ma no, no, non è Trump che comanda. Anzi, Trump deve stare molto attento a come si muove, se non vuole fare la fine dei Kennedy. Gli Stati Uniti sono soltanto una colonia di Israele. Non vi eravate accorti?
Chiagni…
Intanto, noi tutti dobbiamo commemorare la Shoah. Ogni anno, guai a sgarrare. Molti di noi vorrebbero occuparsi del genocidio dei palestinesi, perché per loro possiamo fare ancora qualcosa, siamo ancora in tempo. No, no. Non possiamo. Prima c’è l’espulsione degli ebrei dalla Spagna. Sono stati i re cattolici, ricordate? E adesso, possiamo occuparci dei palestinesi? No, no, non ancora. Prima c’è l’esodo degli ebrei dall’Egitto, più o meno quattromila anni fa, e poi comunque ci sono altre disgrazie che coinvolgono il popolo eletto. Insomma, c’è un solo tipo di disgrazia che possiamo commemorare, anzi, “dobbiamo” commemorare. E’ un dovere al quale non possiamo sottrarci e incombe su ognuno di noi. Non ci sono altre disgrazie meritevoli della nostra attenzione. Ne mai ci saranno.
A proposito, sei mai stato ad Auschwitz? No? Grave, devi andarci almeno una volta nella vita. Hai mai criticato Israele per i suoi crimini? Si, qualche volta? Male, sei un lurido antisemita. Ti sei mai informato su ciò che è successo agli ebrei durante la seconda guerra mondiale? Si, hai letto qualcosa al riguardo? Hai qualche dubbio che vorresti chiarire? Male. Sei un probabile sporco negazionista, nazista e antisemita. Meriti la galera per questo. E ti è andata bene, perché meriteresti la lapidazione. Puoi dubitare di Dio, ma non della Shoah. Devi credere nella Shoah. La Fede nella Shoah è molto importante.
Hai scoperto che il diario di Anna Frank è un falso? Ti sei accorto che la casa di Anna Frank è un bluff, una miniera d’oro e basta? Meglio che tu stia zitto…. ti stai già cacciando nei guai.
Si, si. Loro piangono, piangono sempre. Tutta l’umanità ha una pena da espiare verso Israele. Anche quelli che simpatizzano con loro, quelli che li hanno aiutati nei tempi difficili, quelli che vivono a 10 mila km di distanza e non ne sanno nulla, quelli che non sanno nemmeno della loro esistenza. Tutti devono espiare, nati e nascituri.
… e fotti
Intanto gli israeliani (lo Stato Ebraico?) fottono. Costruiscono muri vergognosi. E noi zitti. Uccidono gente inerme. E noi zitti. Ma non fottono soltanto i palestinesi. Fottono tutti noi. Vai a vedere un film al cinema? Qualche messaggio sulla shoah te lo troverai sempre fra i piedi. Eh si, perché le ferite vanno tenute aperte. La sionista Hollywood non si dimentica mai di questo. Ma ce n’è per tutti, non è necessario andare al cinema. Leggi un giornale? Preso. Leggi un libro? Beccato. Sei connesso? Fottuto. La sionista Google sa tutto di te, la sionista Facebook pure. E la sionista CIA ti ammazza con un drone se rompi troppo le scatole.
Come ci liberiamo?
Come mai siamo arrivati a questo punto? I soldi, sono i soldi che danno a Israele questo immenso potere. Il potere di zittire tutti in Occidente e fare quello che vogliono, senza alcun pudore, senza mai essere criticati. Ma quanti sono questi soldi? Sono tanti. Quelli che immaginate moltiplicati per milioni. E come ci possiamo liberare da questo giogo? Difficile liberarsi…. Beh, a dire il vero un metodo ci sarebbe. Incruento, tra l’altro, cosa assai importante. Dobbiamo riappropriarsi della moneta. Solo togliendo il controllo della moneta alle elite finanziarie sioniste, diventate ormai cieche e predatorie, potremo riavere la nostra libertà. La libertà di dire a Israele e ai suoi fiancheggiatori:
“Stato canaglia, razzista e criminale, basta apartheid, basta genocidio dei palestinesi, basta prevaricazioni e soprusi. Lasciate che il mondo possa riprendere la strada dello sviluppo e vivere in pace. Non esistete soltanto voi e le vostre disgrazie. C’è un’umanità intera che ha bisogno di pace e vuole prosperare”.
E tutto questo senza essere ammazzati dopo cinque minuti, magari con un drone. Ecco, quando sarà possibile pronunciare questa frase, impunemente, il mondo tornerà a girare per il verso giusto.
di Giorgio Lunardi
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