Scacco matto alla democrazia in quattro mosse. Alberto Rovis - www.altreinfo.org

Scacco matto alla democrazia in quattro mosse. Alberto Rovis

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
image_pdfimage_print

E’ davanti agli occhi di tutti che l’Italia ha imboccato la strada della deindustrializzazione e del pauperismo. La forbice del benessere Nord-Sud si allarga, non ci sono risorse finanziarie per gli investimenti, non c’è lavoro per i giovani, l’emigrazione giovanile sta dilagando, l’immigrazione incontrollata assorbe una parte importante delle nostre risorse, l’Europa sta a guardare e non ci sostiene.

Tutte le ONG del mondo, lautamente finanziate, si danno appuntamento davanti alle coste libiche per portare immigrati economici nei porti italiani. Navi battenti bandiera spagnola caricano centinaia di africani in acque libiche e li scaricano da noi, mai in Spagna. Poi riprendono il largo per rifare la stessa cosa all’indomani.

Lo fanno gratis, per motivi umanitari?

No, non lo fanno gratis. Sono pagati a suon di milioni da chi vuole imporci l’immigrazione forzata.

E’ impossibile far finta di non vedere che c’è urgente necessità di dare una sferzata a questa situazione, prima che l’Italia precipiti nel burrone. Le politiche restrittive imposte all’Italia negli ultimi anni mettono a dura prova la nostra economia, distruggono il tessuto industriale e sociale, creano disoccupazione. Occorre cambiare paradigma. Il popolo italiano ha percepito questa situazione ed ha espresso tramite il voto la sua volontà di cambiamento. Siamo in democrazia e l’articolo 1 della Costituzione recita:

“La sovranità appartiene al popolo”.

Ma il regime ha dato scacco matto alla democrazia in quattro mosse:

  1. la speculazione ha fatto innalzare lo spread e precipitare le borse.
  2. Le agenzie di rating hanno ripreso in mano il rating dell’Italia palesando un ulteriore declassamento del nostro debito pubblico
  3. I pennivendoli e l’informazione del regime hanno fatto da megafono diffondendo terrore e paura tra la gente.
  4. il Presidente, in nome della tutela del risparmio e della stabilità del paese, ha affossato una squadra di governo pronta a prendere in mano la situazione.

Mi soffermo su alcune di queste mosse. Alzare o abbassare lo spread è un gioco da ragazzi. Un primo gruppo di banche offre titoli di stato italiani in quantità superiore al normale, un secondo gruppo di banche incrocia le braccia e non acquista i soliti quantitativi. L’eccesso di offerta e la scarsità di domanda portano in alto lo spread. Questo è il sistema più semplice, ma ce ne sono altri addirittura più efficaci. Lo stesso meccanismo viene utilizzato per alzare o abbassare le quotazioni di borsa. La prima mossa la gestiscono sempre le banche. E ricordiamo che le banche appartengono a un ristretto gruppo di soggetti, difficili da  individuabile, nascoste dietro fondi comuni d’investimento e società finanziarie.

Le agenzie di rating prendono la palla al balzo e “annunciano” misure di revisione del rating, mettendo sotto osservazione l’Italia. Misure che probabilmente non prenderanno mai, si tratta di annunci fatti a caldo, a costo zero. Anche la seconda mossa viene gestita dallo stesso gruppo di potere che comanda il sistema bancario. Le agenzie di rating sono infatti di proprietà dello stesso gruppo ristretto di persone che comanda nelle banche.

La terza mossa è l’effetto megafono. Tocca adesso ai mezzi d’informazione gettare nel panico la popolazione, paventare la perdita dei risparmi, il rincaro dei mutui, amplificare ogni segnale negativo, chiamare in causa i “mercati” omettendo di dire chi c’è dietro.

Poi arriva il Presidente della Repubblica, l’arbitro super-partes, l’uomo che pensa agli interessi dei risparmiatori, il salvatore della patria, il futuro padre della patria e il gioco è fatto.

Il cambiamento non si può fare.

Ma dov’era il Presidente Mattarella quando le banche divoravano i risparmi degli italiani?

 

di Alberto Rovis

www.altreinfo.org

***

image_pdfimage_print
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

You may also like...

error: Alert: Content is protected !!