Avvocato ebreo insegna ai “migranti” a fingersi “cristiani perseguitati nel loro Paese” per ottenere asilo in Europa
Ariel Ricker, il direttore di Advocates Abroad, che è un gruppo composto da esperti legali che aiutano chi cerca asilo, si sente ammettere che “è tutto recitazione” ed è simile al “teatro”.
In una parte del video segreto registrato in Grecia, Ricker viene ascoltato dando un esempio di una storia che potrebbe nutrire per un richiedente asilo.
“Nel mese di dicembre 2017, a Izmir, in Turchia, sono stato minacciato per il fatto di essere cristiano perché il mio capo e i suoi amici mi hanno visto quando uscivo dalla mia chiesa”, ricorda Ricker. “Questa è la Bibbia che hanno cercato di strappare, questo è il crocifisso che indossavo che hanno cercato di strappare, e mi ha fatto sentire non sicuro come un cristiano in Turchia”.
altre interessanti informazioni sul tema:
Questa donna si chiama Barbara Spectre: dice “L‘Europa non sopravviverà” a meno che “Gli Ebrei” non assumano un ruolo direttivo nella creazione di un amalgama multiculturale e multietnico. Ovviamente invece per gli ebrei nessuna mescolanza multietnica. La aborrono e la combtattono attivamente, per mantenere la loro “purezza”.
Si confronti il messaggio nel video qui sopra con il messaggio nel video a questo link:
http://europeanjewishfund.org/video_paideia.html
Cosa è “Paideia”? è una branca di un “Fondo ebraico europeo” con sede nello stato israeliano. Mentre queste organizzazioni minano la religione, la cultura e la tradizione europee, contemporaneamente si adoperano per rafforzare religione, cultura e tradizione giudaiche in Europa: come dal suo programma:
“L’European Jewish Fund Leadership Program di Paideia combina un’educazione approfondita e completa nei testi che costituiscono il fondamento della civiltà ebraica, la metodologia di studio tradizionale (Hevruta), un approccio accademico all’interpretazione e allo sviluppo di progetti applicati, rendendolo un programma unico in Studi ebraici. Fornisce ai partecipanti le conoscenze e gli strumenti di cui hanno bisogno per diventare le forze trainanti nel rafforzamento della vita della comunità ebraica in tutta Europa”.
http://www.europeanjewishfund.org/index.ph…ts_2010#paideia
Il “Fondo ebraico europeo” afferma che è stato creato: “… per l’obiettivo molto specifico di rafforzare la vita ebraica in Europa. Per raggiungere questo obiettivo, il Fondo si concentra sui giovani e sulla loro connessione con l’ebraismo e le loro comunità sostenendo programmi volti a costruire l’identità ebraica e l’orgoglio ebraico, in particolare -connessione dei giovani con il loro passato ebraico ricco e vitale … Il Fondo si concentra anche sull’affrontare tali gravi minacce alla vita ebraica in Europa: come assimilazione, antisemitismo e razzismo.
Questa organizzazione dunque ritiene “una minaccia” per gli ebrei la “assimilazione” nella comune umanità , ma promuove l’assimilazione inter-etnica forzata fra i goym.
Infatti si legge nel suo sito: “l’assimilazione è senza dubbio una minaccia esistenziale per l’ebraismo europeo, e sta diventando sempre più grave. Tale minaccia deve essere affrontata in modo serio con programmi che mirano a ricollegare le persone con la vita ebraica “.
http://www.europeanjewishfund.org/index.php?/en_background
Quindi, in breve, mentre questa organizzazione giudaica “israeliana” attacca l’identità europea promuovendo il multiculturalismo e la “diversità”, combatte simultaneamente l’assimilazione per le persone giudaiche promuovendo la religione, la tradizione e la cultura ebraica.
Il presidente del “Fondo ebraico europeo” è Moshe Kantor un oligarca russo, la cui ricchezza èè valutata in oltre 3miliardi di dollari, capo di un conglomerato di prodotti chimici, che è anche il capo del “Congresso ebraico europeo”.
http://www.europeanjewishfund.org/index.php?/bios/
E’ interessante apprendere che esiste anche un “Parlamento Europeo Ebraico”; ossia un parlamento europeo riservato però agli ebrei: ché non si assimilano, loro. Ma vogliono che noi ci mescoliamo.
Qui potete vedere chi sono i membri:
(Fonte: http://mauricepinay.blogspot.com/2011/01/lesson-in-globalism.html?m=1
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Tratto da: https://www.maurizioblondet.it
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