Edward Bernays fu uno dei personaggi più influenti del novecento. Possiamo dire con certezza che senza Bernays la storia del secolo scorso avrebbe preso una piega diversa e la cultura occidentale, in vari ambiti, sarebbe senz’altro diversa.
A seguire una breve analisi del personaggio, tratta da “Le manipolazioni e gli inganni del potere – Dietro le quinte”, di Enrica Perucchietti, Andrea Bizzocchi e Marcello Pamio, edizioni UNO Editori.
Il potere invisibile della manipolazione
Edward Bernays, nipote di Freud, fondatore delle Relazioni Pubbliche e padre degli attuali spin doctors, scriveva nel suo testo fondamentale “Propaganda”, pubblicato nel 1928:
nella società democratica le opinioni, le abitudini e le scelte delle masse vengono indirizzate, da un «potere invisibile che dirige veramente il Paese», riferendosi agli Stati uniti…
Si tratta del cosiddetto “governo ombra”…che possiamo definire come un totalitarismo democratico in cui la gente è talmente calata nella sua idea di essere libera che non si accorge di essere invece immersa nella propaganda e nella manipolazione da essere al contrario eterodiretta.
Edward Bernays, fu un protagonista molto attivo nel ribaltamento di valori. Quello che fece fu eccezionale a modo suo.
La “nuova colazione” degli americani
Agli inizi del secolo scorso in America per colazione si mangiavano fette biscottate con marmellata e succo d’arancia. Bernays venne pagato da un’importante azienda che produceva bacon, per cercare di creare una vera e propria modifica culturale… In breve, il lavoro di Bernays fu quello di intervistare un po’ di medici di famiglia chiedendo loro quale fosse la colazione ideale dal punto di vista salutistico. Dalle risposte che ricevette, mise in piedi una eccezionale campagna di marketing e di Pubbliche Relazioni, riuscendo a ribaltare lo stile di vita di centinaia di milioni di americani. Da quel momento in poi, la loro colazione è ricca di grassi saturi e zuccheri raffinati. Ma l’obiettivo era stato raggiunto.
Bernays fece ciò commissionando due falsi studi universitari. Uno diceva che le proteine animali fanno bene e l’altro che era ottimale assumerle assieme alle proteine delle uova.
La prima guerra mondiale
Nel 1917 entrò a far parte del Creel Committee, un comitato di propaganda bellica voluto dal Presidente Woodrow Wilson, presidente che tra l’altro diede anche il via libera alla formazione privata della Federal Reserve il 23 dicembre 1913. Di questo Comitato, oltre a intellettuali, pubblicitari e giornalisti, facevano parte anche i ministri dell’estero, della guerra e della marina.
Il Creel Committee era in buona sostanza una vera e propria fabbrica di propaganda bellica, e faceva un uso sfrenato di tutti i mezzi di manipolazione, rudimentali rispetto a oggi, dell’epoca: la stampa, i primi film, i poster, la radio, comizi, e così via.
In pratica riversavano quotidianamente sul popolo americano menzogne di torture, violenze, uccisioni e così via. L’obiettivo era giustificare la discesa in campo degli usa per la salvaguardia dei diritti umani e della democrazia. Non a caso gli usa scesero in guerra con uno slogan vero e proprio che era
“Creare un mondo sicuro per la Democrazia”.
Bernays parla diffusamente delle tecniche utilizzate per manipolare l’opinione pubblica nel suo libro Propaganda, inventandosi di sana pianta atrocità di ogni genere commesse dal nemico e toccando molle che infallibilmente smuovono emozioni profonde. Queste tecniche di manipolazione delle masse all’epoca erano chiamate tecniche di “regimenting the public mind”.
Il fumo e le donne
Bernays fu in seguito contattato dall’American Tobacco Company, che gli chiese di sviluppare una strategia per conquistare il mercato del fumo femminile. All’epoca le donne non fumavano. Era una cosa da uomini. Bernays si inventò questa campagna che denominò “Le fiaccole della libertà”. Uno psicoanalista suo amico gli spiegò che nell’inconscio femminile le sigarette rimandavano al pene, cioè al simbolo del potere maschile.
Durante la parata di Pasqua del 1929, a New York, a Broadway per la precisione, Bernays fece salire su un carro delle modelle bellissime, vestite con camicette attillate e pantaloni (in quell’epoca le donne non indossavano pantaloni), con atteggiamenti provocatori… e le fece fumare. Insomma, il gesto venne “venduto”, nel senso di percepito dal pubblico femminile, come simbolo di protesta, c’erano infatti anche richiami alla Statua della Libertà, e le vendite di sigarette conquistarono dall’oggi al domani una enorme fetta di pubblico: quello femminile appunto.
Bernays era indubbiamente un personaggio dotato e di spessore. La sua storia insegna che l’impossibile, con i soldi e i media, diventa realizzabile.
Quindi, con le dovute manipolazioni, si cambiano le abitudini delle persone letteralmente riguardo a tutto.
di Elena Dorian
Testi tratti da:
“Le manipolazioni e gli inganni del potere – Dietro le quinte”, di Enrica Perucchietti, Andrea Bizzocchi e Marcello Pamio, edizioni UNO Editori.
Impaginazione e adattamento:
Elena Dorian
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Le verità nascoste sul coinvolgimento degli ebrei nella tratta degli schiavi africani. Paolo Germani
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