I due grafici sottostanti riportano i dati pubblicati dall’Istat, riguardanti la mortalità in Lombardia tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2020. Si tratta di dati ufficiali consultabili nel sito dell’Istat. Il primo grafico dimostra chiaramente che in Lombardia c’è stato un picco di mortalità nei mesi di marzo e aprile, con un tasso di mortalità generale del 35,01% in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Nel periodo incriminato la mortalità ha subito un incremento del 250% rispetto alla media, e questi sono numeri che chiariscono la gravità della situazione in quei mesi.
Dopo questo periodo buio, la situazione si è normalizzata e i dati riguardanti la mortalità nei mesi successivi sono tornati in linea con quelli degli anni precedenti.
Ricordiamo che nei mesi di marzo e aprile il Covid non veniva curato in modo corretto e le persone venivano intubate in terapia intensiva peggiorando la loro situazione sanitaria. Occorrerebbe indagare sul perché si è sviluppato quel focolaio e sul perché le cure furono sbagliate. La magistratura non indaga, ma di una cosa siamo sicuri:
La pandemia in Lombardia è finita.
Su questo non possiamo avere alcun dubbio.
Il prezzo pagato dalla Lombardia è enorme. Oltre alla responsabilità per i morti e le inadempienze, il governo ha anche bloccato il polmone industriale dell’Italia, generando povertà e disoccupazione, e mettendo tutto il paese in una difficile situazione finanziaria, da cui non riusciremo a risollevarci.
Siamo tutti distanziati e mascherati, ma la pandemia è finita.
C’è stata in alcune zone d’Italia, ma adesso non c’è più, è finita. Tutto ciò che stanno facendo i nostri governanti appartiene al campo della dittatura sanitaria e non rientra più nella democrazia.
di Mattia Liviani
Fonte: www.altreinfo.org
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