Facebook sta elaborando un software, basato sull‘intelligenza artificiale, che riassumerà testi e notizie in poche battute e ce le proporrà per la lettura, tenendo magari conto anche dei nostri interessi.
Se vorremo leggere le leggeremo altrimenti le potremo ascoltare da una gradevole voce sintetizzata.
Quindi, l’AI sceglie le notizie, ce le riassume in pochi secondi e noi non dovremo fare altro che ascoltarle.
In questo modo Facebook ci risparmierà la fatica di informarci e approfondire autonomamente noiose notizie e pesanti contenuti.
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Naturalmente, lo fanno per noi, così avremo più tempo libero da dedicare ai nostri hobby e alla nostra famiglia, e non dovremo perdere tempo prezioso per informarci, rischiando magari di attingere da fonti inaffidabili ed essere portati sulla cattiva strada.
Qual è l’obiettivo (vero) di questa lodevole iniziativa?
Potremmo elencarne diversi.
Innanzitutto si sterilizza in qualche modo la controinformazione, perché l’AI sceglierà le notizie tra quelle che provengono dal mainstream, o meglio, dalle fonti sicure e affidabili che decideranno di volta in volta i vertici di Facebook.
Così verranno soddisfatti due importanti bisogni:
- il bisogno delle persone di essere in qualche modo informate su ciò che sta accadendo nel mondo;
- il bisogno del regime di informarci come meglio crede.
Facebook guadagnerà anche una posizione dominante nel settore dell’informazione, in quanto potrà scegliere le notizie più “interessanti” e le sintesi più “persuasive”. Naturalmente, questo è un vantaggio molto relativo, visto che Facebook è uno strumento del potere e non andrà mai contro gli interessi dei suoi padroni.
Inoltre, cosa non meno importante, il software di Facebook ci disabituerà ad approfondire le notizie e a cercare tra le fonti. Ci abituerà, invece, a rimanere sempre in superficie.
L’iniziativa è un’ottima notizia per la finanza apolide, quella che comanda il mondo e comanda anche in Facebook.
Bravo Zuckerberg!
Il motto di questa iniziativa potrebbe essere:
“Meno leggi e meglio stai, dedicati ad altro e fidati di noi.”
Per la gioia degli architetti del futuro.
di Elena Dorian
Fonte: www.altreinfo.org
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