Durante un collegamento con “In Onda” trasmissione condotta su La7 da David Parenzo e Luca Telese, Massimo Cacciari dice di star male ogni volta che muore un migrante in mare, dice di arrossire, di star male proprio dentro (dal minuto 10:45). E dichiara commosso e commovente, parlando della nave Diciotti:
“Mi vergogno di questo Paese, di questa Europa. E chi non si indigna della situazione in cui ci troviamo secondo me è un pezzo di merda”.
Anch’io mi vergogno di questo. Ma non solo di questo, come invece fa lui.
Io mi vergogno anche di tante altre cose:
- In 14 paesi africani vige il franco CFA, una moneta gestita dalla Francia che impedisce lo sviluppo economico dell’Africa assoggettandola alla finanza predatoria e schiavizzandola. Ogni tentativo di uscire da questa situazione viene represso nel sangue. E’ una vergognosa forma di schiavitù.
- Uno dei più grandi uomini africani, Tomas Sankara, ha cercato invano di far uscire il Burkina Faso dall’arretratezza ottenendo grandi risultati, ma è stato ucciso dagli schiavisti francesi perché non permetteva il saccheggio delle risorse del suo paese. Oggi il Burkina Faso è un paese di emigrazione, tra i più poveri del mondo.
- la Francia, in barba a tutte le convenzioni mondiali sui diritti dell’uomo, sfrutta tutte le risorse delle sue ex-colonie lasciando la popolazione nel totale sotto sviluppo, fomentando le divisioni, aizzando le tribù le une contro le altre, nel mentre loro si portano via tutto quello che c’è da portare via.
- La finanza globalista, mondialista e predatoria sottomette i paesi africani col meccanismo del debito, taglieggiandoli, schiavizzandoli e impedendone lo sviluppo. Il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale sono tra i maggiori responsabili di questa situazione. Sono strutture finanziarie gestite da criminali e genocidi senza scrupoli che hanno le mani grondanti di sangue e frequentano i migliori salotti europei mentre invece meriterebbero il patibolo per crimini contro l’umanità.
- L’incivile Francia, con l’appoggio dell’incivile Inghilterra ed il sostegno militare dell’incivile Stati Uniti hanno distrutto la Libia di Gheddafi, l’unico paese del nord Africa che aveva trovato una via allo sviluppo e che tentava di estendere lo sviluppo anche agli altri paesi sub-sahariani.
- Gli africani che hanno voglia di lavorare finiscono tra le grinfie della mafia e del caporalato a raccogliere pomodori a due euro all’ora quando va bene, senza diritti, senza alcuna protezione sociale, senza rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Quando muoiono i loro corpi vengono fatti sparire lì dove nessuno potrà mai più ritrovarli.
- Gli africani che non hanno voglia di lavorare ingrossano le fila della malavita, spacciano stupefacenti a chiunque glieli chieda, anche bambini, sfruttano la prostituzione, tagliano a pezzi le donne imprudenti. E questo davanti agli occhi di tutti, e per tutti intendo polizia, carabinieri, magistrati, cittadini. Ma nessuno li arresta, nessuno li processa, e quando lo fanno i magistrati li lasciano liberi dopo qualche ora.
- Gli africani che non hanno voglia di lavorare, ma neanche di delinquere, passano i migliori anni della loro vita a chiedere spiccioli davanti alle porte dei supermercati, quando invece potrebbero costruire benessere nel proprio paese.
- Gli africani più indifesi, soprattutto i bambini, spariscono dalla faccia della terra e vengono usati come ricambi di organi per i ricchi occidentali disposti a pagare. Il traffico di organi è una piaga di cui si sa poco, ma soprattutto non si vuole sapere nulla. Coinvolge ricchi, gente che ha i mezzi per pagare, spesso intoccabili.
- L’incivile Occidente ha distrutto la Siria, inondandola di terroristi e massacratori. Milioni di morti e migranti per raggiungere una posizione strategica di cui poteva fare tranquillamente a meno.
- Gli israeliani confinano nel deserto del Negev i neri africani che non se ne vogliono andare via, ma i giornalisti e gli intellettuali, fautori delle porte aperte all’immigrazione in Italia, non hanno mai avuto nulla da ridire su questo argomento. E nemmeno Cacciari, che io sappia.
- Per mesi gli israeliani hanno sparato ai palestinesi, uccidendoli senza pietà e a sangue freddo con fucili di precisione. Ma anche in questo caso, nessuno dei grandi uomini di cultura che hanno invaso i mezzi di comunicazione di massa ha avuto qualcosa da ridire.
Caro Massimo Cacciari, non le ho mai sentito dire che lei si vergogna di tutto questo. Eppure sono questi i problemi che causano le migrazioni e i morti in mare.
Quindi, lei arrossisce e sta male dentro quando vede annegare in mare un africano, ma non prova nulla quando vede milioni di africani e siriani massacrati dalle armi occidentali?
Forse, quando parla di “pezzi di merda” dovrebbe ragionare a più ampio spettro. Chissà, magari troverà tra questi “pezzi di merda” anche suoi amici e conoscenti, suoi compagni di partito, i giornalisti che l’intervistano dandole voce in prima serata, uomini di potere, ricchi frequentatori dei salotti bene di Venezia e chissà quanti altri, magari tra questi ritrova anche sé stesso.
Ma è inutile parlare, l’analisi critica e l’autocritica facevano parte della cultura di Socrate, Platone e dei grandi filosofi del passato, ma non dei filosofi moderni. Questi preferiscono andare in televisione a dire quello che a Parenzo e Saviano piace sentirsi dire.
E se non dicono quello che a lor signori piace sentire, non vengono più invitati, naturalmente.
di Alba Giusi
Fonte: www.altreinfo.org
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