La paura del coronavirus risolverà il problema dell'immigrazione? Alba Giusi - www.altreinfo.org

La paura del coronavirus risolverà il problema dell’immigrazione? Alba Giusi

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Nell’epoca del coronavirus si parla poco di migranti, e invece ci sono alcune cose interessati, su cui vale la pena riflettere.

Commentiamo i tre grafici, aggiornati ad oggi, pubblicati dal Ministero dell’Interno.

Il primo grafico ci dice che nel mese di febbraio di quest’anno abbiamo addirittura superato il 2018 come numero di migranti arrivati via mare. Quelli che vengono in Italia con le ONG di Soros o in proprio, per intenderci. Addirittura venti volte il numero di arrivi del 2019. C’è da preoccuparsi.

Il secondo grafico ci dice invece che gli arrivi nel 2020 sono decuplicati rispetto a quelli del 2019. Pessima notizia. Di questo passo raggiungeremo il 2017, con oltre 170.000 arrivi e grande festa per le cooperative e per il caporalato.

Il terzo grafico dice che dal 28 febbraio al 5 marzo non è arrivato nessuno, caso più unico che raro. Non era mai successo.

Paura del coronavirus?

Chissà che non sia proprio il coronavirus a risolvere il problema dell’immigrazione africana in Italia.

Tutto sommato, chi vuoi che voglia venire nel paese degli appestati? Meglio le bombe, la fame, i libici, la tortura, il deserto, il voodoo, ecc. ecc. E chi vuoi che vada a prenderli lungo la costa libica se poi si deve fare due settimane di quarantena?

Il tris “paura del coronavirus”, “quarantena obbligatoria” e “meno salvataggi meno guadagni” sta fermando l’immigrazione.

E’ bene precisare che le ONG non hanno scopi di lucro, ma tutti quelli che “lavorano” nel mondo dei cosiddetti “salvataggi” vengono pagati, anche molto profumatamente. Tuttavia, i finanziatori filantropi danno i soldi alle ONG solo se queste “fatturano” migranti. Insomma, niente migranti niente soldi. Nemmeno il buon Soros ha soldi da buttare.

E allora il gioco non vale più la candela.

Noi però non ci siamo mai preoccupati delle malattie che portano i migranti e che potrebbero essere molto più pericolose del coronavirus. Se non altro per non essere schiacciati dai media, insultati dai pesci pagliaccio (razzista, fascista, nazista, ecc.), condannati dai magistrati e sottoposti alla gogna della corazzata mediatica prona alla finanza globalista apolide.

 

di Alba Giusi

Fonte: www.altreinfo.org

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