La più grande sostituzione etnica e religiosa della storia. Carmine Ippolito - www.altreinfo.org

La più grande sostituzione etnica e religiosa della storia. Carmine Ippolito

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Il presidente Turco lancia un appello ai connazionali che vivono in Europa: fate 5 figli a testa ed il continente sarà nostro.

Quindi l’Europa Cristiana è destinata ad essere “sostituita” progressivamente da un continente islamico. Il proclama di Erdogan fonda su un dato incontrovertibile: i tassi di natalità, in Europa, sono al minimo storico. Se non si generano figli non si produce ricchezza. La patologica denatalità dei popoli europei li espone, come abilmente intuisce il premier turco, ad una ineluttabile prospettiva di sostituzione etnica. Vero è che senza nascite non si può creare ricchezza per i giovani. E neppure sostenere servizi pubblici, prestare assistenza sanitaria adeguata e pagare le pensioni agli anziani.

La più grande sostituzione etinica e religiosa della storia dell'umanità

La più grande sostituzione etinica e religiosa della storia dell’umanità

Se gli stati continueranno nelle sconsiderate politiche di tagli alla spesa sanitaria e pensionistica, l’eutanasia diverrà un approdo ineluttabile.

Si afferma il mito neomaltusiano della “decrescita felice”.

Si tratta di un assunto folle che intende prescindere dalle leggi naturali, quelle che prevedono un punto di equilibrio naturale tra nascite e morti. Una comunità che intende prescindere dal tasso aritmetico di sostituzione ( 2 figli a coppia), per crescere economicamente, dovrà almeno incentivare i consumi. Tale scelta presuppone però un modello economico e sociale nefasto in quanto implica un maggiore uso di risorse, danni ambientali.

Si tratta, infatti, di un modello definibile come massimalismo consumista che fonda sul sistematico ricorso al debito, usando il risparmio per i consumi, impone l’aumento dell’imposizione fiscale per fare fronte ai costi connessi all’invecchiamento della popolazione. Tale modello determina la riduzione degli investimenti, drenati dai consumi, e la riduzione del potere di acquisto che vincola le coppie a lavorare rendendo più complesso fare figli: insorge la conseguente necessità di delocalizzare la produzione per fronteggiare la perdita di potere di acquisto che demolisce produzione e lavoro.

Gli indicatori demografici, diffusi dall’istituto di statistica, confermano, peraltro, che l’Italia ha il tasso di natalità più basso di tutta Europa. Ed in Italia sta nascendo anche il partito musulmano: è stato dato impulso, infatti, alla costituente islamica per dare una rappresentanza agli oltre due milioni di musulmani ormai stabilmente presenti nel nostro paese.

L’iniziativa richiama alla mente un documento datato 1982 in cui gli ideologi dei fratelli musulmani dettavano 25 punti per islamizzare l’Occidente: tra le varie strategie, c’era quella di creare reti nei vari paesi che mantenessero un’apparenza di moderazione, pronti ad allearsi con le forze progressiste per guadagnare rappresentanze elettive. Sulla base di queste premesse, il processo di sostituzione del popolo italiano si verificherà a ritmi anche più sostenuti rispetto agli altri paesi. Vero è che nel 2017 sono previsti 70000 sbarchi in più rispetto all’anno passato.

Nel 2016 sono giunti in Italia oltre 180000 immigrati. Per l’anno in corso, se ne prevede l’arrivo di oltre 250000.

Tutto questo a fronte di un accordo concluso di recente dal Governo italiano con quello libico per contenere il fenomeno migratorio. Daremo aiuti alla Libia, anche in denaro, per vedere aumentare gli sbarchi sulle nostre coste. Il nostro Governo si è vantato di avere assunto l’impegno di rafforzare le istituzioni libiche: polizia, guardia costiera, capacità di contrasto al traffico di disperati. Se la vicenda non fosse drammatica sarebbe semplicemente ridicola.

C’è da chiedersi se i professionisti delle politiche di accoglienza, e gli omuncoli di governo, si siano almeno resi conto che la genialata del piano di redistribuzione degli stranieri – quello che il governo intende imporre ai riottosi Comuni – è destinato ad un inevitabile fallimento. Tale piano era stato infatti concepito per accogliere 200.000 persone, già generando polemiche e rumoreggianti proteste popolari. Questo numero veniva giustamente considerato come una insostenibile enormità. Ne consegue che se ne arrivano 250.000 l’anno e che i trasferimenti negli altri stati europei sono stati bloccati, l’impresa è destinata ad ineluttabile catastrofe.

I musulmani perseguono il legittimo, seppure nefasto, obbiettivo di sostituire i popoli europei. I popoli europei hanno necessità di sostituire i loro ridicoli governi.

 

Carmine Ippolito

Fonte: www.katehon.com

Titolo originale: La grande sostituzione

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