Presto ci sarà una nuova categoria di negazionisti: i negazionisti di Biden. Categoria da affiancare ai negazionisti dell’olocausto e del covid.
Tutti odiosi, al di là di ciò che negano con tanto ardore.
I negazionisti di Biden sono, o meglio, saranno quelli che non riconosceranno la vittoria di Biden, conquistata a suon di milioni di voti arrivati per posta, raccolti in ogni angolo d’America, caduti dal cielo come stelline nei sogni.
Si tratta di gente antisportiva e ignorante che non riuscirà mai ad ammettere la sconfitta di Trump.
I voti caduti dal cielo sono incontestabili, anonimi, arrivati subito dopo il conteggio dei voti che davano Biden perdente, inviati da anziani che non potevano spostarsi, bianchi e neri che non volevano uscire di casa, gente che non sapeva neanche di essere in America, donne e uomini che si erano persi nei boschi, moduli lunari e stazioni spaziali, angeli e demoni, dei e loro servitori.
Questi sono tutti voti validi, ci teniamo a precisarlo.
Gli Stati Uniti sono un grande paese, in cui i brogli sono impossibili.
Ma come può venirvi in mente che in questo grande paese ci possano essere brogli come quelli che hanno portato Putin al potere, e non Navalny?
Come potete pensare che negli Stati Uniti ci siano dei brogli come quelli che hanno portato Lukaschenko, il mostro anticovid, al potere in Bielorussia?
Come potete solo pensare che negli Stati Uniti ci siano brogli come quelli che hanno confermato il presidente della Tanzania, John Magufuli, quello che ha fatto fare il tampone covid ad una capra e ad un barattolo di olio per macchina (tutti positivi)?
In America, patria della libertà, esportatrice di due beni primari per l’umanità, bombe e democrazia, queste cose non succedono.
E se pensate che una cosa del genere possa succedere negli Stati Uniti d’America, è meglio che incominciate a controllare i droni che viaggiano di continuo sopra le vostre teste. Siete nemici della democrazia. E i nemici della democrazia, o prima o poi fanno una brutta fine.
di Giorgio Lunardi
Fonte: www.altreinfo.org
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