Gaza, decimo venerdì della Great Return March, “Da Gaza ad Haifa, un solo sangue un solo destino”.
100 i feriti finora, di cui 40 con proiettili veri, ed una martire, Razan Ashraf al-Najjar, 21 anni, uccisa quando i cecchini israeliani hanno sparato contro una postazione di medici e paramedici al lavoro a Khan Younis. Uccisa a sangue freddo con un colpo al petto.
Non era mancata mai, Razan, aveva offerto il suo aiuto ogni venerdì, i suoi sorrisi…le mani sporche di sangue dei feriti che soccorreva. L’abbiamo vista inalare il gas tossico dei lacrimogeni, lavorare con una mascherina per respirare, instancabile.
di Paola Di Lullo
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it
***