Alberto Negri: l’establishment vuole salire sul carro dei Cinquestelle - www.altreinfo.org

Alberto Negri: l’establishment vuole salire sul carro dei Cinquestelle

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L’ex inviato storico de Il Sole24ore Alberto Negri ha attaccato il fondatore della Repubblica Eugenio Scalfari su facebook. Secondo il giornalista le sconclusionate dichiarazioni pubbliche di Scalfari, prima a favore dello storico nemico Berlusconi e poi a sostegno del leader dei Cinquestelle Luigi Di Maio, nascondono la volontà della classe dirigente del capitalismo italiano di salire sul carro dei vincitori, costituito oggi dagli uomini del Movimento di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

Avviso ai naviganti: non ci prende mai, meglio in finanza che in politica. Il fondatore di Repubblica, Eugenio…

Pubblicato da Alberto Negri su Mercoledì 7 marzo 2018

Ci potrebbe essere un progetto della grande finanza italiana e occidentale di normalizzare il movimento nato dai meetup di Grillo e dalla forza della rete. Una teoria che può sembrare campata in aria, ma non del tutto peregrina. Ora che tutti abbandonano la nave renziana e il progetto fallimentare del PD il capitalismo italiano ha bisogno di puntare su un nuovo cavallo vincente affinché il sistema occidentale nato dalla caduta dell’URSS continui il suo corso.

Una normalizzazione del M5S può ricordare quanto è accaduto a partire dagli anni ’70 nel Partito Comunista Italiano, che da forza popolare si trasformò nell’era Berlinguer in un partito moralista e borghese, fino alle successive trasformazioni in partito liberale e genericamente “di sinistra”, come nel caso dell’epopea PDS-DS-PD, dall”89-’91 ai giorni nostri. Quel moralismo berlingueriano del quale i grillini sono in parte eredi.

Tuttavia il vento della storia sembra soffiare in direzioni diverse: con i partiti vicini alla Merkel sempre più deboli in Germania, con una Francia che per salvare l’europeismo ha dovuto ricorrere alla grande ammucchiata di Macron, con l’elezione dell’outsider Trump, pur osteggiato in tutti i modi dal deep state, i popoli sono orientati sempre di più a bocciare quella fase capitalista che è nata dal crollo del socialismo russo. Per il Cinquestelle cedere a certe lusinghe, nonostante i tentativi di Di Maio di accreditarsi ai grandi centri del Capitalismo occidentale, sarebbe un suicidio a sfavore del quale parla l’imminente deflagrazione del Partito Democratico.

 

Fonte: www.opinione-pubblica.com

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